IL TG1 PROMUOVE LA MEDICINA NATURALE A SCIENZA DI RITORNO: QUELLA DEL MEDIO EVO. A QUANDO IL ROSMARINO PRIDE IN TV?
Si sa, d’estate, anche i palinsesti della RAI vanno in vacanza.. Sostituirli con programmi novativi e di maggior appeal non è certamente semplice anzi richiede sempre un impegno non indifferente. Ma quando i giornalisti decidono di andare a braccetto con la concessionaria di pubblicità (o viceversa) tutto diventa più semplice. Quest’ultima garantisce lo sponsor, e la redazione confeziona su misura per lui il programma cultural -scientifico-redazionale .
E’ il caso dello Speciale TG1 andato in onda alle 23:50 di domenica scorsa e più volte promosso, a suon di spot , nel corso dell’intera giornata festiva al punto di sollecitare non solo il mio interesse professionale ma anche, ne sono certo, di migliaia di consumatori interessati alla medicina naturale, alla fitoterapia e agli integratori in genere.
L’Eurispes ne ha addirittura contati più di 13 milioni che hanno acquistato complessivamente 193 milioni di confezioni per 2,7 miliardi di fatturato. Ma non erano i numeri che ci interessavano bensì la qualità dell’inchiesta, un reale dibattito, le prove scientifiche delle affermazioni e soprattutto un contraddittorio realmente democratico.
Nulla di tutto questo. L’impostazione era quella di una inchiesta ma era a senso unico.
Come unico era lo sponsor ovvero il gigante del benessere Aboca con i suoi 1200 addetti e i suoi 170 milioni di fatturato sembrava fungere anche da garante scientifico per tutta la pletora di medici, erboristi, farmacisti e botanici intervistati nel corso di tutta la puntata. L’effetto era quello di una giostra “bucolica” dove i camici bianchi, convertiti improvvisamente ai rimedi della nonna, presentavano addirittura in diretta i loro pazienti “miracolati “ (vedi la signora Silvia Beghi guarita dall’artrite) senza risparmiarci il messaggio “evangelico” delle “3 noci al giorno che levano il medico di torno e riducono il grasso addominale “ mentre gli erboristi nelle loro campagne verdi e “terapeutiche “ non facevano altro che destreggiarsi con ramoscelli di timo, salvia e rosmarino. Si è parlato di tutto lo scibile del mondo vegetale, dalle piante cardiotoniche ai composti antitumorali senza dimenticare la solita curcuma, lo zenzero e gli effetti anticolesterolomizzante del riso rosso fermentato assunto a statina naturale. Naturalmente nessuna voce contraria è stata interpellata e nessun scienziato che abbia potuto ,come fa il Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) di Piero Angela chiedere prova di tutte le affermazioni fatte .Si è fatto però di peggio. Per completare l’indagine a senso unico si è perfino scomodato Papa Francesco e il teologo Vito Mancuso il quale senza pudore alcuno ha affermato che la richiesta di medicine naturali altro non è che una domanda nuova di religione. Insomma una aureola di santità ha pervaso l’intero speciale del TG1 e ha cancellato ogni forma critica. Qualche timido accenno c’è stato ma nessuna voce contraria si è alzata. Lo facciamo noi ora con garbo sottolineando che la medicina naturale non esiste ,esiste solo business i cui dati economici sopra riportati ne sono la conferma. Attendiamo però speranzosi che qualcuno ci dimostri il contrario. Alla RAI chiediamo invece di rispettare il ruolo di pubblico servizio e di garante di tutte le opinioni.
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Giuseppe Patat
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