Il PIL del Borgo
P.i.l. = prodotto interno lordo
Lo so che lo sapete tutti voi che siete su questo social professionale ma non avete mai considerato le sue possibili varianti o applicazioni.
Normalmente il prodotto interno lordo (PIL) è pari alla somma dei beni e dei servizi finali prodotti da un paese in un dato periodo di tempo.
In questo caso ho preso in prestito questo termine per riflettere insieme in termini di Economa Circolare LOCALE (vi abituerete presto a questo termine "locale" perché sarà davvero la chiave del cambiamento sociale a cui siamo chiamati tutti).
Pur sapendo che non è corretto questo paragone, mi serve per farti capire il percorso partendo proprio dal movimento di denaro e dalla ricerca di pagare consumi e debiti di ogni famiglia/azienda.
I numeri
Partiamo sempre dai numeri nel nostro percorso per comprendere l'importanza di questo valore e per dargli una connotazione legata al progetto di @villaggio saggio voglio darvi un aggettivo in più #WisePil . Visto che stiamo parlando di #borghi (ma se volete anche di quartieri), teniamo conto sempre della forbici di abitanti che va da 1000 a 5000 per Borgo.
Su questo parametro tareremo le nostre riflessioni.
Dal numero totale dobbiamo considerare di sottrarre alcuni valori
Togliamo questi valori perché non vogliamo che il dato sia "sporcato" da quelli che invece poi saranno i destinatari di questa riflessione. Quindi il 50% del borgo produce un reddito (in qualche modo ...) e porta all'interno del comune, anche se nel proprio conto bancario, un valore economico che poi si converte in "consumi". Visto che siamo la Società Consumistica proviamo a ragionare seguendo questa logica.
Ipotizziamo ora uno stipendio medio di 1000 euro, media ipotetica e volutamente arrotondata per facilitarci i conteggi. Quindi in un Borgo di 3000 abitanti avremmo probabilmente 1500 abitanti "attivi" che comprano ogni anno beni e servizi singolarmente (escludiamo i virtuosi Gruppi di acquisto in questo ragionamento ma solo temporaneamente).
WisePil e la tabella di Tavares
Qualcuno potrebbe confondere i due concetti ma in realtà si tratta di due attività sovrapponibili o addirittura consequenziali.
La Tabella di Tavares rappresenta un contributo volontario di accumulo e raccolta fondi cittadino per realizzare progetti di vario tipo a servizio della collettività.
Il WisePil rappresenta in primis l'apporto economico dato dal lavoro degli abitanti del borgo e quasi di conseguenza (quasi per intero, salvo i pochi fortunati che oggi riescono a fare accumulo per investimento) rappresenta il valore dei consumi generati.
Analisi dei consumi
Tra le voci principali di consumo puro (escludo i mutui che rientrano negli investimenti) troviamo
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E ora il passaggio importante
Voce per voce proviamo a percorrere questo percorso insieme
Affitti - non sempre gli immobili sono degli abitanti del borgo ma se la Comunità, costituitasi come entità fiscale, avesse comprato gli immobili e assegnato lavori di pulizia e manutenzione degli stessi a personale del borgo, il valore economico rimarrebbe all'interno del borgo stesso.
Utenze - ognuno di noi contatta i suoi gestori di fiducia e stipula un contratto per Luce, Gas, Acqua, ADSL e di conseguenza i contratti sono fatti al singolo individuo. Presentandosi come "comitato" di fronte ad un ufficio marketing e commerciale di un gestore e presentando 1500 utenze, sono certo che sarebbe possibile attuare una scontistica interessante.
Alimentazione - Grazie ai fondi della Tabella di Tavares sarà possibile acquistare dei terreni o valorizzare e rafforzare una o più aziende locali per una produzione interna di carne, verdura e frutta per l'intero anno. La Comunità diventerebbe il socio finanziatore di queste realtà e potrebbe permettere cosi la sostenibilità di dipendenti (residenti) e la qualità dei prodotti. Lasciando circolare il PIL all'interno del borgo e non disperdendolo.
Ovviamente non possiamo produrre TUTTO. Prendo come spunto il bene più consumato per fare un esempio: la carta igienica.
Di sicuro il bene di consumo più consumato e che compriamo sempre i pacchi singoli o con piccole scorte. Ma proviamo a capire meglio questo concetto: Le aziende, come sapete, fanno dei bilanci preventivi dell'acquisto di materie prime in base alla proiezione di vendita (in parte sui dati dell'anno precedente in parte sulla crescita che sperano di avere), in base a questo fanno una trattativa per avere la materia prima al prezzo più basse acquistando stock più o meno grandi.
Ora torniamo alla nostra cartaigenica: dopo un anno di valutazione del consumo di ogni famiglia, sarà auspicabile che il consumo non cambi cosi drasticamente (teniamo conto un margine di fluttuazione) quindi potremmo acquistare la carta di un anno intero moltiplicata per ogni famiglia e fare una trattativa riservata non più con con il Centro commerciale ma con il produttore stesso, ottenendo cosi un prezzo molto più basso.
nota: lo so che vi state chiedendo dove metteremo mai tutti questi pacchi di carta igienica ma la risposta la troviamo sempre nella tabella di Tavares. Infatti uno dei primi acquisti sarà quello di avere un magazzino locale gestito da personale locale.
Per non approfittare del tuo tempo costringendoti ad una lettura troppo impegnativa, vorrei proseguire il resto delle valutazioni sui consumi in un secondo articolo in cui parleremo anche di un'altra realtà economica molto diffusa che assomiglia molto a questo concetto che stiamo raccontando.
Torniamo alla Tabella di Tavares
Le dinamiche del WisePil sono attuabili solo con grossi numeri (quindi non basta un piccolo gruppo di acquisto pur essendo un esempio virtuoso che apprezziamo molto e consigliamo) ma sono numeri facilmente trovabili in un borgo senza grandi sforzi.
Quindi in conclusione
Con una politica di WisePill possiamo adottare dei tagli importanti o una politica di risparmi scalabile, che ci permette in assoluta semplicità di poter accantonare quel valore di 1.70 euro al giorno (o superiore) per farlo crescere come valore sociale.
Il WisePil diventa strumento di crescita, sviluppo, evoluzione di un borgo come tanti in Italia o in Europa, aumentando il livello di benessere sociale, la disparità economica, le possibilità di crescita e la qualità della vita.
Fare parte di un Borgo diventa così una sinergia per il benessere personale, familiare, comunitario.
Coach | Esperto in Retail People Management | 1° Human Guide in Italia | Autore del libro "Elevazione a Potenza" 📚 | Imprenditore 📈 | Docente 👨🏫 | Founder AltoLato
3 anniSimona Bertoli cosa ne pensi?
Co-Founder & Operations
3 anniPer le utenze, soprattutto quelle relative alla comunicazione si può già ragionare di reti private 5G. Non quelle dei soliti operatori mobili o mvno (operatori virtuali) ma proprio una vera e propria rete mobile/IOT di proprietà della comunità.
Consulente-Formatore che valorizza i "Servizi Differenzianti" dell'Azienda tramite la "Mappa dei 3 Valori Percepiti".
3 anniGrazie ancora, gentile Cristian Tava. ad ogni tuo articolo AUMENTA la consapevolezza: buon proseguimento. G.L.