[INTELLIGENZA ARTIFICIALE][RISCHI DERIVANTI DA ECCESSO DI FIDUCIA][PARTE I]
Riporto un paio di interventi pubblicati in un gruppo Telegram finalizzato alla promozione e sviluppo di un progetto associativo dedicato alle Deep Tech (https://t.me/joinchat/LDSeChcfYHV96E7mw8-urg).
Molto spesso mi capita di leggere ed ascoltare soggetti che si professano Guru dell’AI. Stranamente quasi tutti (soprattutto quelli che non hanno formazione ingegneristica) manifestano un eccesso di fiducia sulle potenzialità delle tecnologie AI based.
In particolar modo riferiscono che i nuovi algoritmi denominati Deep Learning siano in grado di risolvere tre diverse classi di problemi come se, in mancanza, non fosse possibile affrontarli con tecniche tradizionali:
CLASSE 1 - Automatizzazione della classificazione e il riconoscimento di grandi moli di dati;
CLASSE 2 - Identificazione di strutture nascoste nei dati;
CLASSE 3 - Gestione di giochi in cui c’è una competizione tra i premi a breve termine e quello a lungo termine.
Secondo i Guru dell’AI ciascuna di queste classi di problemi avrebbe la sua soluzione nel Deep Learning:
CLASSE 1 - supervisionato;
CLASSE 2 - non supervisionato;
CLASSE 3 - apprendimento per rinforzo.
In realtà ciò è manifestazione di un eccesso di fiducia indotto dall'euforia diffusa dai big che offrono funzioni AI aaS (as a Service).
Molti problemi rientrati nelle classi elencate, sono infatti risolvibili con maggior affidabilità e senza scomodare le tecnologie AI based, ricorrendo ad un buon tecnico con profonde conoscenze in sistemi elettronici, elaborazione dei dati, elaborazione dei segnali, teoria dei sistemi, ricerca operativa e controlli automatici.
Ovviamente per discernere le linee di confine in cui conviene utilizzare le soluzioni AI based è necessario essere esperti (ossia avere una visone a 360°) in tutti i vari ambiti coinvolti nel processo decisionale. Requisito perseguibile solo se si è organizzati in team con competenze eterogenee ovvero se si ha una formazione da System Integrator con conoscenze e competenze in tecnologie AI based.
Nel prossimo articolo mostrerò un esempio di come il ricorso all’AI comporti una scelta tecnologica meno performante di quella individuabile con approcci tradizionali.
Ovviamente al lettore interessato sorgerà spontanea la seguente domanda: a chi mi devo rivolgere?
In effetti è difficilissimo trovare singoli con competenze eclettiche ed in grado di decidere in modo razionale quale soluzione tecnologica adottare al caso. Come accennato vi è la figura professionale dell'Ingegnere System Integrator che più si avvicinerebbe a questo profilo. D'altra parte proprio a tutela del cliente finale gli Ordini degli Ingegneri si stanno muovendo per evitare che il cliente/cittadino cada nelle mani di soggetti che per varie ragioni non possono garantire una visione a 360° e quindi scelte ottimali negli interessi del cliente. Il legislatore infatti da qualche anno (limitatamente agli appalti pubblici) ha inserito nell'ambito delle prestazioni professionali erogabili solo da ingegneri iscritti nell'albo quelle inerenti il terzo settore dell'ingegneria (il primo settore è quello edile, il secondo è quello industriale, il terzo settore riguarda l'ingegneria elettronica e informatica) in cui rientrerebbero le prestazioni avente come oggetto gli argomenti qui discussi. Parallelamente sono state normate anche le società di ingegneria (obbligate ad iscriversi nell'albo degli ingegneri - sezione società di ingegneria) che potranno dotarsi di figure professionali (anche non ingegneri) per affrontare al meglio e negli interessi del cliente problematiche complesse come quelle in discussione.
Per il momento mi fermo qui per proseguire il discorso nella seconda parte dell'articolo.
Buona lettura
Panfilo Marinucci
planb
5 annima.. rischi derivanti dal credere a religioni basate sulle favole?