La Cura del Dettaglio perché "E'​ la Somma che fa il Totale"​ (cit.)

La Cura del Dettaglio perché "E' la Somma che fa il Totale" (cit.)

Tutte le volte che si prepara un servizio, grande o piccolo che sia, la fase preparatoria non solo è estremamente importante per non scordare nulla ma serve anche ad ottimizzare e presentare al meglio il proprio lavoro. Già, perché forse alle volte non si medita sul fatto che, ogni persona, azienda o agenzia che svolge una prestazione, viene soppesata sì per i risultati ma anche (ed in questo lavoro molto) per come si conduce la propria attività.

Da quando lavoro come Fotografo, più di una volta mi sono trovato (come tutti penso) ad affrontare momenti difficili come attrezzatura che non funziona o, peggio, che non la si è portata, condizioni diverse da come si erano concordate, ogni tipo di attrezzo in più o in meno e via dicendo.

Tanto può andare storto o quanto meno non come si pensava e quindi, in definitiva, si deve essere pronti a tutto, al possibile e all'impossibile. Per questo, è bene, come dicevo, prepararsi in maniera impeccabile e qui entra in gioco l'importanza del dettaglio.

Il dettaglio è tutto. L'insieme di quei piccoli accorgimenti, attenzioni e precauzioni che fanno sì che sia minimizzato il rischio di non portare a casa lo scatto.

Ecco, partiamo da due assunti universali. La Statistica ci insegna che lo zero ed il cento non esistono. Ci sarà sempre una percentuale, seppur infinitesimale, che scongiura la totalità. Da qui l'assunto che una forma di pericolo ci sarà sempre, seppur minuscola. Il secondo è che nulla conta, per un fotografo di professione, al di fuori del concludere il servizio. Si può non mangiare, non dormire o fare 20 km a piedi. Si può dover correre fuori a comprare una stupidata che non si è messa in tasca o dover ricorrere a chissà quale stratagemma per illuminare questo o quello. Va bene tutto tranne una cosa, dire "non ho potuto scattare per..."

In questo caso mettiamo in gioco tutto, credibilità, professionalità, reputazione. La giustificazione non esiste, sarà per questo che anche dopo anni, ogni servizio è sempre un momento eccitante.

La cura del dettaglio è super importante e per questo in fase di preparazione è bene essere ancora più accorti che in fase di scatto. Non che qui si lavori fischiando, sia chiaro, ma se sono stati fatti a dovere i compiti a casa, si può fotografare con molta, molta più serenità.

Solo una volta ho davvero sudato freddo. Durante un servizio da un cliente, si è sbilanciato un flash da uno stativo ed è finito a terra, o meglio, contro il fondale, strappandolo. Come è finita la racconterò un'altra volta.

Il dettaglio, dicevo, in fase di preparazione.

  • Tutta l'attrezzatura deve essere pulita, pronta e riposta pronto uso. Non esiste che ci si metta a montare quell'aggeggio arrivato il giorno prima.
  • Non dico nulla su schede di memoria, che devono essere completamente vuote, e batterie, completamente cariche.
  • Il doppio, di tutto. La fotografia è un lavoro costoso perché, per non avere intoppi, è bene presentarsi con 2 di ogni cosa. Se deve sempre avere l'alternativa, il muletto pronto. Ed il cliente paga anche questo, la sicurezza di avere una persona che gli conclude il lavoro sempre, in ogni caso.
  • Le borse si preparano la sera prima e si chiudono alla mattina. Le due volte che ho preparato la borsa al mattino, ho finito per commettere errori e mi sono detto "mai più". Al tempo stesso però, personalmente voglio avere sott'occhio tutto fino all'ultimo minuto.
  • Il kit predefinito non esiste, ogni servizio fa storia a sé. E' vero che, quando magari si lavora più volte per lo stesso cliente in maniera sistematica, si finisce per "tararsi" sulle sue esigenze ma ogni lavoro è indipendente dagli altri quindi procedere per abitudine o usanza è deleterio. Quello è servito la scorsa volta, potrebbe essere peso ed ingombro in più, quello che non è servito potrebbe tornarci utile. Si ragiona sempre sulla prossima giornata che ci aspetta.
  • Si devono valutare tutte le variabili del caso compresi ritardi, scioperi, inghippi vari. Mi muovo spesso in treno e non prendo mai quello giusto ma quello prima. Giro con tre metodi di pagamento. Finché ci sarà, due green pass (uno sul telefono e uno stampato). Due mascherine, una in tasca e una in borsa. Sono le piccolezze che ci fregano, non le cose grosse.
  • Infine, la cosa più importante di tutte. Si devono avere più cervelli, uno per sé e uno per tutte le altre persone da cui dipende il proprio servizio. Una loro dimenticanza può compromettere il proprio lavoro e questo, come già detto, non deve capitare, mai.

Se mettiamo insieme tutto questo, possiamo avere ottime possibilità di non trovarci a dire "e ora che faccio" perché, come diceva il grande Totò, "è la somma che fa il totale".

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