Il BIM in Arcadis Italia

Una leggenda narra che l’inventore degli scacchi, il bramino Sissa, quando presentò in dono al suo sovrano il nuovo gioco, chiese come ricompensa una certa quantità di riso che si doveva calcolare così: un chicco di riso nella prima casella della scacchiera, due chicchi nella seconda, quattro nella terza, otto nella quarta e così via. Il re pensava di cavarsela con poco: in fondo era solo un raddoppio ogni casella e le caselle erano solo sessantaquattro. Facendo il calcolo, nella sessantaquattresima casella ci sarebbero dovuti essere 18.446.744.073.709.551.615 chicchi di riso, cioè circa 200 miliardi di tonnellate di riso. Con l’attuale produzione annuale di riso servirebbero 400 anni per produrre tutto quel riso.  

Questa bizzarra leggenda serve per portare a galla il fatto che non siamo abituati a pensare in maniera esponenziale, ma lineare. La crescita della tecnologia è di natura esponenziale, perciò ragionando in maniera lineare non saremo in grado di prevedere cosa succederà tra qualche anno.  

Ciò ci deve far capire che quello che oggi è innovazione, domani sarà probabilmente obsoleto. 

Il mondo delle costruzioni sta evolvendo, in maniera graduale, forse più lentamente rispetto ad altri settori, verso una digitalizzazione completa. In questo contesto Arcadis sta investendo molto su tematiche di ricerca e sviluppo, promuovendo iniziative di accelerazione di startup innovative con partner di rilevanza globale (Techstars) creando Comunity of Practice (CoP) e lavorando a stretto contatto con i propri Clienti per trovare e sviluppare soluzioni digitali innovative. 

Alla luce di questo, il BIM è un mattoncino fondamentale per costruire quello che viene definito il Digital Twin, uno dei protagonisti principali di questa evoluzione delle soluzioni digitali, che stanno diventando sempre più centrali nelle offerte di valore di Arcadis. 

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