La depressione

La depressione è un insieme di sintomi, ai quali si può arrivare per varie strade perché si è guidati da schemi interpersonali maladattivi e da pensieri e modelli di pensiero che un pò alla volta divengono ricorsivi, predominano la mente e ne ottengono il monopolio. Si ha allora l'impressione di non poter pensare diversamente da così, di avere una disperata ragione che niente può andare diversamente, che non abbiamo la forza se non quella di tirare avanti giorno per giorno. Ma tirare avanti giorno per giorno è disperante e dolorosissimo. Doloroso in modo insopportabile. L'impressione è quella di non poterne proprio più.

Ti svegli e la vita non ha senso. Ti prende la tristezza, l'angoscia. Alzarsi costa fatica. Un senso di stanchezza, sfiducia nel futuro. Il mondo è fuori da te. Il pensiero che gli altri lo stanno vivendo in qualche modo meglio di te è schiacciante, tu non hai le forze per affrontarlo. Vorresti restare a letto. A volte lo fai, a volte ti alzi comunque. Indossi la prima cosa che capita, spesso sempre la stessa. Ti lavi appena , ti dai una distratta pettinata; il divano è a portata di mano. Voglia di dormire e non riuscire a farlo. E si lascia scorrere il tempo in un'apatia totale. E tanti altri sintomi correlati: dormire poco o dormire troppo. Un senso di irrequietezza, agitazione, a volte brutti pensieri: vorrei il nulla.

Questa è, in estrema sintesi, la depressione, il male oscuro, il male del secolo, Il mondo degli psichiatri e degli psicoterapeuti ci ragiona su tanto, ci sono molti modi di affrontarla psicoterapeuticamente e farmacologicamente. Quando si è in questo stato anche l'idea di farsi aiutare è faticosa. Prendere una decisione è come dover spostare un grande masso che ci impedisce il cammino. Eppure la depressione si cura.

Sarebbe meglio riconoscerla in tempo, prima che si aggravi troppo d toglierci le forze. Magari ritorna, ma le ricadute si possono prevenire o possono essere affrontare prontamente e il loro impatto alla fine è limitato.

Alla depressione si arriva perché si è guidati da schemi interpersonali maladattivi. Si tende ad evitare di affrontare le cose, ci si lascia abbattere dalle difficoltà, contrastare dagli ostacoli. Eppure si ha il desiderio di essere apprezzati e stimati: ma la fiducia in se stessi è così fragile, non ha storia o così almeno ci pare. PROVIAMO VERGOGNA, timore del giudizio altrui. Allora la vita sociale si restringe. Non mi espongo, mi ritiro, mi isolo, mi nascondo.

Chiedere aiuto a qualcuno non è una vergogna. Spesso è indispensabile farlo per fare il primo passo. L'esperto in particolare può aiutare a ricercarne le cause ma anche a individuare l'eventuale presenza di tratti di personalità che si sono sbilanciati nella storia di ognuno in eccesso o in difetto. Nel mentre si è in depressione non si ha la lucidità mentale per fare da soli questa indagine e inoltre non si hanno gli strumenti per affrontare e risolvere.


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