Il Viaggio della Trasformazione nel Coaching: Scardinare Convinzioni Limitanti e Creare Nuove Strade di Cambiamento

Il Viaggio della Trasformazione nel Coaching: Scardinare Convinzioni Limitanti e Creare Nuove Strade di Cambiamento

Nel mondo del coaching, la trasformazione personale è molto più di un semplice obiettivo: è un percorso vissuto, un viaggio profondo e complesso che richiede impegno, apertura e consapevolezza. Suzanne Pilch ed Ed Tyrrell, con anni di esperienza come executive coach, hanno accompagnato migliaia di persone in questo processo, osservando da vicino i meccanismi di cambiamento e le resistenze che emergono lungo la strada. Il flusso di cambiamento che hanno sviluppato rappresenta una sintesi del loro lavoro pratico e rivela il dietro le quinte di un vero cambiamento comportamentale.


Coaching Trasformativo by Horizon Coaching & MPEC

1. Il Bisogno di Cambiamento: il Punto di Partenza

Il viaggio inizia sempre da un bisogno, che sia personale o professionale. Non si tratta di un desiderio vago, ma di un’urgenza reale che spesso nasce da un senso di blocco o di stallo. È il momento in cui la persona riconosce la necessità di evolversi, di andare oltre i limiti percepiti, di superare un senso di frustrazione o impotenza che ha iniziato a rallentarla.

Questa fase è cruciale, perché senza un bisogno sentito e definito, ogni tentativo di cambiamento rischia di perdersi nella superficie. Lavorare su una trasformazione profonda richiede infatti che la persona sia coinvolta attivamente, pronta a esplorare sé stessa e i propri limiti.

2. Cambiare lo Stato Emotivo: un Salto di Consapevolezza

Una volta che il bisogno è chiaro, il primo passo verso la trasformazione è il cambiamento dello stato emotivo. Si tratta di una fase delicata, in cui emergono emozioni che spesso non erano state completamente riconosciute. L’obiettivo è quello di portare la persona a una nuova consapevolezza, attraverso cui può osservare sé stessa con una prospettiva diversa, lontana da giudizi limitanti.

Qui entrano in gioco le tecniche di "debiasing" e il lavoro sull’intelligenza emotiva, due strumenti fondamentali per scardinare le credenze limitanti che ci portiamo dietro. Spesso, i blocchi che ci impediscono di progredire non derivano da una reale mancanza di capacità o conoscenza, ma da convinzioni limitanti che ci siamo costruiti nel tempo. “Non sono capace”, “non sono abbastanza bravo”, “non ce la farò mai” sono solo alcune delle frasi che si radicano nella nostra mente, influenzando profondamente il modo in cui affrontiamo la realtà.

3. La Sfida delle Credenze Limitanti: Un Lavoro Profondo

A questo punto, una delle scoperte più potenti del coaching entra in gioco: il blocco non deriva da una semplice mancanza di informazione, ma da un sistema di credenze limitanti, spesso inconsce, che plasmano le nostre scelte e le nostre azioni. Per superare queste convinzioni, la consapevolezza non basta. È necessario andare più a fondo, lavorando attivamente per creare "neurostrade" alternative, nuovi percorsi di pensiero e azione che possano sostituire quelli limitanti.

Questo lavoro non è sempre facile: resistenze e dubbi possono riemergere con forza. È una sfida, un confronto con le proprie paure e le proprie zone d’ombra. Ma proprio in questo momento critico si cela la possibilità di una trasformazione reale, un cambio di mentalità che porta a nuove scelte e nuovi comportamenti.

4. Il Cambiamento Comportamentale: Dalle Decisioni alle Abitudini

Una volta che le vecchie convinzioni sono state messe in discussione e sono stati stabiliti nuovi percorsi, il passo successivo è trasformare la consapevolezza in azione. È qui che il coaching diventa estremamente concreto: si lavora per compiere decisioni pratiche, che portino a un vero e proprio cambiamento comportamentale. Tuttavia, il cambiamento reale non si manifesta in una singola scelta; è necessario ripetere queste decisioni, finché non si trasformano in abitudini radicate.

Questa fase è essenziale, perché le abitudini sono ciò che ci consente di mantenere il cambiamento nel lungo termine. Attraverso la ripetizione e l’impegno, le nuove azioni sostituiscono i vecchi schemi, creando un nuovo equilibrio.


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5. Le Tre Vie del Cambiamento: Iniziare, Riequilibrare o Cambiare Direzione

Alla fine di questo processo, la persona si trova di fronte a tre opzioni. La prima, rara ma non impossibile, è quella di iniziare completamente da zero, ricostruendo sé stessa su nuove basi. La seconda, più comune, consiste nel trovare un nuovo equilibrio, una stabilità che permetta di integrare il cambiamento senza stravolgere completamente la propria vita. Infine, la terza opzione, forse la più frequente, è quella del "stop e switch": un cambio deciso di direzione, in cui si lasciano andare vecchi schemi per abbracciare un nuovo percorso.

E Quindi..? E Un Percorso di Scoperta e Rinascita

Questo flusso rappresenta un distillato di migliaia di ore di lavoro pratico, un percorso che Suzanne Pilch ed Ed Tyrrell hanno vissuto con i loro clienti, accompagnandoli nelle scoperte, nei momenti di difficoltà e nelle rinascite. È un viaggio che richiede coraggio, ma che offre in cambio la possibilità di trasformare la propria vita.

E voi? Avete mai sentito il bisogno di cambiare, di superare un blocco, di abbandonare vecchie convinzioni limitanti? Cosa vi ha aiutato, o cosa vi ha frenato? Il cambiamento non è mai semplice, ma è alla portata di tutti. Condividete i vostri pensieri e le vostre esperienze: la vostra storia potrebbe ispirare qualcun altro nel proprio percorso di crescita.

Parla con Suzanne e Ed:

spilch@mpec.it

etyrrell@mpec.it

Patrizia Menna

Managing Director’s Assistant & HR Professional presso Continental

2 mesi

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Suzanne Pilch

𝗠𝗣𝗘𝗖 𝗣𝗮𝗿𝘁𝗻𝗲𝗿 | 𝗜𝗖𝗙 𝗖𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗲𝗱 𝗕𝘂𝘀𝗶𝗻𝗲𝘀𝘀 & 𝗟𝗶𝗳𝗲 𝗖𝗼𝗮𝗰𝗵 | 𝗖𝗼𝗺𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻 𝗘𝘅𝗽𝗲𝗿𝘁

2 mesi

Ivano Locatelli , Stefano Vinci - è nato grazie al incontro con Voi! GRAZIE!!!

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