Iper-mercati e omni-canalità (vera)
Omnicanalità.
Un termine oggi presente sulla bocca di ogni retailer ma che raramente vede un'applicazione efficace sul punto vendita. Confrontandomi con diversi professionisti del settore, sembra che una delle cause di questa "timidezza" nel trovare un'efficace applicazione dell'omnicanalità sia il timore di creare soluzioni in-store visivamente complicate o con un'immagine troppo sofisticata e distonica rispetto a quella del punto vendita. A questo si aggiunge la mancanza di esempi chiari da seguire e un'innata diffidenza che il retailer nazionale ha ancora verso l'utilizzo di strumenti digitali sul punto vendita fisico.
Quest'ultimo è un punto di vista condivisibile poichè - soprattutto per le insegne food della nostra GDO - molto spesso l' "allestimento" digitale del punto vendita viene identificato con i fallimentari esperimenti di digital signage del passato, che consistevano per lo più in un solitario schermo LCD, appeso a grande altezza che poco o nessun impatto ha avuto sull'attenzione del cliente.
Grazie alla sempre interessante, arguta e puntuale newsletter del venerdì di Gianluca Diegoli - che consiglio vivamente di leggere e sottoscrivere - ho finalmente visto un bell'esempio di un retailer "classico" che ha interpretato e applicato l'omnicanalità ai suoi ipermercati (sì proprio iper-mercati), senza stravolgerne il tono e l'ambientazione.
Il risultato "phygital" mi ha particolarmente colpito perchè ha unito la semplicità minimale del visual design del classico ipermercato che tutti conosciamo ai diversi touchpoint digitali, interattivi e non.
Per comodità di lettura ho estrapolato e fatto qualche annotazione su alcune immagini della pic gallery del sito istituzionale di Walmart.
Per un maggiore approfondimento vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Walmart dove potete trovare il portfolio media con immagini e video.
Se sei un retailer e ti è venuta voglia di provare a seguire *davvero* questa strada parliamone!