Il product placement all'interno di Stranger Things 3
Il 4 Luglio Netflix ha fatto uscire uno dei suoi contenuti originali più attesi di sempre, la terza stagione della serie Stranger Things. All’interno dei nuovi otto episodi dello show sono stati identificati da un gruppo di ricercatori americani più di 100 brand, alcuni più visibili e altri meno. Nulla di nuovo giusto?
L’aspetto più singolare della faccenda è che Netflix ha comunicato che nessun marchio ha pagato per essere presente all’interno dello show e né tanto meno è stato collocato in maniera ufficiale come iniziativa di marketing. Il product placement aveva dunque come principale funzione quella di rendere più autentica l’atmosfera anni ’80 che da sempre ha caratterizzato lo show.
Il product placament nella terza stagione di "Stranger Things" di Netflix è stato stimato per un valore totale di 15 milioni di dollari, secondo il recente rapporto di Concave Brand Tracking. I più di 100 marchi visibili sono stati presentati sotto forma di circa 45 prodotti, come automobili, bevande, scarpe, negozi e cibo. Quattordici invece i marchi che sono stati richiamati nel dialogo dello spettacolo, tra cui Smirnoff (soprannome dato da Hopper allo scienziato russo) che è stato menzionato quattro volte.
I 10 marchi più visibili sono stati Coca-Cola, Cadillac, Chevrolet, Casio, 7-Eleven, Sharp, Adidas, Pentax, Reebok e Burger King. Coca-Cola, è stata addirittura presente in ogni episodio della stagione, ricevendo un'esposizione del valore di 1,5 milioni di dollari nei primi tre giorni della sua uscita su Netflix, e guadagnandosi anche una scena incentrata interamente sul marchio della durata di circa una ventina di secondi (a testimonianza di una collaborazione con lo show che, a prescindere da quello che dicano, va avanti sin dalla prima stagione).
Questo breve sketch avviene mentre i protagonisti si sono rifugiati in un mini-market chiuso cercando di nascondersi, mentre sono al suo interno Lucas (ritratto in foto) decide di prendere una lattina di “New Coke” da uno dei frigo per dissetarsi. Lì nasce un simpatico battibecco con l’amico Mike che difende a spada tratta la vecchia versione della Coca-Cola mentre lui sostiene di non percepire alcuna differenza, se non addirittura un leggero miglioramento.
Per chi non lo sapesse infatti nell’Aprile 1985 (anno in cui è ambientata la serie) Coca-cola annunciò davvero che avrebbe cambiato la ricetta alla sua storica bevanda dandole il nome di “New Coke” e operando un restyling al proprio packaging e marchio. Tuttavia a causa delle numerose lamentele e proteste, pochi mesi dopo, a fine Luglio, fu annunciato il ritorno alla “vecchia” ricetta.
La terza stagione di "Stranger Things" contiene comunque un terzo dei brand posizionati in altre serie originali Netflix come "The Defenders" e "Daredevil", tuttavia è destinata a generare entrate pubblicitarie molto più elevate grazie ai suoi numeri record di spettatori. L'8 luglio infatti Netflix ha twittato che 40,7 milioni di account domestici avevano visto la serie in soli quattro dalla sua uscita.
Dominic Artzrouni, direttore di Concave Brand Tracking, ritiene che Netflix rappresenti una significativa opportunità per promuovere il proprio brand. Come servizio di streaming, è in grado di collaborare con marchi privi dei vincoli legali tipici dei canali di rete, afferma. Fornisce inoltre strumenti di marketing per capire chi sta vedendo il proprio prodotto e rilascia informazioni sulla dimensione del pubblico di uno show. Secondo Artzrouni, la mancanza di questi dati ha rappresentato un grosso problema per le aziende in passato, inoltre prosegue dicendo:
“Con Netflix che ora rilascia dati, aziende come la nostra possono dare un valore in dollari a queste integrazioni del marchio. E con la base di spettatori di Netflix in continua crescita e il costo del posizionamento del prodotto relativamente basso rispetto alla pubblicità tradizionale, i numeri del ROI (return on investment) stanno rendendo i marchi molto felici. Troviamo la stessa qualità di product placement negli spettacoli Netflix rispetto ai vari HBO o Showtime, ma con un pubblico molto più vasto."
Communication & Marketing Specialist
5 anniQuello di Coca Cola per me è stato fastidioso. Davvero troppo forzato!