IL LEADER EMOTIVO                                          La forza delle emozioni

IL LEADER EMOTIVO La forza delle emozioni

Henry Ford diceva: “ Se pensi di potercela fare hai probabilmente ragione, se pensi di non potercela fare, hai ragione lo stesso”. Il concetto che abbiamo di noi stessi è come il timone di una barca a vela, fornisce direzione e stabilità nella navigazione normale o durante una tempesta improvvisa. Se si pensa di non potercela fare e si lascia andare il timone, la barca a vela va alla deriva e il vento la spinge in qua e in la, verso gli scogli, che invece stanno fermi… A noi la scelta, a noi la responsabilità. Se manovriamo il timone e le vele, possiamo risalire il vento e trasformare la forza degli eventi in spinta verso nuovi traguardi.

Nella vita di tutti noi prima o poi si attraversano tempeste, ma credere nei propri mezzi e rimanere al timone nonostante le avversità permette di uscire più forti di prima dalle avversità. Spesso il mare che ci troviamo a navigare e le tempeste che affrontiamo, sono quelle delle emozioni, nostre o delle persone con cui collaboriamo o viviamo. Le emozioni possono essere come un fiume in piena e siamo dei leader emotivi, quando lo sappiamo far scorrere nei suoi argini. Le emozioni fuori controllo allagano, inondano, distruggono; all’interno degli argini sono acqua che porta vita.

Il leader emotivo sei tu mamma, quando accarezzi i tuoi figli che hanno bisogno di sicurezza o tu papà che sai sorridergli con lo sguardo per infondergli coraggio. Le emozioni sono il vento che soffi a nelle vele dell’amore, puoi stare al timone, prendere il vento e dirigere la nave della tua vita, ma fino ad un certo punto, perché non puoi andare contro il vento, lo puoi solo risalire.

 Negare le emozioni è negare la vita. Vuol dire fermarsi, inaridirsi sotto il sole della ragione che ti dona la luce, ma per donarti anche la gioia ha bisogno del vento fresco delle emozioni.

Il leader emotivo sei tu che insegni e vivi il tuo lavoro come una missione che nessun stipendio ti potrà ripagare, perché l’amore non si compra e non si vende. Quando insegni con questa missione nel cuore sai che ogni giorno sei chiamato a rinnovarti, a formarti, ad apprendere insegnando. Ogni giorno sarà come il primo giorno di scuola, in cui dovrai conquistarti la fiducia dei tuoi allievi, accettando i tuoi limiti. Nessuno ha il monopolio della verità, ma un insegnante ha la responsabilità della ricerca. Non fornisce soluzioni, ma l’attrezzatura per il viaggio. Non si pone come meta, ma come compagno di viaggio, per un pezzo di strada sa che ha un ruolo di guida e prima del sapere conta l’esempio.

 Il leader emotivo sei tu manager a cui l’azienda ha affidato persone. Sono la risorsa più importante, hanno un valore inestimabile e tu sei chiamato a servirle e non ad usarle. Sei un leader emotivo quando sai chiedere scusa se sbagli e sai ascoltare. Quando non hai la risposta prima della domanda e non usi il tuo ruolo per sentirti importante. Tutti sono leader di sé stessi e tutti hanno la tua stessa dignità, tu hai in più la responsabilità di guidarli senza pretendere di avere tutte le risposte.

 Sei un leader emotivo se sai ascoltare sintonizzandoti sulla lunghezza d’onda dell’amore che ti fa rimanere con i piedi per terra, e mostrandoti i tuoi limiti ti mostra anche la tua forza. Un leader non è uno che ha tutte le risposte, ma uno che sa far emergere le soluzioni.

Sei un leader emotivo quando le persone che lavorano con te sentono ogni successo come frutto del loro lavoro e sanno apprendere dagli errori non vivendoli come un fallimento, ma come un modo per trovare la via. Sei un leader emotivo quando nel tuo gruppo regna l’armonia, che sia la famiglia, la scuola o l’azienda.

 Sei un leader emotivo quando hai chiaro che sei su questa terra solo di passaggio, per osservare, apprendere, amare e poi tornare a casa.

Marco Romano

Specialist Dermatologia at PUIG DERMA

8 anni

Condivido in pieno

Riccardo Izzi

Consulenza, Formazione, Coaching - Autore.

8 anni

Per anni ci siamo sentiti dire che "un uomo non piange". E perchè? E' privo di emozioni? O ancora: un LEADER non può essere emotivo. E perchè? Sei non sai riconoscere e vivere le tue emozioni non riesci a riconoscere neanche quelle degli altri. Voi che ne pensate?

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