Il nero e la luce nell'opera di  PIERRE SOULAGES
Peinture, 1957 (particolare), Centre Pompidou, Paris Photo © Centre Pompidou © Philippe MIGEAT ©ADAGP, Paris ©2018, ProLitteris, Zurich

Il nero e la luce nell'opera di PIERRE SOULAGES

La Fondation Pierre Gianadda di Martigny in Svizzera celebra quest’anno i quarant’anni dalla sua creazione e i dieci milioni di visitatori e dedica la mostra estiva a Pierre Soulages, il pittore del nero e della luce. Una mostra organizzata in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi.

La mostra è per i visitatori una vera scoperta, soprattutto per gli italiani che non hanno mai avuto occasione di vedere una sua personale nel nostre paese, se si eccettua la sua presenza alla XXVI Biennale di Venezia nel 1952. Eppure Pierre Soulages, ormai alle soglie dei cent'anni - è nato il 24 dicembre 1919 a Rodez, dipartimento francese di Aveyron, in Occitania, nel sud della Francia - è un rappresentante di rilievo dell’astrazione e sicuramente è da considerare uno dei maggiori esponenti francesi dell’arte contemporanea.

Significativa inoltre la sua presenza sul mercato dell'arte: un suo lavoro del 1957, cm 195 x 130, è stato infatti esitato da Christie's a Londra il 28 giugno scorso al prezzo,incluso spese, di oltre tre milioni e 264 mila Euro.

La forza di Soulages sta nell'uso quasi esclusivo del nero nelle sue opere. Un uso ossessivo che si protrae nel tempo e che trova, proprio nella stesura di questo non-colore, la forza per far esplodere la luce. "Esso - ha scritto Camille Morando - ormai è parte integrante della sua identità artistica. Fondamentale nella sua arte, il nero viene declinato, secondo gli strumenti con cui è steso, in superfici lisce o irregolari, che rivelano una luce multiforme e inaspettata".

In mostra più di 30 opere – numerose quelle di grandi dimensioni - eseguite tra 1948 e 2017 secondo un percorso cronologico che mette in evidenze le esperienze pittoriche e le svariate tecniche che Soulages ha esplorato così come le tappe principali della sua ricerca. 

La luce vive di vibrazioni che si fanno percepibili proprio in forza delle pennellate o delle spatolate che ora increspano, ora "pettinano" la superficie della pittura. Il risultato non può lasciare indifferenti e sollecita lo spirito. Sembra di risalire all'origine dell'universo, quando dal sobbollire del buio prese forma la luce, pronta a dar la vita al mondo.

Luigi Cavadini

Fondation Pierre Gianadda Rue du Forum 59 1920 Martigny (Suisse)

Fino al 25 novembre 2019. Tutti i giorni ore 9 - 19. Oltre alla mostra sono visitabili alla Fondation Pierre Gianadda il Parco delle Sculture, il Museo gallo-romano  e il Museo dell’automobile.

Tunnel del Gran San Bernardo: ritorno gratuito presentando il biglietto della mostra.

Téléphone : +41 (0)27 7223978 Sito internet : http://www.gianadda.ch/  Mail: info@gianadda.ch



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