La differenza tra ricchezza e benessere finanziario

Le persone vogliono diventare più ricche per essere più felici.

La ricchezza, intesa come un reddito e/o un patrimonio elevato, può aiutare a vivere una vita più serena e agiata, ma da sola non porta alla felicità.

La felicità è un argomento complesso perché siamo tutti diversi, ma se esiste un comune denominatore, un carburante universale della gioia, è che tutti vogliamo esercitare il controllo sulla nostra vita e sul nostro tempo.

La possibilità di fare ciò che vogliamo quando vogliamo, con chi ci pare e per tutto il tempo che ci pare, non ha prezzo.

Più dello stipendio.

Più delle dimensioni della casa.

Più del prestigio del proprio lavoro.

Esercitare il controllo, fare ciò che vogliamo quando vogliamo e con le persone che scegliamo, è la principale variabile dello stile di vita che contribuisce alla felicità.

Il più grande valore intrinseco del denaro è il fatto che ci può dare il controllo del nostro tempo.

Ci permette di ottenere, un pezzo alla volta, l’indipendenza e l’autonomia, la libertà di scegliere cosa fare e quando farlo.

Avere da parte un fondo di emergenza pari a sei mesi di spese correnti ci permette di aspettare che arrivi l’offerta di lavoro giusta dopo un licenziamento, anziché dover accettare la prima offerta che riceviamo.

Questo può cambiarci la vita.

Un patrimonio personale un po’ più cospicuo significa poter scegliere un impiego meno retribuito ma con orari flessibili. Magari più vicino a casa. O poter affrontare un’emergenza medica senza doversi preoccupare di come pagarla.

Poi c’è la possibilità di andare in pensione quando vogliamo, non quando dobbiamo.

Usare il denaro per comprare tempo e opportunità ha un effetto positivo sullo stile di vita con cui pochi beni di lusso possono competere.

La forma più elevata di ricchezza è potersi svegliare ogni mattina e dire:

“Oggi posso fare quello che voglio”

Se accettiamo la verità di questa affermazione, ci rendiamo conto che l’accumulazione di denaro in vista di una vita che ci permetta di fare ciò che vogliamo, quando vogliamo, con chi vogliamo, dove vogliamo, per tutto il tempo che vogliamo genera rendimenti incredibili.

Nel libro “La Psicologia dei Soldi” Morgan Housel racconta di una conversazione tra Derek Sivers, un musicista e produttore musicale americano di grande successo, e un amico che gli ha chiesto di raccontargli come fosse diventato ricco:

“Avevo un impiego a Midtown Manhattan che pagava ventimila dollari l’anno, più o meno il salario minimo. […] Non mangiavo mai al ristorante, non prendevo mai un taxi. Le mie spese fisse erano sui mille dollari al mese e ne guadagnavo 1.800. Sono andato avanti così per due anni e ho risparmiato 12.000 dollari. Avevo ventidue anni. Con quei 12.000 dollari ho potuto licenziarmi e diventare musicista a tempo pieno. Sapevo che sarei riuscito a farmi scritturare per alcuni concerti al mese, per pagarmi le spese. Quindi ero libero. Un mese dopo mi sono licenziato e non ho mai più avuto un lavoro dipendente. A questo punto il mio amico mi ha chiesto come continuava la storia. Finisce qui, ho risposto. E lui: “No, voglio dire, com’è andata poi quando hai venduto la tua azienda?” Ho detto che non aveva fatto una grande differenza nella mia vita. Avevo solo più soldi di prima in banca.

La vera differenza si è creata quando avevo ventidue anni.”

Avere il controllo del proprio tempo è il dividendo più alto che il denaro possa fruttare.

Buona settimana e buon 1° maggio!

Grazie per aver letto “Investire con Intelligenza”

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