#Insights 185 - C'è un tempo per ogni cosa
Spesso ci ostiniamo a sovraccaricare il nostro tempo di attività da svolgere contemporaneamente. La tendenza al multitasking ci dà l'illusione di portare a termine i nostri impegni, tuttavia spesso si traduce in una notevole dispersione di energia, che inevitabilmente ci rende meno efficienti e produttivi. Gestire in modo separato le attività quotidiane, dedicando un tempo per ogni cosa, ci aiuta a semplificare il nostro approccio e a riscoprire il valore delle nostre azioni...."Non si possono gestire troppe cose insieme: come le zucche nell'acqua una sale a galla mentre tu stai cercando di tenere sott'acqua l'altra." Proverbio cinese
In quali condizioni tendi maggiormente a sovrapporre più attività da concludere?
Quali sono invece le condizioni per te maggiormente favorevoli per dedicarti con concentrazione ad una attività alla volta e chiuderla con efficacia?
Cosa hai necessità di fare per trasferire queste condizioni a tutte le situazioni e ottimizzare così il tuo tempo e le tue energie?
Executive e Business Coach per Imprenditori e Manager.
9 anniLa tendenza al multitasking ci disimpegna rispetto alla responsabilità sul risultato. La concentrazione e l'energia richiesta dal fare tante cose contemporaneamente ci assorbe totalmente, non lascia spazio a nulla di diverso dall'operatività, tanto che qualunque sarà il risultato potremo dire: cosa potevo fare più di così? ho dato il massimo! e ci sentiamo assolti da ogni possibile colpa per obiettivi non raggiunti. Il risultato non dipende solo dal fare. Se si fanno tante cose insieme non si ottengono tanti risultati nel tempo necessario per uno solo, ma tanti risultati scadenti o qualche disastro. Il fare inteso come sequenza di azioni, come esecuzione di procedura tecnica, può apparire poco efficiente nei momenti in cui, per ragioni tecniche, è richiesta una sosta, procedere lentamente, verificare quanto fatto. Non siamo più efficienti se riempiamo questi momenti facendo anche altre cose. La qualità dei risultati dipende dal pensare a fondo a ciò che si sta facendo, dal misurare, dal controllare, dall'osservazione critica, dall'ideare in corso d'opera miglioramenti di metodo e di prodotto finale. Tutto questo è possibile proprio nei momenti di minore operatività, o in apposite pause di riflessione, durante le quali si ferma la costruzione fisica del risultato per dare spazio e tempo a tanti altri fattori indispensabili per realizzare risultati di qualità.