Il Coaching interculturale: come districarsi tra le dimensioni di Hofstede
Molto volentieri traduco questo articolo scritto dal mio collega Gerorge Lupascu-Pruna, Associated Partner Hostede Insights, che ritrae il dialogo tra un manager e il suo coach.
“Alcuni dei miei non fanno quello che dico loro, ho la sensazione che non siano mai onesti con me: è molto frustrante lavorare con una squadra del genere": a parlare è il manager di un’azienda globale.
Il coach professionista suggerisce: "Devi rivolgerti a loro in modo diretto, prenderli da parte e chiedere perché non sono onesti con te. Domanda su una scala da 1 a 10 quanta fiducia hanno in te e cosa si aspettano che tu faccia per migliorare la situazione. Dì che sei lì per aiutarli e supportarli nella loro carriera. Stabilisci un incontro settimanale con tutti per assicurarti che capiscano che il tuo ruolo è dar loro supporto (e allo stesso tempo ti potrai rendere conto se cambiano atteggiamento)" e così via.
Il coach con competenze interculturali suggerirebbe: "Le tue persone appartengono a una cultura di gruppo e potresti averli offesi, senza saperlo. Hai fatto qualcosa che li ha portati a perdere la loro fiducia in te. Li hai rimproverati in pubblico, e visto che la trasparenza è uno dei valori aziendali hai pensato sia una buona idea dare un feedback negativo in una riunione, davanti a tutti? Forse lo hai fatto ripetutamente ed è così che hai alienato la loro fiducia. Probabilmente stanno pensando di lasciare l’azienda, e ora svolgono al rallentatore le attività quotidiane, investendo la maggior parte del tempo nella ricerca di un nuovo lavoro, mentre semplicemente fingono di lavorare.
Una strategia potrebbe essere quella di rivolgerti a una o due persone del team, che ritieni si fidino ancora di te, per ottenere dei feedback in modo indiretto, senza farli sentire dei “traditori”. Potresti usare anche in seguito questo canale di comunicazione, se ritieni che porti qualche beneficio. Ma non obbligarli a tenere ogni settimana degli incontri a tu per tu con te, perché potresti solo approfondire il divario tra di voi, e alla fine si sentirebbero obbligati a mentirti. Potresti dare loro spazio d’azione e risolvere le cose a distanza. L’opzione migliore che hai è riguadagnarti la loro fiducia nel modo più adeguato alla loro cultura, quello in cui si sentono a loro agio".
Qualsiasi coaching interculturale che non tenga conto della cultura del coachee, di quella delle sue persone e del coach stesso rischia di essere inutile (o creare ancora più problemi, come nel primo semplicistico esempio). D’altra parte, qualsiasi consiglio interculturale che non tenga conto della personalità degli attori coinvolti, potrebbe essere solo uno stereotipo, e come tale dovrebbe essere visto.
I suggerimenti pratici ed articolati forniti da un consulente interculturale tengono conto di molti altri aspetti e le strategie messe a fuoco si rivelano quelle giuste e più naturali da applicare, accolte molto spesso dal coachee con un moto di sorpresa davanti all’evidenza della soluzione.
Ma se in questo campo si “percepisce” che un’indicazione è sbagliata, allora lo è senz’altro, perché probabilmente è stata data tenendo conto di una sola dimensione culturale e forse non di quella giusta.
Le dimensioni culturali del Modello di Hofstede non dovrebbero essere trattate singolarmente, come, per brevità, nel nostro esempio. Per ottenere una diagnosi affidabile che evidenzi le azioni più efficaci da intraprendere, è necessario comprendere come si combinano le sei dimensioni culturali, come a volte si escludano a vicenda e come le personalità degli attori coinvolti svolgano un’influenza cruciale.
Il ruolo del consulente interculturale di Hofstede Insights è quello di far risparmiare tempo al proprio cliente nel muoversi agevolmente tra tutta la gamma di possibili strategie culturali e di raggiungere nel modo più efficiente gli obiettivi di business.
Chi desidera approfondire le sei dimensioni del modello del Prof. Hofstede e gli strumenti pratici sviluppati dalla sua ricerca mi contatti: sarò lieta di fornire le modalità più efficaci per acquisire competenze culturali indispensabili per avere successo in un contesto multiculturale. anna.simonetti@hofstede-insights.com