I sistemi di perfomance management sono davvero utili?

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Cerco di unire i puntini che si sono palesati nella mia mente…

Punto 1: Psychological safety. Sappiamo che quando l’ambiente di lavoro favorisce una libera espressione di proposte, stimola le persone a sperimentare, consente loro di sbagliare, o crea un clima sicuro in cui è possibile esprimere dissenso, le persone sono più produttive. Di recente, in partnership con un’università inglese, abbiamo condotto una ricerca che evidenzia una significativa correlazione statistica tra psychological safety e performace: più il nostro cervello si sente al sicuro, più aumentano le performance.

Punto 2: Growth mindset. Nel suo decennale lavoro di ricerca Carol Dweck ha dimostrato che le persone con un mindset orientato all’apprendimento continuo sono più resilienti e più aperte alle novità, si assegnano obiettivi più sfidanti, aiutano gli altri a crescere, sono più perseveranti di fronte alle difficoltà, apprendono maggiormente dagli errori e dai feedback.

Punto 3: gli esseri umani sono costantemente alla ricerca di un senso e non è un caso che Simon Sinek sia diventato così noto; quando si parla del WHY molti sentono una risonanza interiore, percepiscono che è qualcosa che li riguarda. Infatti, se ci connettiamo al nostro Why riusciamo ad attingere alle nostre motivazioni più profonde e, quando troviamo un punto di contatto con il Why degli altri, creiamo una fonte d’ispirazione comune.

Cosa unisce questi punti? La dopamina, un neurotrasmettitore che svolge un ruolo importante quando si parla di curiosità, apprendimento, motivazione, senso, decisione, insights, innovazione, spinta all’azione…. Il nostro cervello rilascia quantità maggiori di dopamina ogni volta che classifica uno stimolo come “ricompensa”.

Un’organizzazione brain-friendly e dopaminergica, in cui le persone riescono a dare il meglio di sé, crea ambienti che le incoraggia a:

  • Focalizzarsi su obiettivi di apprendimento di lungo termine
  • Misurare il proprio successo sulla base dei progressi fatti e aiutare gli altri a crescere
  • Essere aperte al nuovo, sperimentare e riflettere sugli errori per imparare delle lezioni utili
  • Considerare prospettive diverse e condividere le proprie intuizioni senza sentirsi giudicate
  • Trovare il senso di ciò che fanno e divertirsi nel loro lavoro
  • Ricercare i feedback e utilizzarli per progredire, sentendosi supportate.

Sorge spontanea una domanda: i sistemi di performance management che adottiamo nelle nostre aziende sono davvero ricompensanti per i nostri cervelli?

Maria Rosaria Natale Ph.D.

CEO and Founder of Your Business Partner

3 anni

Verissimo!!!!!

Maria Rosaria Natale Ph.D.

CEO and Founder of Your Business Partner

3 anni

Susanna Alpino brava! La domanda è ben posta. E la risposta è no! Anzi sono dannosi! Possibile che non si riesca a fare un passo avanti??

Paolo Cornetta

Lead for Human Capital Strategy Deloitte - Executive with an extensive experience in culture & leadership challenges, HC transformation, Strategic Succession planning, talent management and executive compensation.

3 anni

Ottimi spunti di riflessione. Proprio ben scritto!!!

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