Il Ministero della Verità siamo noi
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Il Ministero della Verità siamo noi

Mentre preparo la presentazione del libro, rileggo alcuni passaggi dei testi dei vari autori. In particolare c'è a pagina 38, questa frase:

E allora? L'ordito e la trama dell'Infosfera sono sempre più il tessuto della nostra realtà.        

Mi è venuto in mente il principio su cui si basa l'accezione di "complessità" secondo Miguel Benasyag, incontrato leggendo il suo libro "Cinque lezioni". Secondo il filosofo la complessità non è una nuova caratteristica della realtà, ma la realtà stessa che ha cambiato forma. Una affermazione molto simile a quella contenuta nel libro sul Bias.

Se diamo per assodato che questa teoria sia vera, allora vi invito a immaginarne la potenza rivoluzionaria o devastatrice. Se l'Infosfera è una dimensione della complessità, dove questa si manifesta in maniera fisica (siamo tutti parte di un sistema che scambia informazioni) e una delle caratteristiche della complessità è l'apparente mancanza di relazione tra un'azione e un'altra (vabbè, ci vorrebbe più spazio per affrontare il tema), la rivelazione è potentissima: appreso che condividere una notizia su come siano scrocconi quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza di fatto non serve a migliorare le condizioni di tutti, l'Infosfera ha le caratteristiche per apprendere e riprogrammarsi, riuscendo addirittura a modificare la memoria. Un sistema che non sbaglia mai, perché si riprogramma in base alle conseguenze. In sostanza, il Ministero della Verità.

Domani alle 18.30 ci sarà la prima presentazione pubblica del libro "Il Bias dell'informazione" con il sottoscritto, eugenio iorio , Stefano Cristante , Tommaso Carmassi , Marco Magheri , Andrea Siciliano e Chiara Somma. Si potrà seguire sui canali Facebook e Youtube della casa editrice Durango. Alle 18.30, sarà interessante (sarà mia premura).

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