IL GRANDE INGANNO DELLA PRIVACY SUI SOCIAL IN ITALIA
Da anni sui social si raccolgono dati degli utenti italiani e solo adesso ci si accorge della loro importanza? Questo è il dilemma che da qualche tempo sta suscitando preoccupazione in molte persone, anche a seguito del blocco del chatbot #chat GPT-3, il robot diversamente intelligente di Open AI. Mentre l'assistente virtuale afferma di non acquisire o tracciare alcun dato personale, per accedere al servizio è necessario lasciare un indirizzo email e attivare un account, e il servizio archivia la cronologia delle nostre domande. Quindi, anche se Chat GPT-3 non raccoglie dati personali direttamente, qualcuno li raccoglie sicuramente per nostro conto.
La necessità di proteggere la privacy dei dati personali è stata riconosciuta a livello internazionale e nazionale. In Europa, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (#gdpr ) stabilisce le regole per la protezione dei dati personali e garantisce ai cittadini europei il diritto alla privacy. Il Garante della privacy italiano ha il compito di vigilare sull'applicazione delle norme sulla privacy e di sanzionare le violazioni tuttavia questo da anni non è mai stato applicato e solo oggi ci si accorge del problema dati social.
Il blocco di Chat GPT-3 in Italia è stato disposto dal Garante della privacy per verificare se ci sono comportamenti irregolari in merito alla conservazione dei dati, al tracciamento e all'assenza di verifica per i #minori . Tuttavia, questo blocco solleva alcune domande importanti. Perché solo adesso ci si rende conto dell'importanza dei dati personali degli utenti italiani sui social network? Perché non si è agito prima per proteggere i dati degli utenti?
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Il problema non riguarda solo Chat GPT-3, ma anche altri strumenti che raccolgono informazioni personali sugli utenti senza che questi ne siano consapevoli. Le conversazioni che abbiamo con questi assistenti virtuali possono rivelare molto su di noi: dalle nostre preoccupazioni ai nostri segreti più intimi. Tuttavia, non è chiaro cosa i proprietari di questi strumenti facciano di questi dati.
È importante prendere sul serio la questione della #privacy dei dati personali e adottare misure per proteggere la nostra privacy online. Bisogna prestare molta attenzione alla politica sulla privacy dei servizi che utilizziamo e fare attenzione a non rivelare informazioni sensibili o personali a chi non conosciamo bene. Inoltre, è importante che le autorità competenti siano attente e agiscano tempestivamente per garantire la tutela dei dati degli utenti. Solo così potremo proteggere la nostra privacy online e godere appieno dei benefici delle nuove tecnologie.