Interattività nell’e-learning: come coinvolgere nel modo giusto
Rielaborare contenuti e-learning per renderli più coinvolgenti, accattivanti e piacevoli da seguire è una delle grandi sfide di ogni Instructional Designer. La strategia più sfruttata è quella di proporre azioni che l’utente dovrà compiere (click, trascinamento di elementi, digitazione di parole o testi) per interagire con il contenuto proposto.
Se è vero che l’inserimento di elementi interattivi quali hotspot, drag&drop, flashcard, aumenta di molto l’attenzione dei discenti nei confronti del contenuto didattico, dall’altro lato è necessario dosare questi elementi con parsimonia. In altre parole, gli elementi interattivi dovrebbero portare valore aggiunto e non rappresentare un ostacolo alla fruizione del corso.
In questo articolo la nostra Instructional Designer Sonia Madini ci parla proprio di interattività e di come dosarla sapientemente durante un percorso didattico.
Dove inserire l’interattività?
La prima regola da seguire è inserire le interazioni in punti strategici del percorso formativo, in modo da apportare efficacia nell’assimilazione del contenuto. Tutti quei click conditi da vistose animazioni che l’utente deve svolgere ma che sono fini a se stessi, senza un significato formativo importante, finiscono per annoiare molto presto il nostro studente.
Le interazioni non efficaci inoltre portano ad un dispendio considerevole di risorse per lo sviluppo, senza apportare i benefici sperati.
Una volta deciso in quali punti inserire le nostre interazioni, domandiamoci se l’azione che l’utente dovrà compiere risponde ad uno specifico obiettivo, ad esempio:
Se nessuna di queste domande ha una risposta affermativa vale la pena ripensare la progettazione e valutare altre opzioni percorribili.
Come creare le interazioni?
Per sviluppare i moduli formativi e-learning si utilizzano software specifici, oggi alla portata di tutti in termini di usabilità. Per le interazioni più “standard” (quiz, drag&drop, hotspot, flashcard, …) la maggior parte degli strumenti di authoring mette a disposizione template preimpostati, in cui è necessario inserire solamente il contenuto didattico (testi, immagini, video). L’effort per questo tipo di interazioni è relativamente basso e consente di aggiungere facilmente quel tocco in più a moduli formativi che risulterebbero statici e poco coinvolgenti. Qui sotto vi riporto un esempio di interazione drag&drop in cui l’utente può trascinare la parola di interesse all’interno dell’immagine dello smartphone per leggere la sua definizione:
Nel caso di un template di questo tipo allo sviluppatore del corso basterà modificare i testi nei riquadri e le relative definizioni testuali, senza dover agire sul funzionamento dell’interazione.
I template preconfigurati messi a disposizione possono risultare alla lunga “stretti”, visto il grado di personalizzazione molto basso. Se per il nostro corso necessitiamo di un’interazione particolare e customizzata, questa andrà sviluppata da personale formato all’utilizzo del software, che sappia sfruttarne appieno le potenzialità.
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L’interazione è intuitiva?
Immaginiamo ora che il nostro contenuto interattivo sia pronto, rimane da verificare se l’azione che il discente dovrà compiere risulta semplice e intuitiva.
Segnalare chiaramente l’interattività di un contenuto è sempre consigliabile. Vi sono diversi metodi che possono servire allo scopo e che possono essere utilizzati anche in combinazione fra loro:
Una volta scelta la modalità più congeniale è importante mantenerla coerente per tutta la durata del modulo formativo, aiutando così l’utente nella navigazione del contenuto. Nell’esempio riportato vediamo l’icona di un cursore con la dicitura “Fai click per saperne di più!”: questo stesso elemento andrà inserito in ogni slide che presenti un’interazione.
Da un grande potere…
Abbiamo visto come le interazioni possano valorizzare i contenuti didattici se dosate con attenzione e posizionate dove davvero contribuiscono a rendere la learning experience efficace. Sono quindi uno strumento molto potente se usato con competenza e consapevolezza, ponendo attenzione anche al contesto grafico in cui sono inserite per rendere il percorso formativo lineare e piacevole da seguire.
Come diceva la zia May a Spiderman “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, nel nostro caso potremmo affermare che dalla potenza delle interazioni si può generare un apprendimento d’impatto oppure un grande caos.
Con parsimonia e qualche piccolo accorgimento possiamo coinvolgere e divertire i nostri studenti, attrarli nella nostra rete e fargli vivere un’esperienza formativa di qualità, proattiva e super! Sei d’accordo?
Sonia Madini | Instructional Designer | Different Web
(💡siamo i creatori di Hippocrates!)