La Casa dei Ricordi

La Casa dei Ricordi

Domani saranno trascorsi esattamente 3 anni da quel 14 settembre che ha rappresentato l’ultimo giorno di lavoro per me e per altri 349 colleghi all’interno della banca locale di Ferrara.

Dei quasi 26 anni passati all’interno di quella realtà sono rimasti tanti oggetti tangibili (la maglia in fotografia è la testimonianza di una vacanza legata a un evento calcistico in Sardegna nel lontano 2006), ma soprattutto una miriade di ricordi piacevoli con riferimento soprattutto alle tante persone incontrate e conosciute durante l’intero arco di tempo.

Tutto iniziò a dicembre 1991 e non dimentico le attese lungo il freddo scalone di Palazzo Crema assieme ad altri neoassunti, aspettando il nostro bravissimo formatore nonché collega Antonio, il cui unico “neo” (ma in quanto tale, un’imperfezione che diventa un “pregio”) era la mancanza di puntualità allo stato cronico.

Nei vari ruoli assunti successivamente non posso dimenticare i 4 anni vissuti nella filiale di Bondeno; avevo poco più di vent’anni, un gruppo di colleghi giovani quanto me, un’amicizia cresciuta insieme alla attività lavorativa giornaliera: il meglio che si possa chiedere dalla vita.

Ricordo di questi anni le persone scomparse troppo presto: il direttore Marino, il mio maestro dell’operatività di cassa nonché mio coach della squadra di basket della banca Silvio, la collega Paola. Sono solo 3 nomi rispetto ai tanti che se ne sono andati in silenzio in una sorte di maledizione che ha colpito negli ultimi anni amici ancora giovani e pieni di vita che lavoravano in Carife.

Poi la pausa altamente formativa del servizio civile in Croce Rossa a Reggio Emilia, la laurea in Economia a Bologna, 5 anni di attività nella Sede di Rovigo, l’approdo negli uffici centrali della Sede di Ferrara e la responsabilità di vari uffici dell’Area Finanza fino alla sofferta decisione di abbandonare la nave.

Nel frattempo ho pure conosciuto la mia attuale compagna Francesca, nonché madre dei miei 2 figli, in una vacanza aziendale in Sicilia.

Insomma, tanti sono i motivi per essere ancora legato ad una realtà che purtroppo non esiste più. 

Ho sempre amato la banca, mio padre era bancario, ora io sono libero professionista ma lavoro comunque col mandato di una banca, il primo gruppo in Europa per dimensioni. La mia uscita da #Carife non derivava dall’avversione (peraltro legittima) che ha interessato altri colleghi per un mondo in cui non si riconoscevano più. Me ne sono andato semplicemente perché volevo essere padrone del mio futuro e non permettere ad altri (che tra l’altro non erano a conoscenza delle mie attitudini) di decidere alle mie spalle.

È stata una scelta giusta o sbagliata?

Il tempo darà il proprio responso.... a sentire mia madre è stato un passo azzardato, “come si fa ad abbandonare un porto comunque sicuro quando si hanno 2 bambini piccoli?”, ma si sa che spesso i genitori, vuoi anche per un discorso anagrafico, sono persone “negative” per le scelte di vita dei figli; il cambiamento è per loro un evento rischioso in termini di avversità, non di possibilità di crescita. Tutto ciò è comunque condivisibile in quanto tale atteggiamento è unicamente legato ad una protezione dei propri “bambini”, che, nonostante l’età più che matura, credono ancora non in grado di prendere decisioni responsabili.

Per me è invece iniziato “Un Giorno Nuovo”, lo slogan che ho adottato da subito, rubandolo a una magnifica canzone di Claudio Baglioni, un nuovo modo di concepire il lavoro, che sto costruendo a piccoli passi con tanto impegno e soprattutto passione.

Si perché, come disse Bernard Shaw, “L’uomo è arrivato quando fa per mestiere quel che farebbe gratis” e, finalmente, dopo anni di aridi colloqui con la Vigilanza Bancaria, sto effettivamente svolgendo ciò che più mi piace e arricchisce umanamente e professionalmente.

Tre anni fa ho spento per l’ultimo volta il Pc in Corso Giovecca 108 e ho abbandonato definitivamente quella “casa” che portava ancora la denominazione #Carife nella propria ragione sociale.

Oggi quella “casa” ha cambiato proprietario, ma molti “inquilini” sono rimasti, così come sono rimasti nel mio cuore...... spero che qualcosa del mio passaggio sia rimasto anche nel loro.....

Enrico Corazza

Personal Financial Advisor

4 anni

Penso di condividere con Cristiano soprattutto l'aspetto del Un Giorno Nuovo. Dopo una prima fase lavorativa di un tipo ci si confronta oggi con una seconda fase ancora più stimolante. Un caro saluto.

Cristiano, visto che hai citato Baglioni mi viene spontaneo associarti a Capitani Coraggiosi; la professionalità ti ha dato la forza di fare l’importante passo. Fa veramente tanto piacere sapere di colleghi che possono esprimere al meglio le proprie competenze. La maglia che hai fotografato non è solo un ricordo sportivo ma un simbolo che virtualmente si indossava ogni giorno.....

Gianluca Lazzarotto

LIBERO PROFESSIONISTA

4 anni

quando le storie sono pulite e i sentimenti sono nobili i ricordi rendono l'uomo ricco

ROSSANA CASULA

Direttore Filiale di Ferrara Banca Centro Emilia Educatore Finanziario -

4 anni

Emozionante....la storia di Cristiano simile a quella di molti di noi che hanno deciso di voltare pagina...senza rinnegare il lavoro svolto in Carife che ha dato tanto ai dipendenti e non solo...orgogliosa dj essere stata in Carife per oltre metà della mia vita.

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