IL PIÙ GRANDE REGALO DI UNA MADRE (E DI UN PADRE): LA LIBERTÀ DI SPICCARE IL VOLO

IL PIÙ GRANDE REGALO DI UNA MADRE (E DI UN PADRE): LA LIBERTÀ DI SPICCARE IL VOLO

Il dizionario Garzanti definisce come MAMMA "chi ha cura di qualcuno facendogli da madre o servendogli da guida".  

Una definizione allargata e lungimirante del termine, dove risulta molto significativo il riferimento alla “guida”. 

Il ruolo delle mamme, e dei genitori in versione allargata, dovrebbe essere proprio questo: guidare i propri figli verso la loro strada, con valori certi e con grande amore, per poi lasciarli liberi di volare. Da soli. 

Non è un caso se tra i primi gesti che avvengono tra madri e figli, c’è quello molto simbolico del taglio del cordone ombelicale. Come a dire: “apparteniamo” a nostra madre solo per i primi 9 mesi della nostra vita, poco più o poco meno. 

Da lì, siamo “soli”, o meglio, accompagnati in maniera costante, su strade parallele da chi ci ha dato la vita, fino al momento in cui dobbiamo spiccare il volo verso nuovi orizzonti. Vicini o lontani, non importa, purché siano nostri.

Fino al momento in qui dobbiamo imparare a metterci in gioco, a valutare e ad analizzare. A fare errori e a far giusto. A crescere, insomma. E diventare donne e uomini di valore.

Credo che non ci sia miglior regalo che un genitore possa fare al proprio figlio o alla propria figlia di questo.

Dell’indipendenza, e non solo geografica o logistica, ma anche e sopratutto di pensiero.

La libertà di poter diventare chi vuole. Di poter essere chi sente di essere. In ogni sua forma o espressione.

Richiede grande apertura mentale, grande generosità e tanta fiducia. Ma ripaga.

Dedicato a mia madre.

www.annalisamenin.com

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