I FAN TOKEN DEI CLUB SPORTIVI. UN ESEMPIO PER IL FUNDRAISING?
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I FAN TOKEN DEI CLUB SPORTIVI. UN ESEMPIO PER IL FUNDRAISING?

“Fan Token”. Da qualche anno questo strumento ha fatto ingresso nel mondo del calcio, mutando (purtroppo, non ancora completamente!) il concetto di tifoseria e consentendo di esplorare possibilità inedite.

Vale la pena chiedersi si se ci sono prospettive di utilizzo del Fan Token anche nel Terzo Settore come strumento di fundraising.

Prima, però, è necessario capire bene di cosa si parla.

Il Fan Token è un gettone virtuale emesso da una società terza e distribuito sul mercato non regolamentato, che attribuisce a chi lo possiede determinati diritti, nei confronti della società sportiva di riferimento.

Quanto all’esatta triangolazione dei rapporti, funziona come segue: il tifoso acquista il Token. Per effetto dell’acquisto, la società sportiva si impegna a delle “prestazioni” nei confronti del tifoso sottoscrittore, mentre la società emettitrice finanzia la società sportiva.

In altre parole, da un lato, la società sportiva stipula un contratto direttamente con la società emettitrice - la principale piattaforma è Socios.com – che funge da intermediaria e da sponsor. Dall’altro, il tifoso acquista i Fan Token direttamente dalla società emettitrice che, a propria volta, finanzia la società sportiva.

Naturalmente, è la società sportiva a decidere tematiche, premi o quesiti da sottoporre ai possessori dei token e, pertanto, i diritti da attribuire a loro.

Il meccanismo attraverso il quale opera tutto questo – tanto l’acquisto dei Token e relativa attribuzione dei diritti, quanto l’interazione dei tifosi – è quello della tecnologia Blockchain e degli Smart Contract, che si è spiegato nell’articolo “FUNDRAISING E GOVERNANCE: LE POSSIBILI APPLICAZIONI DELLA BLOCKCHAIN NEL TERZO SETTORE”.

Gli esempi sono diversi. Tra i più recenti:

  • Il Novara Calcio ha chiesto ai propri tifosi di scegliere le canzoni da inserire nelle playlist d'allenamento degli atleti;
  • Il Paris Saint-German ha lanciato un sondaggio per scegliere un messaggio da stampare sulla fascia del capitano Thiago Silva.

Ci sono due fasi di vendita dai Fan Token.

La prima, delegata dalla società sportiva alla società emittente, è riconducibile ad una offerta al pubblico (Fan Token Offering) e si verifica al momento in cui il Club fa il proprio ingresso nel mondo dei fan token: scegliendo quanti metterne a disposizione sul mercato e a che prezzo unitario. Alla data stabilita, i gettoni diventano disponibili per l’acquisto al prezzo stabilito, entrando a far parte della community composta da tutti i possessori.

La seconda, inizia una volta esaurita la prima e avviene tra i tifosi: dettata dalle regole del mercato e soggetta alla speculazione.

In questa fase, per comprare un Fan Token è necessario trovare un tifoso disposto a venderlo e, più saranno ricercati, più il prezzo si alzerà. Più persone vorranno venderli, meno varranno: il valore di mercato di questi token fluttua in base all’andamento di mercato, proprio come le azioni.

Se per esempio un club offre vantaggi più interessanti, esclusivi, preziosi, è meno probabile che un possessore del token voglia rinunciarci. Se un altro club, per quanto forte sul campo, non coinvolge i propri fan che hanno acquistato un gettone, loro saranno disposti a liberarsene.

L’acquisto dei Fan Token si basa su una criptovaluta – il principale intermediario exchange è Binance – , che funge da passaggio intermedio tra il denaro dell’acquirente e il gettone: nelle piattaforme dedicate il tifoso converte i propri soldi in una moneta virtuale specifica e in un secondo momento con quella valuta acquista il token.

Recentemente si è assistito alla declinazione dei Fan Token per iniziative charity.

Risale a giungo 2023 la notizia dell’avvio della collaborazione tra S.S. Lazio e Binance Charity – l’organizzazione non profit che, quale missione, si propone di “costruire un futuro dove la Web 3 Technology è usata per buona cause” – volta a promuovere una nuova modalità di sostenere la squadra e i giocatori preferiti e, al contempo, raccogliere fondi.

Attraverso l’iniziativa “Player of the Month” (POTM) i tifosi votano ogni mese i giocatori preferiti su base mensile, settimanale, per partita o nel corso della stagione.

Il giocatore che accumula il maggior numero di titoli POTM nel corso della stagione può infatti donare 65.000 dollari ad una delle cause sostenuta da Binance Charity, mentre saranno 35.000 dollari per il secondo classificato.

Il primo vincitore della raccolta fondi è stato Ciro Immobile, che ha destinato il primo premio da 65.000 dollari all’iniziativa Tree Millions di Binance Charity: un progetto che mira a contrastare la deforestazione, quale principale causa del cambiamento climatico. 

Invece il secondo classificato, Felipe Anderson, ha indicato come destinatario del premio da 35.000 dollari la raccolta fondi di Binance Charity per il sostegno ai terremotati in Turchia.

Non solo.

Il Siviglia, a luglio 2023, ha affidato ai propri tifosi titolari di fan token la scelta di un ente non profit da sostenere – tra il Banco alimentare di Siviglia, una Associazione di genitori di bambini ammalati di cancro e il Centro trasfusionale, tessuti e cellule di Siviglia – e il cui logo è riportato sul dorso della maglia bianca da gioco, sotto al numero del giocatore.

In un'epoca in cui la tecnologia blockchain e le criptovalute stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo al denaro e agli investimenti, i token digitali potrebbero trasformarsi in un mezzo efficace di raccolta fondi per organizzazioni non profit e di beneficenza.

Gli Enti del Terzo settore potrebbero adottare dei “Fan Charity Token” come strumento di raccolta fondi innovativo, aprendo canali di finanziamento ad oggi inesplorato, particolarmente attraente per il pubblico più giovane e tecnologicamente avanzato.

Questo approccio non solo aprirebbe nuove strade di finanziamento, ma incrementerebbe anche l'engagement e la fedeltà dei sostenitori. I token potrebbero essere utilizzati per:

  • Votazioni e decisioni partecipative: i titolari di token potrebbero partecipare a votazioni su aspetti minori o simbolici dell'ente, come la scelta di progetti specifici o tematiche di eventi benefici.
  • Accesso a contenuti esclusivi: I token possono offrire accesso a contenuti speciali, come video di backstage, incontri con influencer o esperti del settore, e rapporti dettagliati sull'uso dei fondi raccolti.
  • Eventi e esperienze uniche: Possedere token potrebbe significare l'accesso a eventi esclusivi, come cene di gala, incontri con celebrità o volontariato speciale.

I Fan Token possono realizzare maggiore engagement: la partecipazione attraverso i fan token può alimentare l'impegno e il senso di appartenenza dei sostenitori e dei volontari, ferma la trasparenza e la tracciabilità, garantita dalla tecnologia blockchain, nell'uso dei fondi raccolti.

L'introduzione di fan token nel terzo settore rappresenta un'opportunità intrigante e potenzialmente rivoluzionaria. Tuttavia, è fondamentale un approccio ponderato, che consideri sia le opportunità sia le sfide. Con la giusta strategia e le adeguate misure di sicurezza, i fan token potrebbero non solo incrementare la raccolta fondi, ma anche rafforzare il legame tra gli enti del terzo settore e i loro sostenitori.

 

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