Il ruolo della digitalizzazione nei nuovi scenari del Construction
Il Covid ha portato molte difficoltà ed anche qualche indicazione che possiamo sfruttare proprio per risolvere o almeno ovviare a queste stesse problematiche.
Non voglio mettermi in coda ai tanti che dicono cosa è cambiato per sempre, cosa cambierà ancora o cosa tornerà come prima. Mi limito ad alcune considerazioni di buon senso sulle situazioni che abbiamo vissuto, che viviamo e che forse dovremo ancora vivere.
Abbiamo sicuramente subito un trauma, una specie di scossa che ci ha costretto ad accelerare in modo anomalo alcune abitudini che comunque avremmo dovuto cambiare perché poco o per nulla sostenibili.
Probabilmente la maggior parte di noi svolge lo stesso lavoro - mi scuso con quelli che magari lo hanno perso - ma sappiamo che è molto più vulnerabile: noi tutti siamo molto più vulnerabili. Almeno per la maggior parte di noi i ritmi lavorativi sono cambiati. Il fatto che stiamo gestendo quasi tutte le attività attraverso la comunicazione digitale ne è una prova lampante.
All’inizio abbiamo pensato che sarebbe stato un momento breve, temporaneo e di passaggio, ma vivendolo ci siamo accorti che qualcosa si è modificato in modo semipermanente: siamo perennemente collegati con il pc, con il tablet o almeno con lo smartphone. Lo eravamo anche prima in realtà. Il punto è che adesso lo siamo solo quasi esclusivamente da casa, meno dall’ufficio e comunque quasi sempre per lavoro. Non lo siamo quasi più da un treno, da un aeroporto o con il viva voce in auto. Incontriamo le altre persone con cui costruiamo relazioni e progetti, ma lo facciamo in un’altra modalità, attraverso una telecamera ed un microfono.
Ma quando si parla di costruire concretamente un progetto? Certo non lo possiamo fare con dei bit sparati da antenne nell’etere o nei cavi siano essi di rame o di fibra ottica!
Non possiamo sostituire il lavoro manuale con il digitale, ma possiamo abbattere in modo considerevole tutte le attività di contorno che richiedono riunioni di decisione, di allineamento, di trasferimento di informazioni o di formazione. Non è poco, anzi. Se allarghiamo le attività a tutto quello che ruota intorno alla supply chain ci accorgiamo che stiamo riducendo le attività di presenza fisica a molto meno della metà. Significa riduzione drastica degli spostamenti e dei tempi di trasferimento, abbattimento dei costi, meno inquinamento ed un risparmio di quello che è la risorsa più preziosa per ognuno di noi: il tempo. Significa maggior collaborazione e condivisione delle informazioni con modalità innovative.
Forse davvero il Covid ci sta costringendo a cambiare degli atteggiamenti o quanto meno a ripensarli, ma a questo punto diventa fondamentale il ruolo della tecnologia digitale con tutto quello che si trascina dietro: velocità, efficienza, immediatezza, basso impatto finanziario.
Forse allora dobbiamo guardare con più attenzione a come la tecnologia può supportare il cambiamento anche nel mondo dell’Immobiliare e toglierci da quegli assunti che ci hanno condizionato finora, in un business che di bello aveva l’immobilismo e quindi la consapevolezza che si poteva tranquillamente pensare a lungo termine.
Da oggi anche il settore delle costruzioni deve fare i conti con un orizzonte temporale più corto, con esigenze in forte cambiamento, con il ribaltamento di alcuni paradigmi.
Web Marketer & e-commerce specialist
4 anniGiusto! Le attività digitali non devono essere un mondo a se stante, ma parte integrante del business.