I vantaggi del montaggio esterno.
Calzoni assemblaggi industriali

I vantaggi del montaggio esterno.

L’organizzazione della produzione conto terzi come salvaguardia e controllo dei costi aziendali.

La nostra regione si caratterizza per una forte presenza di distretti industriali orientati alla manifattura (piccole o medie imprese). Meccanica, elettromeccanica ed elettronica hanno trovato in Emilia Romagna terreno fertile per la nascita di eccellenze tecniche in vari settori come le macchine automatiche, l’elettromedicale, la meccanica di precisione, la componentistica, ecc.

Qualcuno ha affermato: … solo in Emilia Romagna è possibile costruire qualsiasi cosa spostandosi in bicicletta percorrendo solo pochi chilometri…”.

Un’eccellenza nell’eccellenza che solo una forte crisi mondiale è riuscita ad intaccare, anche se fortunatamente in modo minore rispetto ad altre regioni.

L’alta densità di luoghi in cui si produce e si fa industria ha contribuito ad elevare la qualità e le opportunità offerte alle aziende da altre aziende di servizi complementari o di supporto.

Quando è conveniente produrre in esterno? La domanda è pertinente, specie considerando che le condizioni legate agli aspetti produttivi cambiano spesso, in funzione di altalenanti fattori legati al costo del lavoro, alle tendenze commerciali del mercato nazionale o internazionale, alle dinamiche politiche, alle risorse disponibili, ecc. E’ a causa di queste condizioni che in questi ultimi anni le strategie di riposizionamento delle aziende produttive ha imposto strategie di contenimento: di costi aziendali, del numero di dipendenti, di investimenti, di organizzazione, di strategie, ecc.

Produrre all’esterno è conveniente quando:

- l’azienda non desidera ampliare la sua struttura produttiva o gli impianti
- l’azienda ha necessità di soddisfare improvvisi picchi produttivi (gestione temporanea di capacità produttiva)
- l’azienda vuole mantenere bassi i costi produttivi interni, ma nel contempo ampliare la produzione per un tempo determinato
- l’azienda non intende incidere sul numero di occupati interni ma ha comunque la necessità di produrre maggiormente
- l’azienda programma il lancio di un nuovo prodotto ma vuole prima testare il mercato con un lotto di pre-produzione senza coinvolgere le sue linee interne (diminuzione del rischio)
- l’azienda vuole sviluppare un nuovo prodotto senza coinvolgere la sua organizzazione interna (fasi di prototipazione, test, collaudi e industrializzazione), per misurarne i risultati prima del lancio produttivo definitivo
- l’azienda intende portare all’esterno solo alcune fasi della produzione (le più semplici, standard o ripetitive, che necessitano di costi certi e controllati), completando all’interno le operazioni più complesse di finitura, collaudo e controllo qualità, che richiedono alta competenza ed esperienza
- l’azienda è orientata ad occuparsi esclusivamente dell’organizzazione della promozione e della vendita delegando a strutture esterne tutte le fasi di produzione, confezionamento e gestione del magazzino

Produrre in esterno, o con processi di sub fornitura, non significa “delocalizzare” o “trasferire”, ma coinvolgere partner conosciuti, affidabili e controllati che lavorano in condizioni definite da precisi accordi commerciali e da procedure. Significa mantenere il proprio marchio, la proprietà dei propri prodotti e tutelare il brand aziendale. Un semplice scambio commerciale localizzato e controllato, che può essere contenuto per un periodo di tempo definito o protratto per lungo tempo.

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