Il nuovo ruolo del punto vendita retail

Il punto vendita deve offrire valore al cliente in cambio del tempo che utilizza per la visita, in modo concreto.

Nella nostra società il valore del tempo si misura non solo economicamente ma anche e sempre più in termini di qualità del tempo; ciò significa introdurre elementi emozionali nel mix d’offerta, stravolgendo del tutto il comune punto di vista della cultura commerciale basata esclusivamente sul prodotto.

Sono 3 i filoni da percorrere:

Razionalizzazione dell’offerta e delle scale prezzi

Esposizione ordinata e connotata

Creare emozione positiva

Queste 3 linee di azione consentono di migliorare il tempo speso del cliente che finalmente può capire l’assortimento valutandolo immediatamente, senza creare tensione all’interno del suo processo di scelta, anzi rendendolo gradevole.

Sappiamo che il punto vendita non è fatto di solo prodotto/prezzo/promozioni, per quello c’è già il web. Occorre, quindi, focalizzarsi sulla comunicazione e valorizzare l’offerta nel suo insieme in modo positivo, al fine di generare nel cliente un’emozione con l’insegna che deve prescindere anche dall’acquisto.

Se il valore della visita sta nell’emozione che il cliente vive, allora come lo spazio/punto vendita comunica ne è parte essenziale; infatti questo luogo per primo veicola, “vende” un’immagine che non dipende in maniera esclusiva dal mix di prodotti/prezzi e servizi offerti, ma soprattutto dall’atmosfera che va a influenzare le emozioni del cliente quando vede dall’esterno il punto vendita e poi ne visita l’interno.

L’importanza della personalità: il cliente che entra e si muove in questo spazio deve penetrare in uno specifico stile d’insegna che è fatto di ambiente, di colori, suoni, informazioni, immagini, profumi e valori, raccogliendo emozioni che rendano la sua scelta più stimolante e piacevole.

Diventa quindi necessario creare od adattare gli ambienti affinché diventino fonte di comunicazione di emozioni, per un’esperienza di visita e di acquisto che non sia ridondante di stimoli come oggi, ma un’occasione per consolidare il ricordo dello spazio-insegna-emozione che si frequenta.