Il multitasking non esiste.

Il multitasking non esiste.

"È una caratteristica delle attività impegnative interferire l’una con l’altra, ed è per questo che è difficile o addirittura impossibile farne molte alla volta.

Concentrarsi intensamente su un compito rende in effetti la gente cieca anche agli stimoli che di norma attraggono l’attenzione.

Lo studio del gorilla illustra due importanti fatti riguardanti la nostra mente: siamo ciechi all’evidenza e siamo anche ciechi alla nostra stessa cecità."

Non lo dico io ma lo dice Daniel Kahneman, psicologo premio Nobel morto quest'anno il 27 marzo, in "Pensieri Lenti e Veloci". https://bit.ly/3WeCWkL

Nel lavoro, sia manuale che impiegatizio, la concentrazione intensa su un compito può portare a una scarsa consapevolezza di ciò che ci circonda. Gli operai possono trascurare altri compiti, compromettendo la qualità del lavoro. Gli impiegati possono ignorare comunicazioni, rallentando i processi aziendali.

È cruciale evitare di sovraccaricare i lavoratori per garantire efficienza e qualità. Mantenere un carico di lavoro gestibile favorisce la consapevolezza e riduce gli errori, migliorando complessivamente le prestazioni aziendali.

L'automazione delle operazioni ripetitive può certamente aiutare a ridurre il carico di lavoro e a liberare tempo per compiti più complessi e creativi. Altre strategie includono la gestione ordinata dei dati, una migliore pianificazione delle attività, la delega efficace dei compiti, la formazione adeguata del personale e l'implementazione di politiche di gestione dello stress e del benessere dei dipendenti. Inoltre, promuovere una cultura aziendale che valorizzi il bilanciamento tra vita professionale e personale può contribuire a mantenere un ambiente lavorativo sano e sostenibile.

L'ultima frase che ho citato ha inoltre un significato ancora più potente: essa mette in evidenza un aspetto profondo della natura umana, cioè la tendenza a essere inconsapevoli dei propri limiti. Descrive il modo in cui la nostra mente può ingannarci, la nostra stessa incapacità di percepire la realtà.

È un invito a essere umili nella nostra ricerca di comprensione e consapevolezza, riconoscendo che ciò che crediamo di vedere potrebbe essere solo una piccola parte della verità!

E voi cosa ne pensate di tutto ciò??

(stesso post sul mio blog)


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