Il mercato immobiliare torna a crescere
L'Istat ha rilevato un +0,1% per i prezzi delle case a fine 2016 rispetto all'anno precedente, evento che non accadeva dal 2011. Questo dato, seppur molto modesto, è stato accolto con estremo entusiasmo in quanto ha segnato la fine di un vero e proprio incubo. Si è messa la parola fine alle numerosissime voci che parlavano dell'impossibilità di un incremento delle quotazioni almeno fino all'arrivo di una crescita economica e di un un inflazione importanti.Per questo motivo le previsioni rinviavano l'inversione del trend al ribasso dei prezzi immobiliari almeno fino al 2019.
Sul tema c'è ancora molto dibattito e c'è chi accusa l'Istat di un eccessivo ottimismo in quanto il rialzo deve trovare ulteriori conferme ed irrobustirsi. Alcune rilevazioni dimostrano come alcune città e zone siano già ripartite ma tante altre continuano a scendere.
Andando oltre il piccolo incremento registrato, i segnali positivi arrivano anche da altri fattori come l'andamento della domanda, degli sconti e dei mutui. La ripresa è abbastanza diffusa non solo a Milano, notoriamente città con l'economia più vivace, ma una decisa ripresa delle transazioni ha interessato anche Roma, Firenze, Napoli e Bari.
Inoltre, finalmente, sono ricomparsi anche i piccoli investitori intenzionati a puntare sul mattone, convinti che i prezzi più di così non potranno scendere. La possibilità di comprare bene oggi consente poi di avere dei rientri con l'affitto, mercato sempre in crescita. Negli ultimi anni il mercato delle locazioni è cresciuto del 20%.
I mutui hanno comunque fatto la loro parte con l'aumento delle richieste e la maggiore disponibilità delle banche a erogarli. Il mercato è riuscito a recuperare gran parte di ciò che è andato perso negli anni passati. Nel primo trimestre del 2017 le richieste sono aumentate del 17% mentre l'erogato è salito del 21%. Un aiuto all'aumento della domanda è stato dato dal piccolo incremento dei tassi che ha spinto ad iniziare un mutuo nella convinzione che il 2017 potrebbe essere l'ultima occasione per avere dei tassi così competitivi. La tipologia di mutuo preferita dagli italiani resta sempre il tasso fisso con il 78% del totale contro il 18,5% del variabile. La durata media resta stabile a 21 anni.
La grande importanza dei mutui sui destini del mercato è dimostrata anche dall'incidenza dei finanziamenti all'aumentare delle compravendite. Nel 2016 il 48,5% delle transazioni sono state assistite da mutuo, dato aumentato del 27,3% rispetto all'anno precedente.
L'incidenza delle compravendite con mutuo sul totale è in costante crescita e questo trend sembra destinato a continuare. Secondo le previsioni, nel giro di tre anni, il mercato dovrebbe assestarsi su valori in linea a quelli del triennio 2009-2011. In questo modo avverrebbe il pieno recupero del gap di quasi il 70% generato dal crollo durante il triennio 2012-2014.
In conclusione possiamo affermare che questo sembra essere un ottimo momento per l'acquisto di un immobile. Grazie al primo mutuo nativo digitale di Widiba è tutto ancora più semplice e conveniente.
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