Il libro aziendale: perché scriverlo

Sommario

• Che cos’è il libro aziendale o libro d’impresa?
• Le tipologie del libro aziendale
• Come si scrive un libro aziendale: il metodo
• La pubblicazione di un libro aziendale
• Organizzare un evento di lancio
• Consigli di lettura
• Grammar Point

Che cos'è il libro aziendale o libro d'impresa?

Il libro aziendale o libro d’impresa (da non confondere con il libro dei conti) è un testo dedicato all’azienda, alla sua storia e alla realtà in cui vive e opera; serve a raccontare un brand, a farlo conoscere, a riaffermalo e, in particolare, a diffonderlo. Inoltre, è un indubbio strumento di marketing, per raggiungere nuovo pubblico. Non importa quanto grande sia l’azienda e quanto ampia l’attività, il libro ne segna sempre un momento importante, celebrativo. Permette anche di raccontarsi alle proprie risorse interne che, magari, non conoscono tutto il percorso aziendale, dalla nascita al presente.

Sempre più aziende e imprenditori, ma anche professionisti di vari ambiti, scelgono di scrivere un libro o di affidarne la scrittura ad autori specialisti di libri aziendali. 

Le tipologie del libro aziendale

Il libro aziendale si declina in diverse tipologie e quindi richiede un differente trattamento del contenuto, del tono di voce e del taglio editoriale. 

Ecco i principali modelli di libro aziendale.

📌 Storia d’impresa: dedicato a un’impresa, un’azienda che vuole utilizzare la memoria della propria storia per rafforzare il brand e raggiungere nuova clientela. Si tratta di un modello utile per professionisti che intendono raccontare un percorso di lavoro, ma anche di vita.

📌 Storia celebrativa: più consona alle imprese familiari, in genere viene commissionata per celebrare un anniversario dell’azienda stessa; per festeggiare un importante traguardo.

📌 Biografia imprenditoriale: ha un taglio autobiografico, una forte presenza della storia cronologica, è dedicata al fondatore dell’azienda e al suo percorso, alle scelte che l'hanno condotto o condotta al successo.

📌 Testo motivazionale: si tratta di un libro dedicato ai valori dell’azienda, alle scelte che ne hanno fatto un punto di riferimento nel mercato, è un testo più divulgativo, ma con uno scopo anche didattico. Sono molti i singoli professionisti che optano per questa tipologia.

📌 Business novel: questo modello è molto più diffuso all'estero, ma sta prendendo piede anche in Italia. Viene utilizzato per passare determinati contenuti tecnici attraverso una storia coinvolgente e spesso romanzata. Si parte, però, sempre da situazioni reali.

📌 Graphic novel: la storia dell'azienda o di un personaggio, imprenditore o professionista, raccontata attraverso le immagini, tipiche appunto del genere graphic novel o fumetto.

In realtà non è tutto qui, però queste sono le principali declinazioni che possono essere fuse tra loro, purché un aspetto prevalga sempre sull’altro, in modo che il libro abbia una personalità ben definita. No minestrone, insomma.

Come si scrive un libro aziendale: il metodo

Scrivere la storia di un'azienda richiede una profonda passione per questo filone narrativo e un'attenta ricerca, insomma, un’instancabile attività di raccolta di informazioni storiche, economiche, valoriali. Ecco alcune fasi fondamentali.

1. Raccolta informazioni: è la prima fase, quella in cui si iniziano a raccogliere dati e notizie sull'azienda, come la data di fondazione, l'identità del fondatore, i primi prodotti o servizi offerti, i primi clienti. Queste info devono, in genere, arrivare da chi ha commissionato il lavoro che è depositario di un archivio documentale. Ma non ci si deve certo fermare qui. Bisogna mettere in conto una serie di interviste a diverse persone, in diversi ruoli, per avere un quadro completo. Inoltre, vanno ricercate anche notizie online. Mi è capitato così di trovare fonti che la stessa azienda ignorava.
2. Creazione della linea temporale: prima di procedere con la scrittura e dopo la raccolta delle informazioni, va creata una linea temporale che racconti la storia dell'azienda, dall'inizio fino ai giorni nostri. Deve sempre essere tenuta presente e includere le tappe più importanti e significative, come le fusioni, le acquisizioni, i cambiamenti di strategia, i momenti di successo e quelli di difficoltà, l’introduzione di nuovi prodotti. 
3. Impostazione della narrazione: bisogna puntare a una narrazione coinvolgente che racconti la storia dell'azienda in modo interessante e stimolante per il lettore. Dovrà essere adeguata all’obiettivo che l’azienda stessa o il professionista intendono raggiungere. Statistiche e aneddoti possono rendere la storia più accattivante. Bisogna sapere guardare oltre tutto quello che viene raccontato, cogliere un filo conduttore, uno spirito che ha animato il percorso aziendale e fare in modo che sia il cuore del racconto.
4. Attenzione alle persone: le storie aziendali sono storie di persone, per questo bisogna avere ben chiaro quali siano stati i ruoli e gli apporti e mai dimenticare di includere le persone chiave, come i fondatori, i leader aziendali, i dipendenti e i clienti. Spesso mi è capitato di intervistare anche i competitor e a volte li ho persino inclusi (con il consenso del committente) nel racconto. Non si può pensare a un libro aziendale senza una cospicua raccolta di testimonianze. 
5. Aggiunta di  immagini e fotografie: le immagini possono aiutare, mi riferisco a grafici, tabelle ma più che altro a fotografie, sono queste ultime che hanno grande potere evocativo. Portano il lettore nella storia. In alcuni casi, in aderenza con le finalità del testo, si possono includere immagini dei prodotti o dei servizi, pubblicità o qualsiasi altra raffigurazione che possa arricchire il racconto, purché sia coerente con obiettivi e target.
6. Scrittura e revisione: quando si è in possesso di tutti gli elementi utili e si è prodotta una prova, allora si può procedere alla fase di scrittura e poi a quella di editing e revisione del testo. 

La pubblicazione del libro aziendale

Le possibilità di pubblicare un libro aziendale sono più d’una. Anche se, diciamolo, non tutte sono di facile praticabilità.

📌 Casa editrice: si può pensare di pubblicare la storia dell'azienda in modo formale e professionale, rivolgendosi a case editrici specializzate, ma va detto che il più delle volte viene richiesto o il pagamento della pubblicazione o un cospicuo acquisto di copie.

📌 Self-publishing: l’azienda o il professionista possono valutare di scegliere il self-publishing attraverso piattaforme come Amazon, per esempio, e diffondere così in rete l'opera, prevedendo l’acquisto di copie per proprio uso; ma c'è la possibilità di rivolgersi a una tipografia e farsi produrre il libro da veicolare nei vari circuiti aziendali e commerciali. Le due soluzioni possono essere adottate in contemporanea.

📌 Crowdfunding: in genere si sceglie questa strada - pubblicare con il sostegno dei lettori che acquistano in anticipo una copia di un libro ancora da realizzare - quando la storia aziendale si sposa a un progetto, a un goal da raggiungere.

📌 Sito web: l’opzione più economica e semplice è quella di creare un blog o una sezione del sito web dedicata alla storia dell'azienda. Il libro può essere scaricabile in formato digitale o ordinabile direttamente dal sito. In questo caso, i lettori possono anche commentare e dare feedback dopo la lettura direttamente sul blog.

Organizzare un evento di lancio

Attorno al libro va sempre organizzata una comunicazione. Per l’azienda può essere una bella occasione per programmare un evento di lancio, un momento celebrativo in cui presentare il libro - ai dipendenti, ai clienti e ai partner - ripercorrendo la storia dell’azienda, invitando relatori e approfondendo anche tematiche aziendali.

Se si vuole  raggiungere un pubblico più vasto bisognerà dare notizia della novità editoriale sui social di riferimento.

Consigli di lettura

Libri di storie aziendali italiane

Si tratta solo di alcuni volumi, a titolo di esempio. Ma basta avere voglia di effettuare un minimo di ricerca e si possono trovare numerose storie di aziende e imprenditori meno noti, ma di grande ispirazione.

• Storia illustrata della scuderia Ferrari di Pino Casamassima.
• Le mie gioie terribili. Storia della mia vita di Enzo Ferrari.
• Leonardo Del Vecchio di Tommaso Ebhardt.
• Valter Scavolini. La vita come grande impresa di Luca Masia.
• Nati per muoverci. Storia di Technogym da un garage alla wellness economy di Nerio Alessandri. 

Libri di storie aziendali straniere

• The everything store: Jeff Bezos and the age of Amazon di Brad Store.
• La Palla di Neve – Warren Buffett e il Business della Vita. L’unica biografia di Warren Buffett di Alice Schroeder.
• Elon Musk. Tesla, SpaceX e la sfida per un futuro fantastico di Ashlee Vance.

Grammar Point

Se segui questa Newsletter sai che, in genere, inserisco un suggerimento o un remind grammaticale.

Nel 2016, insieme a pochi pionieri che allora in Italia frequentavano la piattaforma, avevo aperto un canale Telegram (https://t.me/writingway) e avevo iniziato a tenere una rubrica dal titolo Grammar Break, un grande lavoro di raccolta di contenuti e regole grammaticali e lessicali; continua anche ora e si chiama We are writing e ha l'obiettivo di ampliare l'attenzione, rivolgendola non solo alla lingua e grammatica italiana, ma ad argomenti che riguardano l'espressività. Anni fa, sui social, non si parlava molto di grammatica invece ormai è un trend, ed è un bene che sia così.

Quanto è bella la nostra lingua, ma quante insidie ci tende ogni giorno. 

Il dubbio è questo: 

Attinente a o il?

Inerente a o il?

Attinente e inerente sono due participi presenti usati con valore di aggettivo.

Derivano, nell’ordine, da attenere e inerire, entrambi verbi intransitivi che, come tali, si costruiscono con la preposizione "a".

Si dirà allora: articolo attinente al cambio climatico e documento inerente al tuo lavoro di ricerca e non articolo attinente il cambio climatico e documento inerente il tuo lavoro di ricerca.

Vi saluto con una frase di Jack Kerouac

Un giorno troverò le parole giuste e saranno semplici.