Il business degli Aeroporti chiusi al sud
Due immagini che ci portano indietro nella memoria, solo i mezzi di trasporto aggiornati, per il resto la solita folla degli emigranti anni '50!
Se dovessimo considerare un parametro dei ritardi economici fra il sud e il resto dell'Italia (tralasciamo l'europa per il momento) quello dell'arretratezza e del blocco delle infrastrutture nei trasporti è quello più eclatante.
Eppure queste scene si ripetono, la prima foto è a Grottaglie (Ta) e la seconda a San Giovanni in Fiore (Cs), con tanta gente che emigra e che è destinata a non tornare più a sud, perchè è diventata una fatica ritornare oltre che viverci.
Due territori Grottaglie e San Giovanni in Fiore che hanno in comune una sfortuna: la pessima politica nei trasporti. Grottaglie addirittura possiede uno dei 26 Aeroporti nazionali e puntualmente si vede tutta questa gente costretta 'come le bestie' a fare viaggi lunghissimi anche per l'estero. Lo stesso dicasi per San Giovanni in Fiore che ha l'altro Aeroporto nazionale di Crotone ad appena 55-60 km (35 minuti) e non riesce a fornire voli regolari, nemmeno per alleviare questi disagi festivi a tutta questa enorme gente.
Folle immense che aspettano i pullman che riporteranno donne, uomini, famiglie intere lontano dal sud, a guadagnarsi il pane altrove, un carico di umanità a migliaia di chilometri di distanza.
Siamo al 6 gennaio 2018. Scene che chi governa la nostra Taranto, la Puglia o la Calabria dovrebbero ingoiare a pranzo e a cena e chiedersi se ha fatto il suo dovere per impedire che tutto questo accada da decenni. Aspettare le elezioni per promettere non basta più perchè la gente paga le tasse per questo, per vedere gli Aeroporti di Taranto-Grottaglie e Crotone chiusi, e noi diciamo: VERGOGNATEVI DI ESISTERE?!?!
Mov. Aeroporto Magna Grecia di Taranto
La foto a San Giovanni in Fiore (Cs) è stata scattata da Emilio Arnone