LA FIGURA DEL DIPENDENTE IMPRENDITORE

LA FIGURA DEL DIPENDENTE IMPRENDITORE

Quello tra dipendente ed imprenditore è un rapporto che deve essere mantenuto in perenne equilibrio tra le parti. Ogni forma di sbilanciamento, da un lato o dall’altro, ne determina il deterioramento, col venir meno di quella fiducia a condizione di reciprocità che ne costituisce le fondamenta. Si tratta di una relazione complessa, che scade troppo spesso nell’antinomia, a causa di contrasti determinati per colpa dell’uno, dell’altro oppure di entrambi. I motivi possono essere molteplici. Ne elenco alcuni a mero titolo esemplificativo:

1. Esercizio arbitrario del potere contrattuale e disciplinare;

2. Scarsa motivazione;

3. Pacchetto retributivo non adeguato alle prestazioni;

4. Ricorso “sospetto” all’assenza per malattia;

5. Disorganizzazione interna ed esterna;

6. Mancanza di collaborazione e carenze comportamentali;

7. Disparità di trattamento.

Ora, parte del ruolo HR, a mio giudizio, consiste nel ridurre (o perlomeno di tentare di ridurre) le distanze tra questi “due mondi”, per tutelare l’azienda ed ovviamente chi ne fa parte. In questo senso, mi preme focalizzare l’attenzione sulla figura del dipendente imprenditore. Così come esistono imprenditori illuminati, infatti, esistono altresì dipendenti la cui dedizione al lavoro è paragonabile a quella del titolare e che costituiscono la vera fortuna di ogni impresa.

Il dipendente imprenditore non è un mero esecutore di direttive, ma un propositore attivo, dotato di particolare zelo professionale e grande lungimiranza. Non evita i problemi, li affronta di petto, con coraggio ed alto senso di responsabilità. Non gioca allo scaricabarile, non mette in cattiva luce i colleghi, tutt’altro; fa tutto il necessario per mantenere unita la squadra ed offre una disponibilità quasi totale all’azienda. In parole povere: il collaboratore che tutti vorrebbero. Ed è per questo che la sua fiducia non va mai tradita, la sua disponibilità mai abusata ed il suo valore riconosciuto e premiato.

Ciò posto, noi HR dobbiamo evitare che il dipendente imprenditore venga abbandonato a sé stesso, spingendo chi ha il potere di sottolineare formalmente e sostanzialmente i meriti, a farlo. In caso contrario, frasi del tipo “Ma chi me lo fa fare?!?”, diventeranno l’ossessione di questi preziosissimi collaboratori e culmineranno in un atto dimissionario a cui farà seguito una lunga scia di danni e rimpianti.


Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate