La Big Change Revolution del Digital: bisogna cambiare mentalità
L'evoluzione fulminea ed irrefrenabile del Digital Business porterà cambiamenti rivoluzionari al nostro modo di vivere: su questo non ho dubbi. Se non lo pensassi, non sarei diventato socio di Intesys, e neppure avrei accettato la sfida di assumere il ruolo di Director dell'area Digital Marketing.
La Big Change Revolution arriverà, per molti è già arrivata. Sarà una rivoluzione silenziosa: la vivremo, mutando la nostra quotidianità senza nemmeno rendercene conto.
Ma il nocciolo della questione è un altro: le nostre aziende sono pronte?
Il mercato del Digital Business è terribile: giustamente non perdona.
Le aziende devono ripensare drammaticamente il proprio modo di rispondere al cambiamento. Ripensare significa abbandonare il conosciuto, mettersi in gioco, esercitare autocritica, rivedere il proprio modello di business, la propria organizzazione.
Entro il 2017 - secondo le previsioni di Gartner ("Predicts 2015: Digital Business Will Drive a Big Change Revolution") - il 70% dei modelli di Digital Business di successo si baseranno su processi deliberatamente instabili, disegnati appositamente per cambiare, al mutare delle esigenze espresse dai clienti.
Entro il 2018, il 50% delle imprese affronteranno le novità, sfideranno lo status quo e si ingegneranno per superare la Big Change Revolution.
Gartner dice: "Digital business success will require enterprises to take bold actions, innovate their business models and change the way their organizations function".
Praticamente significa ricostruire tutto a partire dalle fondamenta.
L'essere umano e le aziende - che di esseri umani sono composte - sono naturalmente conservatori. Riusciranno ad avere le energie ed il coraggio per superare le proprie resistenze innate e rigenerarsi dalle fondamenta?
Me lo chiedo spesso, e me lo chiedo prima di tutto da imprenditore: noi di Intesys, che dell'innovazione e dell'apertura mentale facciamo la nostra bandiera da vent'anni, riusciremo a tenere fede al nostro credo? Oppure, senza neppure rendercene conto, ci appiattiremo su prassi sclerotizzate ma sicure, conosciute?
"Success in this transition will require leaders to loosen control, embrace failure and encourage experimentation and learning - and employees to become comfortable dealing with constant change (Gartner)".
Servono processi di business agili, adattabili alle esigenze del mercato.
Servono strategie disegnate per fronteggiare le incertezze determinate da grandi cambiamenti.
Servono maggiori competenze e consapevolezza nel controllo dei processi.
Ma ciò che più mi affascina, è che serve un cambio di mentalità. Il cambiamento deve partire prima di tutto all'interno della testa delle persone: dei "leaders" come degli "employees". Cruciale sarà la loro abilità di interfacciarsi con il nuovo, lo sconosciuto, il volatile. Provare nuove strade, affrontare schemi ignoti, uscire dalla routine, incorrere nell'errore - e saperlo superare - per poter crescere.
Probabilmente è questa la sfida maggiore. Per vincerla servono persone autonome, non automi.
E le persone vanno allenate all'autonomia, alla flessibilità, alla capacità di prendersi la propria responsabilità. Compito dei leader sarà quindi investire nei singoli e nella loro crescita perché, in uno scenario come quello che si prefigura, sarà di persone consapevoli che avremo incredibilmente bisogno.
Il team Digital Marketing è probabilmente quello che - in Intesys - ha subito negli anni i maggiori stravolgimenti. Sono persone che, insieme a me, li hanno sofferti e superati. Ogni volta con maggiore consapevolezza di noi, dei nostri limiti e dei nostri mezzi. Ciò che insieme abbiamo imparato è che il cambiamento non è la congiuntura, ma la situazione di normalità. Non bisogna soffrirlo ed attendere che passi, ma cavalcarlo ed intravvederne le molteplici opportunità. Noi stiamo imparando a farlo, per prove ed errori. Ma con grande coerenza.
Perché questo è solo l'inizio...
Articolo scritto per journal.intesys.it
PESATURA INDUSTRIALE | commerciale GSP srl
9 annimi piace e condivido questo pensiero: ...." le persone vanno allenate all'autonomia, alla flessibilità, alla capacità di prendersi la propria responsabilità. Compito dei leader sarà quindi investire nei singoli e nella loro crescita perché, in uno scenario come quello che si prefigura, sarà di persone consapevoli che avremo incredibilmente bisogno".....
Sales Director Tenax Group I Managing Director at Tenax Eurasia
9 anniDirei che le piccole medie aziende italiane sono 《pronte》......condivido alla grande la tua visione! Potremo iniziare ad allenarci nella quotidianità....pensando positivo....e cercando di trovare diverse opportunità.
Sales Account Manager
9 anniCiao Alessandro, ti rispondo io con una regola che ha sempre guidato lo sviluppo dell'essere umano. Nella crisi nascono le opportunità. La scelta è tra due modi di vivere: in un continuo stato mentale di "crisi" proponendo a noi stessi nuove sfide; oppure crogiolarsi sui successi e ancor peggio giustificare che il quotidiano ci ruba il tempo per pensare ad altro. Una risposta semplice dalla quale costruire un sistema dinamico sta propio nelle radici dell' IT che oggi deve diventare bimodale per consolidare ed essere in sinergia con le nuove strategie delle aziende. Ibrido, con la nuvola che parte dall'azienda e ha le appendici nel cloud service di altri. Veloce nell' assecondare e modificare i modelli cambiando velocemente le UX e integrandole di nuovi servizi. Altrimenti sarà inevitabile trovarsi al fianco ed essere superati da chi non poteva scegliere, la crisi non l' ha cercata. E' stata la loro ombra dall' inizio del viaggio e ma hanno trovato il modo di superarla. Qui mi verrebbe da fare un rimando a Peter Pan ... I colossi del cloud lo hanno dimostrato. Oggi il Business è "Drive Technology".