Il potere delle parole, tra creatività e connessione.

Il potere delle parole, tra creatività e connessione.

“Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna… Non diversamente una parola gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere.”

Da “Il sasso nello stagno“, in GRAMMATICA DELLA FANTASIA.


Ti sei mai soffermato sull'immensa influenza che una singola parola può avere? Proprio come un sasso che crea increspature entrando in uno stagno tranquillo, le parole hanno la capacità di generare un'onda di associazioni ed emozioni nella nostra mente.

Nel suo capolavoro senza tempo, "Grammatica della Fantasia", Gianni Rodari cattura l'essenza di questo fenomeno. Descrive come una parola, gettata casualmente nelle profondità della nostra coscienza, scatena una catena infinita di reazioni. Attraversa le nostre esperienze, i ricordi, le fantasie e persino la nostra mente inconscia, tessendo una complessa trama di significato e sogni.

Come professionisti, non dobbiamo sottovalutare il potere delle parole nelle nostre interazioni quotidiane. È attraverso il nostro linguaggio che ci connettiamo, ispiriamo e influenziamo gli altri.

“Hai fatto davvero un bel lavoro”, ma anche un più informale “Quanto sei forte!” sono complimenti che fanno sempre piacere. Così come un “Grazie” non è mai scontato.

In un team, le parole che utilizziamo plasmano le percezioni e accendono l'ispirazione. Dovremmo sceglierle con attenzione, anche nei momenti di stanchezza, perché ogni conversazione, presentazione o e-mail diventa un'opportunità per creare un impatto profondo.

Una semplice parola o frase può evocare un ricordo, un'esperienza condivisa o un'immagine nella mente del tuo pubblico.

Senza scomodare la “Madeleine de Proust”, dove una parte della vita quotidiana, un oggetto, un gesto, un colore e in particolare un sapore o un profumo, evocano in noi ricordi del passato, anche nella creazione di una campagna di marketing, padroneggiare l'arte delle parole ci deve portare a catturare l'attenzione e accendere la scintilla dell'immaginazione negli altri.

Le parole hanno lo scopo di creare connessioni e costruire un rapporto; possiedono la straordinaria capacità di superare le barriere e collegare diverse prospettive.

Attraverso una comunicazione efficace, possiamo abbattere le mura dell'incomprensione e favorire una cultura di inclusione ed empatia. Abbracciando la ricchezza del linguaggio, sblocchiamo infinite possibilità di collaborazione, innovazione e crescita all'interno del nostro ambito professionale.

Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli della responsabilità che accompagna questo potere. Come partecipanti attivi, svolgiamo un ruolo cruciale nel plasmare la narrazione intorno a noi.

Le nostre parole dovrebbero essere una forza per creare un ambiente di lavoro che abbracci la creatività, la collaborazione e la crescita personale, valorizzando la diversità di prospettive e favorendo un ecosistema in cui tutti si sentano visti, ascoltati e valorizzati.

Spetta a noi selezionarle con intenzione, empatia e integrità. L'effetto sarà simile a delle onde che devono espandersi e ispirare.

Serena Marmo

Senior Consultant at Boston Consulting Group | Successful Digital and Tech Transformation Expert

1 anno

"Le parole hanno lo scopo di creare connessioni e costruire un rapporto" è una frase che dovremmo tenere sempre a mente. Ci vuole davvero molto poco per spingersi giusto un po' oltre alla pigrizia di una frase in più o superare la barriera del pudore professionale per fare quel complimento o regalare quel sorriso che possono contribuire alla creazione di un ambiente più sereno, solido e di aperta comunicazione. Fondamentale per un buon leader, ma una buona palestra di crescita anche tra colleghi 😊 Grazie per lo spunto Luigi Maiello!

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