Il Coronavirus ha messo in luce le nostre debolezze, ma soprattutto la nostra forza

Il Coronavirus ha messo in luce le nostre debolezze, ma soprattutto la nostra forza

Da oltre 15 anni mi occupo di digitalizzazione e supporto le aziende nella creazione di applicativi e progetti in grado di sostenere le loro esigenze. Come partner ci siamo evoluti rispondendo alle necessità dei nostri clienti e del mercato stesso: siamo passati dalla creazione di website a gestionali in grado di rendere più semplice il loro lavoro e con un grado di personalizzazione elevatissimo.

Ed è così che abbiamo iniziato a creare dei prodotti in grado di gestire persone, risorse e ordini in più parti del mondo; senza ovviamente dimenticare l'interazione dell'ecosistema di comunicazione (social, branding e media).

Questa evoluzione ha preso il nome di Condivision, un luogo dove lo scambio, la condivisione e le ricadute sul business sono diventate regola.

Il Coronavirus è stata una mazzata, non riuscirei a definirlo diversamente. Ha abbattuto in una manciata di settimane tutte le nostre certezze e in alcuni casi azzerato le speranze di molte aziende che vedevano la luce in fondo al tunnel, anche nostri clienti.

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Il Coronavirus è stato anche il momento però per aprire gli occhi, definitivamente. A resistere sono state (e saranno sempre più) solo e soltanto le aziende e i gruppi capaci di cambiare velocemente, adattarsi al mondo esterno.

Oggi abbiamo affrontato una pandemia, domani la successiva crisi economica e tra 10 anni, chissà, il cambiamento degli strumenti di comunicazione.

Spesso ci rendiamo conto di essere lenti; ci sono imprenditori e aziende che hanno saputo cogliere il potenziale dei social media al giorno 0 e hanno costruito una credibilità tale da essere quasi proprietari di quello spazio, succedeva nei primi anni del 2010. Quelli venuti dopo sono stati tutti "follower" di un sistema che è cambiato con una velocità sempre più incalzante.

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Sì, velocità è sicuramente la parola d'ordine del nostro tempo e del mondo 100% digitale.

Il Covid-19 ha messo in luce i nostri limiti ma ci ha dato la conferma che usiamo alcuni strumenti soltanto in minima percentuale. Possiamo e dobbiamo fare di più.

Con il mio team, mentre il Premier Conte parlava in conferenza alla Nazione, eravamo in cabina di regia per rilasciare alcuni aggiornamenti dei nostri applicativi in grado di adattarsi alle novità e alle possibilità per i nostri partner.

In 30 minuti eravamo in grado di avere un prodotto nuovo, non rivoluzionato, ma aggiornato alle nuove disposizioni, pronto per essere testato e sfruttato da tutti. E grazie a questa reattività siamo finiti su Wired.

La strada è lunga e tortuosa ma gli strumenti son alla nostra portata e abbiamo il dovere (anche per motivazioni di business) di fare tutto ciò che è in nostro potere per dare il massimo. E noi siamo pronti.

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