Il contratto di locazione agevolato con la cedolare secca, cosa sapere

Il contratto di locazione agevolato con la cedolare secca, cosa sapere

Il contratto di locazione agevolato con la cedolare secca prevede il pagamento di un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali relativa alla parte derivante dal reddito dell'immobile. Non sono poi dovute l'imposta di registro e di bollo. Tuttavia, la cedolare secca non sostituisce l'imposta di registro per la cessione del contratto di locazione.

Optare per un contratto di locazione agevolato con la cedolare secca vuol dire però rinunciare all'aggiornamento del canone di locazione, inclusa la variazione Istat. La scelta verso questo tipo di contratto può essere fatta sia alla registrazione del contratto stesso sia negli anni successivi. In caso di proroga, l'opzione deve essere confermata contestualmente alla comunicazione di proroga. 

Il contratto di locazione agevolato con la cedolare secca può essere scelto dalle persone fisiche titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento che non locano l'immobile nell'esercizio di attività di impresa o di arti e professioni. Ma il contratto di locazione agevolato con la cedolare secca può essere fatto anche da chi si avvale del regime delle locazioni brevi. E' necessaria tuttavia una precisazione: dal 2021 l'applicabilità è prevista solo se nell'anno si destinano a questa finalità al massimo quattro appartamenti, oltre tale soglia l'attività si considera svolta in forma imprenditoriale.

E' possibile fare un contratto di locazione agevolato con la cedolare secca per gli immobili che appartengono alle categorie catastali da A1 a A11, a esclusione della categoria A10 (uffici o studi privati). Qualora ci sia contitolarità dell'immobile, l'opzione deve essere esercitata distintamente da ciascun locatore.

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