IL SAPORE DEL MATTINO DEL MONDO

IL SAPORE DEL MATTINO DEL MONDO

Un reciproco bisogno lega da subito e indissolubilmente il rapporto tra madre e figlio. Parlo di quel gesto unico e ancestrale, nonché spontaneo di una madre che produce latte per il proprio neonato, lo stesso che lo cerca senza un ma e un perché, un antico rituale che nasce col sorgere dell’umanità. Nella storia e nell’arte le considerazioni su questo “Atto reciproco” si sprecano ma il simbolismo che lega il latte materno alla fecondità ha una potenza semantica che va al di là della tradizione e della cultura per finire nella fede e nella religione. A Betlemme è fortemente sentita la leggenda che una goccia di latte caduta dal seno della Madonna imbiancasse e purificasse l’intera grotta in cui allattava Gesù bambino. Da qui il nome “Madonna del latte” e un continuo pellegrinaggio alla grotta da parte di donne che non riescono a nutrire i propri figli e di donne sterili a chiedere la grazia della fecondità, continua sino a oggi. 

Una credenza che pervade anche Pavia nel Rinascimento tanto che, a furor di popolo, venne eletta un vero e proprio luogo di culto attorno a un miracoloso affresco appartenuto alla famiglia Canepanova che regalava gioie, latte e prole a donne ormai considerate irrimediabilmente sterili.

Cosi nacque la chiesa di Santa Maria di Canepanova (anche grazie al contributo monetario della famiglia stessa) in Via Defendente Sacchi a Pavia sul finire del 1400.

Non tutti i pavesi la conoscono.

Non essendo nei percorsi abituali cittadini, essendo comunque in pieno centro storico e avendo una facciata non proprio invitante, viene spesso ignorata. 

Solo chi ha fatto il liceo classico, nella sede dell’ex monastero adiacente, ha ben presente l’importanza di quella che è considerata la più bella struttura cinquecentesca della Lombardia. 

La facciata scarna ed essenziale che presenta solo una grande bifora (una grande finestra divisa da una sola colonna), il campanile con l’orologio e due piccole entrate laterali tradiscono di molto il tesoro che contiene. Sulla pianta architettonica centrale vi si è molto discusso nel passare degli anni, c’è chi l’attribuisce al Bramante chi all’architetto Amedeo ma nulla è più verosimile di una loro collaborazione. Appena entrati noterete subito che la chiusa è quasi del tutto al femminile, infatti le quote rosa stravincono grazie ai fratelli Procaccini ( presenti anche nella pinacoteca Malaspina al castello visconteo) e altri pittori che hanno impresso su tela grandi temi del vecchio testamento come “Rebecca disseta il servo mandato da Abramo a chiederla in sposa per il figlio Isacco, Miriam intona il cantico per esprimere l’esultanza dopo il passaggio del mar Rosso, Debora ordina a Barak di affrontare in guerra il nemico e Rachele, davanti alla quale Giacobbe toglie la pietra del pozzo perché possa abbeverare il suo gregge”. Opere e colori messe i gran risalto dalla luce soffusa che dalla cupola ottagonale penetra la struttura. Lo stesso magico alone luminoso, svela marmi e stucchi di precisa fattura. Un elogio all’abbondanza, alla grazia e alla concomitanza di fatture e materiali differenti. Al centro dell’altare maggiore ecco la Madonna del Latte, protagonista di tutto il complesso e In ogni angolo vi è un angelo sorridente, perché questa chiesa non è dedicata al martirio ma, bensì, alla nascita, al nutrimento della terra e dell’umanità. Perdetevi cercando il vostro putto perché, son sicuro, sarà lì ad aspettarvi.

Giacomo Gallina

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Giacomo Gallina

  • Dieta

    Dieta

    Il cibo è una parte fondamentale della vita dell'essere umano, non solo come nutriente ma come il cibo che comprende…

    1 commento
  • Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali. (Immanuel Kant)

    Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali. (Immanuel Kant)

    Il vantaggio dell'assistenza domiciliare sta anche nel permettere all'anziano, non solo di poter mantenere le amicizie,…

    1 commento
  • QUANDO IL MENDICANTE OTTIENE

    QUANDO IL MENDICANTE OTTIENE

    Solo a metà del 1200 I francescani, coevi ai certosini e ai carmelitani, arrivano a Pavia dalla Francia meridionale…

    1 commento
  • L’eliocentrismo pavese

    L’eliocentrismo pavese

    Leonardo ne scrisse: «Di quel (ossia del cavallo) di Pavia, si lauda più il movimento che niuna altra cosa» e Petrarca:…

  • L'angelo bianco e l'angelo rosso

    L'angelo bianco e l'angelo rosso

    Pavia non aveva bisogno di un lazzaretto, perché Pavia nel 1350 era tutto un gran lazzaretto. Si con le carte possono…

  • Al Boteghùn

    Al Boteghùn

    Come ho già scritto, è molto difficile capire il confine labile tra storia e leggenda. Pavia non è certo immune da…

  • Nella Legenda o leggenda Aurea

    Nella Legenda o leggenda Aurea

    Le guide turistiche a Pavia escludono, necessariamente, alcune parti della città per preferirne altre e, quindi…

  • Tonfi Spessi E Lunghe Cantilene

    Tonfi Spessi E Lunghe Cantilene

    Esistono tante storie, leggende e documenti che possono testimoniarci la storia e l’importanza di Pavia ma non esistono…

  • Dal Finestrino

    Dal Finestrino

    In piazza della Vittoria non solo è presente la bellissima chiesa di Santa Maria Gualtieri ma forse uno dei palazzi più…

  • L'amor Pavese

    L'amor Pavese

    Questo post non verterà su un luogo di culto, bensì su una via titolata in un modo davvero insolito che ha rapito la…

Altre pagine consultate