La famiglia di oggi, figlia della precarietà e della mancanza di amore, lotta strenuamente per affermarsi...
... come il protagonista di "Infinitely polar bear"
Si discute tanto di famiglia in Italia: siamo così sovraccarichi di rumore politico e mediatico, che è difficile credere all'accettazione generale della famiglia reale, contemporanea. Non siamo più, non siamo mai stati Mulino Bianco! Il bullismo ne è la dimostrazione, troppo spesso frutto dell'indifferenza di famigliari e insegnanti, sia verso i bulli che verso le vittime. Tutti sapevano, ma nessuno ha fatto qualcosa.
L'ultimo film, dove MARK RUFFALO supera nuovamente se stesso, è una metafora di oggi. Un parallelo. Ambientato negli anni '70, "INFINITELY POLAR BEAR" racconta benissimo le difficoltà attuali: la crisi economica, la precarietà, una popolazione dove "tutti hanno l'esaurimento" (battuta meravigliosa), un padre e una madre entrambi "orfani" pur avendo delle famiglie, due bambine talmente reattive da commuovere.
Genitori sensibili, intelligenti, ma imperfetti, colmi di problemi e lasciati soli da parenti egoisti, bigotti e aridi (vi ricordate la generazione X degli anni '90?!), combattono - anche in modo strampalato e altamente rischioso - per crescere al meglio le loro figlie. Il personaggio di Ruffalo, escluso e non amato dai ricchi famigliari, sviluppa un disturbo bipolare. Si ritrova povero nonostante la sua genialità, ma alla fine - dopo una lotta tesa con le fatiche quotidiane e grazie al sostegno della moglie, che a sua volta cerca di affermarsi in quanto donna lavoratrice - viene premiato come padre.
E' un genitore che sbaglia ma spontaneo, sincero, amorevole, presente nel bene e nel male, pronto a mettercela tutta e a chiedere scusa per i suoi errori. A differenza di sua nonna (scena topica) o dei suoi genitori, non nasconde i problemi sotto il tappeto. Non si vergogna di se stesso. Vede e sente, come la sua compagna del resto. E così, questa famiglia si salva perché in questa famiglia si comunica tantissimo.
ps in italiano il titolo del film è stato cambiato in "Teneramente folle", buonista quanto basta, cvd.