Il modello TEAL: evoluzione dell'organizzazione d'impresa
Il mondo cambia, le organizzazioni e le imprese devono cambiare: quale direzione prendere?
Le organizzazioni e le imprese devono cambiare e se non si trasformano perdono la guerra per la sopravvivenza e lo sviluppo: la vera sfida resta ottimizzare flessibilità e produttività così' da essere reattive e fronteggiare lo scenario del mondo attuale, altamente imprevedibile e difficilmente controllabile.
Le persone non sono più le stesse, sono cambiate; hanno fatto un percorso di trasformazione e non sono più né capaci di essere felici nelle organizzazioni tradizionali, né disponibili a rinunciare a condizioni di vita e valori che li hanno accompagnati nella loro crescita, come la flessibilità dei tempi e dei luoghi di lavoro e la varietà dei contenuti e delle opportunità di apprendimento.
Frederic Laloux nel 2014 ha pubblicato “Reinventing Organizations" dove spiega il successo nell'adozione di un modello organizzativo non gerarchico; le etichette organizzative non fanno altro che alimentare la smania di ego, portando i dipendenti ad identificarsi con esse, classificando le persone secondo il livello gerarchico più che la qualità, passando attraverso processi di nomina e di promozione macchinosi e talvolta purtroppo politicamente manipolati.
Una delle implicazioni concrete è la mancanza dell’imposizione di regole e procedure da parte delle funzioni centrali, normalmente emanazione della volontà di controllo da parte del vertice, e la conseguente maggiore libertà e responsabilità diffusa in tutta l’organizzazione; il punto di partenza di questo approccio consiste nell’imparare a prendere le distanze dal nostro stesso ego, mettendo da parte l’innato bisogno di cercare di controllare le persone e gli eventi e di riflesso le vite.
Si tratta di una trasformazione sociale: si abbandona un vecchio “ego-sistema” incentrato interamente sul benessere di se stessi per arrivare ad un “eco-sistema” che si propone di raggiungere il benessere del tutto; il principio fondante è l'auto-organizzazione self-management, ossia un sistema basato su relazioni paritarie, senza dover necessariamente ricorrere né alla gerarchia né al consenso.
E' una nuova fase delle organizzazioni che porta l'autogestione ad un livello superiore: una struttura organizzativa piatta che conferisce ad ogni dipendente il potere di prendere decisioni in autonomia attraverso un processo di consulenza con le parti interessate e con coloro che hanno esperienza così da garantire un processo decisionale efficiente e condiviso, stimolando le capacità personali dei dipendenti e portando una forza lavoro più motivata e professionale; la responsabilità dovrebbe emergere in maniera naturale quando le persone conoscono esattamente il loro scopo e comprendono le conseguenze del raggiungimento o meno dei loro obiettivi nei confronti degli altri e di tutta l’organizzazione.
Occorre progettare un processo di gestione delle persone che sostenga la cultura aziendale enfatizzandone i valori, i processi di comunicazione ed anche la gestione delle criticità.
Lo scopo prevale sul profitto della nuova organizzazione; "l'avidità è giusta" che riassume la filosofia dominante della maggior parte delle aziende non appartiene a quelle aziende che valorizzano lo scopo rispetto al profitto; a differenza di altre organizzazioni tradizionali, in cui la maggior parte dei dipendenti ed anche dirigenti/manager di solito non sa cosa dice la mission aziendale, le aziende sono guidate da uno scopo generale chiaro.
In una struttura di autogestione, molte delle decisioni tipicamente prese dai dirigenti sono distribuite tra i dipendenti; i dirigenti/manager puntano invece a mantenere piatte le gerarchie, promuovendo la fiducia ed evitando che vecchie pratiche e gerarchie vizino l'organizzazione; i dirigenti/manager dell'azienda fungono anche da modello per l'autogestione: sono il volto dell'azienda promuovono i principi dell'autogestione e resistono alla necessità di governare dall'alto.
Trasformare un'azienda sulla base di questi principi non significa modificare i piccoli dettagli; si tratta piuttosto di cambiare il cuore stesso della struttura operativa, introducendo una mentalità radicalmente nuova.
Eliminare una struttura organizzativa tradizionale per introdurre gerarchie piatte, auto-organizzazione self-management, includendo i dipendenti stessi e privilegiando lo scopo rispetto al profitto, significa creare un nuovo modello per un ambiente di lavoro efficace e felice.
Siete pronti per questo?
Fonte: IPSOA – Informazione quotidiana su fisco, lavoro e pensioni, bilancio, gestione d’impresa e finanziamenti.
Frédéric Laloux, Reinventing Organizations, 2014