“Idee in comune”, primo comizio in piazza Aprano. Pasquale Bruno: “Cambieremo il volto di questa città”

“Idee in comune”, primo comizio in piazza Aprano. Pasquale Bruno: “Cambieremo il volto di questa città”

CASALUCE. Si è tenuto nella serata di venerdì 10 aprile, presso una gremitissima piazza Aprano, in Casaluce, il primo comizio della lista “Idee in comune”, guidata dal candidato sindaco Pasquale Bruno. 


Il gruppo politico più giovane della tornata elettorale che culminerà nelle votazioni del prossimo 26 maggio, ha cominciato proprio dalle periferie, realtà sulle quali l’aspirante alla fascia tricolore è pronto a porre maggiore attenzione qualora dovesse essere eletto. A presentare l’evento è stata la dottoressa Bianca Russo, che ha introdotto gli interventi di Raffaele Crispino, Filomena Moccia, Giovanni D’Ambrosio, Domenico Sabatino ed il candidato sindaco Pasquale Bruno


Raffaele Crispino ha posto l’attenzione sulle capacità di una squadra che, a dispetto dell’etichetta di “dilettanti allo sbaraglio” declamata dalle liste rivali, “ha tanto da dare a questo paese. Il nostro contribuito sarà libero da ogni tipo di vincolo collegato alla vecchia politica”. Domenico Sabatino ha sottolineato l’importanza di dare inizio ad una rivoluzione culturale: “Casaluce ha bisogno dei giovani e deve garantire loro delle strutture che favoriscano l’avvio di un processo di totale rinnovamento culturale. E’ necessario togliere i ragazzi dalla strada, coinvolgerli, fare in modo che vivano attivamente centri ricreativi di tipo sportivo o finalizzati all’apprendimento. In questo senso, può essere sicuramente utile la creazione di un forum che si coordini con le associazioni territoriali, sotto la spinta propulsiva dell’amministrazione comunale. Da anni opero nel ramo dell’organizzazione eventi a livello regionale ed è quindi giusto, oltre che vitale, collegare i due ambiti. L’accesso ai fondi stanziati dalla regione è fattibile e direttamente proporzionati ai tipi di progetti promossi. Spesso le amministrazioni puntano a fare grandi cose, dimenticando la quotidianità ed il ceto medio basso. Sicuramente l’era Bruno sarà caratterizzata da tutt’altre caratteristiche”. E’ la persona al centro dell’azione politica di Filomena Moccia: E’ necessario avere cura dei bambini, degli anziani, dei giovani e dei diversamente abili. la famiglia sarà posta al primo posto perché è la prima cellula della vita sociale e, quindi, un'importante risorsa per il paese. Bisogna garantire il trasporto verso luoghi di cura di disabili e anziani, oltre a potenziare il servizio di assistenza domiciliare. Ci teniamo all'abbattimento delle barriere architettoniche, modificando la viabilità e la segnaletica nei centri urbani. Per garantire la sicurezza, proteggere e monitorare il territorio e le persone, oltre alle autorità competenti, sarà necessario ricorrere all'installazione di strumenti di video sorveglianza. Il mio interesse sarà rivolto soprattutto alla scuola e al suo ruolo centrale. Mi impegnerò a potenziare il canale di comunicazione tra pubblica amministrazione e organi scolastici facendo leva anche sulla collaborazione con le associazioni culturali e sportive attive sul territorio. L’intento è integrare attività scolastiche pomeridiane funzionali a garantire agli studenti una formazione completa. Urge intraprendere con le scuole un percorso di educazione ecologica per la raccolta differenziata corretta, perché la cura dell'ambiente va appresa, trasmessa e valorizzata”. Giovanni D’Ambrosio si è concentrato sull’aspetto sociale, sulla sensibilizzazione del cittadino rispetto alle problematiche che affliggono Casaluce: “Un’amministrazione vincente deve avere la forza di aggregare, di promuovere progetti in cooperazione; insomma di essere coinvolgente, prima di tutto. E’ necessario favorire la collaborazione tra le associazioni presenti sul territorio, mettere al centro l’educazione civica ed il rispetto dell’ambiente. Su questi pilastri deve nascere il paese del domani”. 


“E’ tempo di dar vita ad un cambiamento radicale”. Sono state queste le parole del candidato sindaco Pasquale Bruno, che ha preso parola tra gli applausi della piazza che lo ha visto crescere. “Sono stato coinvolto il questo progetto avendo dimostrato, nel tempo, passione, impegno e dedizione. Per il bene della mia città mi sono rimesso in gioco, con coraggio e sacrificio; ho accettato questa grande sfida solo perché amo il mio territorio, il mio popolo, il mio paese, anche se il prezzo da pagare dovesse essere molto alto - ha detto -. Sono sicuro, però, che l’onestà a volte ripaga. Negli anni, con tutti voi, ho sempre avuto lo stesso atteggiamento, quello di un amico vero. Ho sempre sentito il bisogno di un vostro contatto perché tengo molto a voi. Ho messo a disposizione il mio tempo, la mia professione perché ho sempre pensato che la vita va vissuta relazionandosi con le persone di qualsiasi ceto sociale, colore di pelle o religione, perché è una sola ed è un peccato non condividerla solo perché si appartiene a culture diverse. A testa alta e con la schiena dritta, ho sempre onorato gli insegnamenti dei miei genitori, ovvero rispetto, umiltà e fedeltà: valori inestinguibili che caratterizzano una persona perbene e che ho trasmesso ai miei figli e nipoti. Sono onorato di chiedervi il sostegno in questa campagna elettorale come candidato a sindaco. Ho creato questo gruppo fatto di persone serie e motivate al cambiamento, senza alcun compromesso da sottoscrivere, ma nella massima trasparenza funzionale all’amministrazione del bene comune”. Bruno ha toccato i più svariati temi, concentrandosi sull’attenzione che intende porre sulle periferie di Casaluce perché “questo paese non è solo Piazza Statuto”. Non sono mancati i riferimenti al professor Cutillo, assente in occasione dell’incontro tra i candidati a sindaco, avvenuto presso la sede delle “Cronache di Caserta”; a tal proposito Bruno ha affermato: “Non presentandosi, è già venuto meno ad un appuntamento istituzionale, in cui avrebbe potuto esporre le motivazioni per cui si è candidato e per cui votarlo. Insomma, in questo modo, si è già sottratto ad un primo impegno con e per il popolo”. 

Riguardo all’amministrazione Pagano, essa, a suo dire, è stata composta “una banda di incapaci con a cuore solo i loro interessi. Siamo uno dei pochi paesi dell’agro aversano in pre dissesto e non mi sorprendo affatto”. L’infermiere professionista ha ricordato il caso “asilo nido”, reso operativo solo dopo diversi mesi dall’inaugurazione ufficiale, e di come “magicamente sono spuntati, a ridosso delle elezioni, cinque cantieri per il rilancio comunale. Si pensano di avere a che fare con i fessi, come direbbe il caro Totò”. Prima della conclusione, Pasquale Bruno ha affrontato quattro punti del programma elettorale: spartitraffico con rotonda in via Allende, allargamento via Lemitone funzionale alla viabilità, villa comunale con verde attrezzato e riqualificazione dell’area ex Alifana. In segno di ringraziamento, il candidato sindaco ha regalato una rosa ad ognuna delle donne presenti nella sua lista. 



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