LA FISIOLOGIA DELLO STRESS

LA FISIOLOGIA DELLO STRESS

In questo piccolo e riassuntivo elaborato cerco di chiarire la visione di cosa sia lo stress nel modo più semplice possibile.

Parto della definizione dello stress, dopo descrivo come differenziare i tipi di stress e come questi posso influenzare la nostra salute e il nostro benessere. Di seguito, nella parte della fisiologia dello stress spiego come l’organismo umano funziona in risposta a un evento o situazione stressogena. È possibile gestire lo stress? In questa sessione parlo, appunto, della gestione dello stress in senso generale per poter concludere con lo stress in ambito lavorativo, gli svantaggi che si possono riscontrare sia per l’organizzazione che per i dipendenti (diretti o indiretti) sia per i clienti. Lo stress quando gestito e affrontato in modo efficiente ed efficace all’interno delle aziende può essere, dovrebbe essere visto come un investimento con considerevole ritorno di capitale sia di quell’umano che di quell’economico.


Definizione di stress

Il termine "stress" è stato utilizzato per la prima volta da Hans Selye (1936), endocrinologo austriaco che lo definì: "la risposta non specifica dell'organismo a qualsiasi richiesta effettuata su di esso". Quindi lo stress è una risposta dell'organismo, indipendentemente dalla natura dello stimolo stressogeno; stimoli o eventi stressogeni sono sia di natura esterna (eventi e/o situazioni della vita quotidiana) che di natura interna (pensieri, sentimenti, convinzioni).

Lo stress è classificato in:

  • stress positivo (eustress): può essere utile e motivante quando associato a situazioni o eventi che sono percepiti come stimolanti o impegnativi, ossia sono gestibili; l’eustress può aiutare a migliorare le prestazioni, a raggiungere degli obiettivi e a farci crescere come persona.
  • stress negativo (distress): può essere dannoso per la nostra salute; è associato a situazioni o eventi percepiti come fuori controllo; lo distress può portare a una serie di problemi, tra cui: ◦ problemi di salute fisica (mal di testa, dolori muscolari, disturbi del sonno, problemi digestivi, aumento di peso...) ◦ problemi di salute mentale (ansia, depressione, disturbi alimentari...) ◦ difficoltà nelle relazioni interpersonali (sul lavoro, a scuola, a casa)

eustress - distress


Come distinguere lo eustress dallo distress

Non è sempre facile distinguerli tuttavia ci sono alcuni fattori che possono aiutarci a differenziali.

  • La percezione della situazione: l’eustress è spesso percepito come una sfida, mentre lo distress è spesso percepito come una minaccia.
  • Il controllo sulla situazione: l’eustress è spesso associato a situazioni su cui si ha un certo controllo, mentre lo distress è spesso associato a situazioni su cui non se ne ha alcun.
  • Gli effetti sulla salute e sul benessere: l’eustress non dovrebbe avere effetti negativi sulla salute fisica e mentale, mentre lo distress può portare a una serie di problemi fisici o mentali.

Tipi di stress negativo (distress)

Questo è classificato in:

  • Stress acuto: è la risposta immediata del corpo a un evento improvviso e di breve durata, che può aiutare l'individuo a reagire rapidamente e in modo efficace.
  • Stress cronico: è la risposta continua del corpo a eventi o situazioni stressanti che si protraggono nel tempo.


Il funzionamento della fisiologia dello stress

Quando parlo della fisiologia dello stress mi riferisco al campo di studio che si occupa di comprendere come l’organismo, il corpo umano, risponde agli stimoli stressogeni; e come questi meccanismi di risposta (agli agenti stressogeni) possono influenzare la salute e il benessere psicofisico.

Lo stress è una risposta naturale dell’organismo, del corpo, a situazioni percepite come minacciose o pericolose o sconvolgenti; può essere sia di tipo fisico (fisiologico) che di tipo emotivo (psicologico). Questa risposta può essere acuta o cronica, visti in precedenza.

Il funzionamento della fisiologia dello stress.


La fisiologia dello stress è caratterizzata da una serie di cambiamenti che coinvolge il sistema nervoso (SN), il sistema endocrino (SE) e il sistema immunologico (SI), che lavorano insieme per gestire la risposta allo stress. Ecco come funzionano tali sistemi:


Sistema nervoso (SN)

È responsabile della percezione e dell'elaborazione dello stimolo stressogeno; in questo modo il SN simpatico (SNS) viene attivato ciò comporta un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e della respirazione; i muscoli si contraggono e i sensi si acuiscono.

Il SN autonomo (SNA) è diviso in due rami principali:

  • sistema simpatico (SS): che viene attivato in risposta allo stress ed è responsabile della reazione "combatti o fuggi". Questa risposta comporta un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e del rilascio di adrenalina, che prepara il corpo a reagire in situazioni di emergenza.
  • sistema parasimpatico (SP): agisce per calmare il corpo dopo che la minaccia è stata affrontata o superata; riduce la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna e promuove il rilassamento.


Sistema endocrino (SE)

Il SE produce ormoni che aiutano l'organismo a rispondere allo stress, in particolare:

  1. L'ipotalamo, situato nel cervello, rileva lo stress e invia segnali attraverso la produzione dell’ormone CRH (corticotropina) che stimola l'ipofisi, situata nella ghiandola pituitaria.
  2. La ghiandola pituitaria produce e rilascia a sua volta l'ormone ACTH (adrenocorticotropo) nella circolazione sanguigna; questo stimola le ghiandole surrenali nella corteccia surrenale.
  3. Le ghiandole surrenali producono gli ormoni dello stress, tra cui il cortisolo, noto come l'ormone dello stress. Il cortisolo ha molteplici effetti sul corpo e sul sistema immunitario.


Sistema immunitario (SI)

È responsabile della difesa dell'organismo contro le infezioni. Quindi lo stress può avere un impatto negativo sulla salute fisica e mentale principalmente se lo stress è cronico o eccessivo. Ciò, a lungo termine, può portare a problemi di salute perché inibisce il sistema immunitario tornandolo vulnerabile appunto alle infezioni.

Si possono verificare i seguenti effetti conseguenza dello stress:

  • L'attivazione del sistema simpatico e la produzione di adrenalina causano l'aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, l'accelerazione della respirazione e l'aumento della vigilanza mentale.
  • Il cortisolo aiuta a mobilizzare le risorse energetiche del corpo, come il glucosio, per far fronte allo stress.
  • Problemi di salute fisica e mentale oltre a delle difficoltà nelle relazioni interpersonali (come sopra descritti)

Lo stress è una risposta adattativa che può essere benefica in situazioni di emergenza, ma il suo prolungato stato di attivazione può essere dannoso per la salute. Pertanto, la gestione dello stress è essenziale per prevenire potenziali effetti negativi sulla salute.

Se lo stress è grave o prolungato nel tempo, è importante rivolgersi a un professionista specializzato.


Gestione dello stress

Imparare a gestire lo stress in modo efficace è fondamentale per la propria salute e benessere. Diverse sono le strategie che possono aiutare a ridurre i livelli di stress:

  • Tecniche di rilassamento: aiutano a calmare il corpo e la mente (mindfulness, meditazione, yoga).
  • Esercizio (movimento) fisico: aiutano a rilasciare le tensioni e migliorare l'umore (movimento bioenergetico, tai chi chuan, esercizio fisico regolare).
  • Dieta sana: aiuta a fornire al corpo le sostanze nutritive necessarie per affrontare la quotidianità.
  • Qualità del sonno: è essenziale per la salute fisica e mentale.
  • Tempo libero: avere del tempo per le attività piacevoli, “è dolce non far niente”, aiuta il corpo e la mente.
  • Supporto sociale: avere un buon sistema di relazioni e di supporto sociale aiuta a far fronte alle situazioni stressanti.

less stress


Lo stress nelle aziende e come gestirlo

Come già accennato, lo stress è una risposta naturale dell'organismo.

Le aziende nei momenti di crisi potrebbero affrontare questi momenti come una sfida, una motivazione per crescere e imparare può essere vantaggioso per le aziende poiché crea una expertise. Questi momenti genererebbe l’eustress, stress positivo, attraverso la sfida.

Al contrario, se le aziende, o il management, cercano di trovare prima una persona responsabile per attribuirle la colpa, cioè si toglie l’opportunità di affrontare la crisi come una sfida e possibilità di crescita. Questo potrebbe, a sua volta, generare il distress, stress negativo, poiché inibisce la creatività e la motivazione che si può avere in un momento di crisi. Questo atteggiamento aziendale, se mantenuto e prolungato nel tempo in ogni momento di crisi può portare di conseguenza alti livelli di distress e, ciò avrà delle conseguenze negative sul clima aziendale e sulla produttività.

Il concetto di crisi - κρίσις (krisis) - a cui mi riferisco si ritrova nella filosofia greca, che significa: “scegliere”, “separare”, “giudicare”, “decidere”, “valutare”. La crisi in quest’otica è un momento di cambiamento e di trasformazione.

Lo stress in ambito lavorativo può essere causato anche da:

  • eccessivo carico lavorativo: può essere dovuto sia a un'inefficacia manageriale sia delle leadership impreparate sia dalle competenze inadeguate del collaboratore
  • le condizioni lavorative inadeguate
  • ruoli non chiari e/o ambigui: conflitti tra i membership (ciò potrebbe portare anche a …)
  • conflitti interpersonali
  • eccessivo controllo; mancanza di autonomia e di responsabilità del personale
  • comunicazione inefficace: mancanza di trasparenza e di chiarezza
  • mancanza di senso di appartenenza o di riconoscimento personale inesistente


Le conseguenze negative che potrebbero esserci di conseguenza sarebbero:

  • problemi di salute fisico (disturbi del sonno, mal di testa, problemi gastrointestinali, ...)
  • problemi di salute mentale (ansia, depressione, burnout, stress di lavoro correlato, ...)
  • decremento della performance lavorativa e della produttività
  • assenteismo e/o turnover eccessivo


Per la prevenzione e la gestione dello stress;

  • a livello individuale

◦ riconoscere i sintomi e gestirli in modo efficace

◦ trovare la più efficace gestione dello stress (sopra descritto)

◦ prendersi la responsabilità del proprio benessere e di cura di sé

◦ trovare l’equilibrio della propria vita (alcuni dicono tra vita lavorativa e vita privata altri, come me, vedono che la vita come unica, quindi a te la tua scelta di visione)

◦ ricercare il supporto di un professionista (counselor, orientatore, medico, psicoterapeuta oppure un avvocato o sindacato)


  • a livello organizzativo

◦ implementare o creare un ambiente di lavoro positivo

◦ definire i ruoli e le mansioni in modo chiaro e senza ambiguità

◦ creare o implementare una gestione efficace dei conflitti

◦ offrire adeguata formazione ai manager, ai leader e a tutto lo staff aziendale sia in relazione alla acquisizione/aggiornamento delle loro competenze sia per la gestione del loro stress

◦ valutazione del rischio dello stress e l’adozione misure di prevenzione (gestione dello stress)

◦ migliorare le condizioni lavorative

◦ stimolare e favorire il benessere biopsicosociale aziendale:

▪ senso di appartenenza, di collaborazione e di rispetto

▪ comunicazione efficace, trasparente, chiara e non violenta

▪ responsabilità, autonomia e partecipazione attiva

▪ occasioni di socializzazione


L’implementazione della prevenzione e gestione dello stress comporta delle conseguenze positive a livello organizzativo, potrebbe portare dei benefici sia individuale sia socio-aziendale, per citarne alcuni:

  • la singola persona assumerebbe la responsabilità della propria salute e benessere, ossia minimizzare i propri problemi fisici e/o mentali
  • aumento della performance lavorativa individuale
  • aumento della produttività collettiva
  • riduzione dell’assenteismo e/o turnover
  • aumento o creazione del senso di appartenenza
  • aumento della competitività dell'azienda


wellness


Conclusione

Per riassumere e concludere questo lungo discorso sullo stress.

Sono partito della definizione dello stress, ho parlato della differenza tra stress positivo (eustress) che può fungere da stimolo per affrontare le sfide della quotidianità e stress negativo (distress) che può influire nella nostra salute e nel nostro benessere. Ho cercato, in linea generale, di spiegare il funzionamento della fisiologia dell’organismo quando sottoposto allo stress derivato da un evento scatenante, ossia la risposta del corpo umano a un evento o situazione stressogena.

Ho provato a parlare, in linee generali, dell’importanza della gestione dello stress per arrivare a come affrontare lo stress a livello individuale, aziendale e organizzativo.

Se le aziende, le organizzazioni affrontano in modo efficiente ed efficace lo stress da lavoro correlato o dal burnout, la crisi può essere vista e vissuta come una possibilità di cambiamento e crescita.

L’investimento nelle proprie risorse umane, nel capitale umano, avrebbe/ha come ritorno sia l’aumento della produttività e della competitività aziendale sia la promozione dell’empowerment socio-aziendale che individuale, ossia la promozione del benessere biopsicosociale individuale e organizzativo.


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