Il terrore della Patrimoniale

Il terrore della Patrimoniale

Quanti sono gli italiani che temono una #patrimoniale?

Penso in tanti, allarmati dalle proiezioni di rapporto debito/PIL oltre il 160% e dalla necessità di trovare soluzioni per correggere l’indice al ribasso.

Quella ottimale sarebbe legata all’aumento del denominatore (il PIL), ma considerando la crescita asfittica da sempre dell’economia italiana, eviterei di prenderla in considerazione, almeno nel breve periodo.

Non resta a questo punto che far calare il numeratore, cosa che si può ottenere soltanto con una riduzione della spesa corrente (abbastanza improbabile viste le necessità di cassa post-Covid), oppure con un aumento della tassazione. Ed eccola qui, ritorna la patrimoniale......

Il terrore principale è il prelievo forzoso dai conti correnti, modello governo Amato ‘92. Fu all’epoca una tassazione del 6 per mille; oggi incassare circa 10 miliardi serve a poco. D’altra parte è molto complicato per un governo politico applicare una aliquota superiore (già è difficile da esercitare in ogni caso) a maggior ragione con il virus ancora in circolazione e le incognite economiche per la prossima stagione invernale.

Allora, poiché sinceramente facciamo fatica a venirne a capo e nessuno di noi ha la sfera di cristallo, forse è meglio ragionare e cercare di trovare soluzioni più efficienti per mettere al riparo i nostri risparmi.

Abbandoniamo idee più idonee a creare ulteriori problemi che altro (dal prelievo tramite assegno circolare o addirittura del contante per poi depositarlo in cassetta di sicurezza) e concentriamoci invece su quanto gli italiani pagano già di patrimoniale senza preoccuparsene più di tanto, “regalando” di fatto decine di migliaia di euro che potrebbero invece essere utilizzate in altro modo.

E qui torniamo ad un tema a me caro, quello delle successioni ereditarie.

Al di là degli aspetti fiscali, che sarebbero da sfruttare immediatamente in considerazione del fatto che in questo ambito l’Italia è attualmente un vero e proprio paradiso, vorrei porre l’attenzione su due problemi che riguardano tutte le famiglie e di cui in pochi sembrano capirne l’enorme rischio: la comunione ereditaria e il rimbalzo successorio.

La comunione ereditaria può diventare fonte di liti giudiziali tra eredi e soprattutto di notevoli costi per risolverla.

In mancanza di un testamento gli immobili di proprietà del defunto vengono divisi tra gli eredi, i quali si troveranno comproprietari con tutte le problematiche annesse. Tralasciando i casi relativi a famiglie allargate, con legittimari spesso non graditi, anche in una famiglia di tipo tradizionale possono sorgere conflitti e in ogni caso costi di transazione per la gestione del patrimonio condiviso.

Il rimbalzo successorio è un evento abbastanza comune e crea duplicazione di imposte (anche in caso di esenzione dalla tassa di successione, ogni volta che un immobile cade in successione bisogna pagare le imposte ipo - catastali). Il caso più emblematico è la morte di un coniuge con eredi il coniuge sopravvissuto e i figli: al momento della morte del coniuge rimasto, l’eredità ai figli è sottoposta ad una ulteriore tassazione.

Comunione ereditaria e rimbalzo successorio potrebbero essere superati con un semplice testamento o, se si vuole approfittare dell’attuale regime fiscale favorevole, attraverso una donazione in vita.

Questo è solo uno dei tanti esempi per dimostrare come spesso l’attenzione venga focalizzata su un unico aspetto (un’ipotetica futura patrimoniale), tralasciando invece l’efficientamento di un problema reale, molto più grave e impattante nella vita delle nostre famiglie.

Premesso che aborrisco l'idea della Patrimoniale (la quale peraltro già campeggia in forma occulta attraverso svariati balzelli fiscali di imposizione indiretta) ero e resto convinto che, purtroppo, prima o poi toccherà scegliere tra il minore dei mali per il nostro Paese. E che, in caso, una Patrimoniale progressiva sui contribuenti da minimo 100K/anno non sia esattamente l'Apocalisse eh. Ciao

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