IL MAGAZZINO 4.0? È GLOCAL E MULTI-CLIENT
In un contesto in cui clienti e consumatori danno il massimo valore ai tempi di consegna, la capacità di garantire la spedizione di un prodotto nel minor tempo possibile e al miglior prezzo rappresenta la chiave del successo. I siti logistici devono dunque essere ripensati con l’obiettivo di risparmiare tempo e curare la velocità dei flussi fisici per mantenere bassi gli stock. Ecco perché, per far fronte a tempi sempre più stretti, è necessario poter offrire soluzioni su misura come il co-packing e gestire l’omnicanalità grazie a strutture multi-client, facendosi aiutare dai nuovi modelli di digitalizzazione.
Il futuro è segnato perché l’industria 4.0 fornisce al settore logistico le chiavi per performance elevate e una maggiore produttività. Bisogna essere pronti a cogliere queste opportunità e la sfida diventa rendere il polo logistico flessibile ed efficiente per adattarsi alle nuove tecnologie. Radere al suolo il proprio hub e ricostruirlo da zero non è la scelta corretta. La chiave è adattare i propri siti per renderli flessibili e interconnessi. Il trend di oggi prevede la gestione delle merci in poli logistici trans-territoriali di dimensioni che possono raggiungere i 140.000 m2, sostenuti da un network di magazzini più piccoli, con superfici che non superano i 40.000 m2 e che devono essere centri di stoccaggio intermedi a seconda delle attività logistiche locali.
Come spiega Jean-Pierre Branellec, Design Director di NG Concept, ramo di FM Group incaricato della costruzione dei siti logistici, “è fondamentale progettare delle strutture in grado di evolvere al passo con le richieste dei clienti. Muovendoci in questa direzione, ci concentriamo su tre aree chiave: eco-design, accelerazione dei flussi e integrazione tecnologica. Controllare e ridurre i costi è essenziale per sviluppare modelli che rendano più facile la trasformazione strutturale dei siti”.
Il polo logistico 4.0 si articola quindi su due livelli: da un lato strutture di grandi dimensioni e totalmente automatizzate, con servizi minimi e la possibilità di essere gestiti da remoto, siti semplici e senza un particolare valore aggiunto; dall’altro lato hub capaci di offrire performance elevate, con zone per il co-packing ottimizzate e spazi di preparazione dei pallet personalizzati in base alle esigenze dei clienti. Piattaforme all’insegna della flessibilità, agilità, velocità e quindi redditività.