Inseminazione demenziale: il personaggio Lennard McLeod
” Lennard McLeod ha ventotto anni e una vista limitata a due millimetri da un palmo di naso. E’ per questo che mamma e papà gli regalarono un bastone, un cane da riporto e la versione Braille di D & D. Spese inutili: avrebbero potuto prenotargli una visita oculistica e risparmiare anche cinquanta dollari. Lennard McLeod non aveva affatto bisogno di leggere le carte attraverso i polpastrelli, ma di quei vetri infrangibili appollaiati sul naso erroneamente definiti occhiali. La supposta cecità infantile aveva arrecato danni non solo a lui, ma anche al suo guardaroba costellato di Pail multicolore e di colbacchi in pelliccia lasciatigli in eredità da suo pro zio Vladimir. Se al tempo del cane da riporto questo era scusabile, oggi non lo è più. «Ora che ho riacquiftato la vifta ho uno ftile inappuntabile», dice. Ma quello che per lui è equivalso al salto di qualità, è nella realtà coinciso con la discesa negli inferi del Prêt-à-porter da cesta in vimini con tutto in saldo a un dollaro. Bretelle, calzini bianchi e jeans a sigaretta poco sopra la caviglia sono i punti cardine di quella discutibile estetica che l’ha reso un infallibile donna repellente. Nonostante ciò, Lennard McLeod ha ventotto anni e nella sua vita ha cambiato donna ogni tre giorni. Charlize Theron, Geri Halliwell e Carmen Electra sono solo alcuni tra i nomi illustri infilatisi sotto il letto per ripararsi dall’invidia di Pamela Anderson, Maria Kanellis e Cindy Crawford. Queste, loro malgrado, finite a turno nell’armadio pur di non essere scoperte da sua madre. Trecentoquarantaquattro paginoni centrali di Playboy, ecco il segreto. Non un contatto che uno con una ragazza, ma un’invidiabile raccolta di pose succinte in bikini. Questo fino alla scoperta delle chat room, il capitolo uno della sua rivoluzione sessuale. In poco tempo è diventato una leggenda delle emoticon, uno stallone capace di rendere John Holmes un pischello affetto da eiaculatio precox. Un benefattore dell’amplesso per le centinaia di Alanis, Paulina e Christine che nascondono una carta d’identità da Alan, Paul e Christian. “
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