Iniziata l'era della Repubblica Presidenziale (de facto)

Iniziata l'era della Repubblica Presidenziale (de facto)

Dopo l'inguardabile teatrino della "politica delle poltrone" dei rappresentanti votati dal popolo, Mattarella ha giustamente posto fine a questo scempio civico, istituzionalizzando la soluzione, individuando in Draghi il protagonista e suo successore perfetto.

Infatti, contrariamente a quello che si pensa, Draghi agirà da subito nelle vesti di Presidente della Repubblica incaricato, con il ruolo pro-tempore di Presidente del Consiglio fino al termine del semestre bianco di Mattarella, secondo questa agenda:

- sistemare e redigere un credibile Recovery Plan per ottenere i finanziamenti EU utili al rilancio del paese. Non le noccioline a pioggia dell'attuale versione

- agire per riportare la pace sociale nel paese con interventi eccezionali di carattere economico e sanitario

- essere pronto alla sua elezione effettiva quale 13° Presidente della Repubblica.

Una agenda che troverà l'accordo di tutti i partiti, in quanto alla sua ascesa alla Presidenza della Repubblica e conseguente caduta di fatto del suo Governo in carica, lui stesso scioglierà le camere e indirà le elezioni anticipate da tutti auspicate.

Il segnale che questo sarà lo scenario futuro, appare evidente dalle prime mosse di tutte le forze politiche alla notizia dell'incarico conferito a Draghi.

Di fatto sono già entrate in modalità "campagna elettorale", coscienti che dopo il pessimo esempio mostrato nel gestire le emergenze di questi tempi, volenti o nolenti, in questo anno Presidenziale, dovranno fare solo da spettatori.

Una fase di "purgatorio politico" nella quale avranno il tempo di prepararsi al meglio per tornare protagonisti, comunque sotto l'attenta guida del 13° Presidente della Repubblica Mario Draghi.

Ci auguriamo questa sia una storia a lieto fine che aiuti il paese ad uscire dall'impasse attuale, ma anche lo spunto (e l'evidenza) su cui bisogna riflettere a fondo, per valutare future riforme che modernizzino veramente il modello politico Italiano, senza rimanere ancorati al dogma "le regole attuali non vanno cambiate".

Non si poteva più andare avanti in quel modo. Erano tutti in lotta per la poltrona mentre il paese affondava. Tutti a casa o a lavorare nei campi.

Daniel Rueda H

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3 anni

Niente draghi ne brontosauri politici ed economici. Elezioni.

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