La mania del controllo nei control freaks
Alcune persone sono ossessionate dal bisogno di controllare ogni cosa, pretendono che tutto vada secondo quanto loro stabilito.
Non riescono a rilassarsi nemmeno per un momento e vogliono dettar legge su tutto e tutti: ti è mai capitato di avere a che fare con una o più persone di questo tipo?
Sto parlando dei control freak?!
Sicuramente ti starai chiedendo chi sono i control freak e cosa si intende con questa espressione.
Continua a leggere e lo scoprirai.
Indice dei contenuti
- Control freak e il bisogno spasmodico di controllo
- Mania di controllo: come si manifesta
- Le origini del controllo eccessivo
- Come riconoscere un maniaco del controllo
- Come gestire la mania del controllo
Control freak e il bisogno spasmodico di controllo
I "control freak" sono coloro che soffrono della mania del controllo, ovvero sono ossessionati da un bisogno di dominio e di controllo.
Le persone maniache del controllo sono perfezioniste, iper-vigili e vivono sempre in allerta, poiché temono che qualcosa o qualcuno possa andare storto.
In alcuni casi, il loro bisogno di dominio può raggiungere forme estreme di violenza. I serial killer che possono ad esempio essere annoverati nella la lista dei control freaks, poiché mossi dal desiderio di esercitare un controllo assoluto.
I control freaks possono manifestarsi anche all'interno di una relazione: possono ad esempio arrivare a gestire la vita del proprio partner, inizialmente comportandosi in modo affettuoso, per poi arrivare a mostrare la propria vera natura, fino ad annientarlo, affinché arrivi ad assumere le caratteristiche del "partner ideale". (Leggi come un narcisista può controllare la relazione)
Insomma, la mania del controllo sembra essere la specialità dei control freaks.
Ma cosa intendiamo per mania del controllo?
Mania di controllo: come si manifesta
La mania di controllo è un tentativo messo in atto al fine di gestire l'imprevedibilità del comportamento altrui o delle situazioni che ci ritroviamo a vivere.
La paura dell'imprevisto
Questo significa che dietro tale mania si nasconde una determinata paura: quella di fare errori, come se questi ultimi non fossero ammessi.
Tutto ciò può portare la persona a vivere le varie situazioni con ansia e difficoltà.
Quando possiamo parlare di mania del controllo?
Prima di rispondere a questo interrogativo, è importante sottolineare che esercitare un controllo, come forma di verifica dell'andamento delle cose, può essere considerato funzionale.
Il problema si manifesta quando i controlli devono essere svolti in maniera costante, opprimente e destabilizzante; quando dunque l'idea di perderlo genera nervosismo e terrore.
Insomma bisogna preoccuparsi se si va in titl solo per un ritardo di pochi minuti del proprio partner, o se si è enormemente turbati da un imprevisto. (Leggi come combattere la paura dell'imprevisto)
E' in questi casi che stiamo agendo un ipercontrollo:
- quando non riusciamo a vivere le situazioni caratterizzate da incertezza o che non si conoscono;
- quando si ha il continuo bisogno di essere rassicurati;
- quando si la costante paura di sbagliare;
- quando fatichiamo a gestire lo stress;
- quando risulta difficile mostrarsi vulnerabili e non abbiamo fiducia negli altri.
Il controllo dato dall'ordine
Il bisogno di controllo spesso è accompagnato da un comportamento estremamente rigido di perfezionismo.
Per tali ragioni i contro freak tendono spesso a fare ordine, a prevedere l'imprevedibile.
Questo può essere visto come un segno di responsabilità, ma altro non è che un bisogno interiore.
Il bisogno di controllo, come detto non è sempre sinonimo di responsabilità e impegno, ma in questi casi, può essere la spia della sottovalutazione delle proprie capacità e della propria immagine. Grazie al controllo, infatti, queste persone riescono a mantenere l'immagine ideale di sé, di indipendenza e efficienza.
Insomma, essere maniaci del controllo vuol dire essere incapaci di gestire l’imprevisto, ma anche avere una scarsa autostima: i control freak credono infatti di non essere in grado di affrontare le situazioni; non solo, hanno paura di deludere gli altri, di poter essere traditi o di non ricevere quello che danno.
Le origini del controllo eccessivo
Ma perché una persona arriva a pensare che tutto possa essere tenuto sotto controllo? Perché attraverso questi comportamenti controllanti queste persone riescono a stare meglio, o almeno credono? Perché credono di non essere capaci a gestire determinate situazioni?
Diciamo che alla base di tutto ci sono dei fattori genetici e ambientali.
La maggior parte dei control freak ha subito traumi emotivi durante l’infanzia, come la perdita di uno o entrambi i genitori. Oppure possono essere stati vittime di abusi psicologici o fisici o ancora di un'educazione rigida e svalutante, fatta di regole e critiche.
In un certo senso hanno vissuto delle esperienze durante l'infanzia che non sono riusciti a gestire e di conseguenza hanno maturato la convinzione che solo dominando gli altri e le capacità altrui, possono allontanare l'incubo di ritrovarsi in determinate situazioni.
Gli accadimenti vissuti nell'infanzia, spesso caratterizzati da mancanza di affetto e comprensione, hanno portato alla formazione di un sé insicuro.
Questo li ha portati a mettere in atto, spesso senza rendersene conto, a questo meccanismo di difesa per controllare se stessi e non farsi sopraffare dai vari eventi della vita. Le strategie educative imposte dai propri genitori sono state interiorizzate, come fossero proprie, come se non si possa fare nulla per trasgredirle.
E' come se i perfezionisti e i controllanti riproducessero nella vita quel bisogno di non deludere quegli interlocutori, ormai interiorizzati.
Ma concretamente, come viene attuato questo controllo? Attraverso quali dinamiche comportamentali?
Come riconoscere un maniaco del controllo
Chi è maniaco del controllo può arrivare a controllare in toto la propria vita e quella della maggior parte delle persone che gli stanno attorno. Si parla spesso infatti in psicologia clinica di disturbi di personalità associati a questo tipo di comportamento.
Il controller tende a percepire il proprio corpo in modo distorto e per questo può manifestare un'eccessiva attenzione, quasi un'ossessione per la propria alimentazione e la cura del proprio corpo. Potrebbe quindi essere una persona che mostra comportamenti errati nel rapporto col cibo o disturbi alimentari.
Il controllo può essere agito anche nell'ambiente in cui si vive attraverso l'ossessione per l'ordine e la pulizia o ancora nei confronti delle proprie relazioni interpersonali: in questi casi il bisogno di controllare viene agito utilizzando comportamenti manipolatori, sino ad arrivare ad agire anche una violenza psicologica.
Questo perché si ha la necessità che tutto proceda secondo la propria volontà, che alla fine è solo una necessità, un bisogno interiore.
Come il controller vive la mancanza di controllo
E se qualcosa non va come previsto, il controller finisce per manifestare stati d'ansia accompagnati da frustrazione e comportamenti aggressivi, poiché ogni cosa non prevista viene vissuta come una probabile minaccia che deve solo essere allontanata.
La mania di controllo provoca infatti uno stato continuo di tensione e rigidità corporea, accompagnati spesso ad un senso di stanchezza e spossatezza sperimentati proprio a livello fisico.
A livello emotivo la persona può arrivare a sperimentare sentimenti di inadeguatezza, sensi di colpa, rabbia, tristezza, frustrazione.
A questo punto viene da chiedersi: cosa occorre fare in questi casi?
Come gestire la mania del controllo
Prima di capire come affrontare un problema di questo tipo, è bene sottolineare una cosa importate: ci sono casi in cui questo bisogno di controllo è solo la spia di problematiche più serie, come i disturbi d'ansia o di personalità.
In tal casi ovviamente è consigliabile affidarsi ad uno specialista psicologo psicoterapeuta.
Nei casi meno invalidanti invece possiamo provare a mettere in atto dei piccoli accorgimenti, al fine d limitare il bisogno spasmodico di controllo, prima che questo arrivi a limitare noi e la nostra vita.
Ecco alcune piccole regole che possono fare la differenza:
Impara a lasciar andare
Lascia andare: la prima regola è proprio questa.
Dobbiamo imparare a lasciare andare, ovvero guardare senza necessariamente intervenire.
In un certo questo significa imparare che non tutto è sotto il nostro controllo. Smettere di agire, ma seguire quello che è il flusso delle azioni. Lasciar accadere ciò che accade.
Prova a farlo ogni giorno, come se fosse un vaccino: parti dalle piccole cose, iniettatelo a piccole dosi. Vedrai che giorno dopo giorno imparerai a lascia andare, senza rendertene neanche conto.
Riconosci e accetta le tue emozioni
E' importante che prendi atto di quello che provi e cerchi di capire da dove deriva. Prova a tenere un piccolo diario di quando si presenta l'emozione stravolgente e cosa te l'ha attivata. Il fatto stesso di prendere atto di una situazione e di quello che abbiamo provato ci permette di imparare la lezione che la vita ci stava dando in quel momento.
Cambia visione: gli sbagli e gli errori non sono sempre e solo passi falsi
E' importante imparare a considerare gli errori diversamente: se ci pensiamo, non sono questi a definire chi siamo. E poi sbagliando, si impara no? Dunque sbagliare non è sbagliato, poiché è dalle scelte sbagliate che possiamo imparare a capire più di noi, dei nostri bisogni, di quello che desideriamo.
Smetti di puntare alla perfezione
Ti sarai accorto/a che la perfezione è un concetto irraggiungibile e negativo di fatto. Questo perché produce solo emozioni e sensazioni spiacevoli date proprio dal non riuscire a raggiungerla. Spesso infatti è caratterizzata dall'insoddisfazione e dalla tendenza ad auto colpevolizzarsi, ignorando il fatto che non dipende da noi.
Nessuno può pretendere di essere perfetto. Prova invece a sostituire il termine perfezione con MIGLIORE. Sicuramente protrai in qualunque situazione definire un obiettivo S.M.A.R.T. che risulti migliore.
Impara a fidarti degli altri
E' importante essere meno rigidi anche in questo. Dobbiamo imparare a fidarci degli altri e delle loro capacità, imparare a delegare, a fidarci e affidarci agli altri. Imparare a capire che possiamo aver bisogno dell'aiuto altrui e questo non significa essere meno degli altri.
Rompi la routine
Fai nuove esperienze, fai qualcosa di diverso, acquisisci nuovi stimoli. E' fondamentale in questi casi aprirsi alle novità e uscire dalla nostra zona di comfort per abbracciare nuove possibilità. Anche in questo caso, come prima, fai ogni giorno qualcosa di diverso dal solito e imparerai ad immunizzarti all'imprevisto.
Concediti dei piaceri
Difficilmente ti concedi delle attività piacevoli, perché sei convinto/a che nella vita occorre solo tanto sacrificio, vero? Sembra esistere solo la parola "dovere"?
Sbagliato! Il nostro corpo e il nostro cervello hanno bisogno di sperimentare e vivere delle esperienze piacevoli. Inizia a non negaterle, ma al contrario a concedertele. Ogni giorno un piccolo piacere.
Se vuoi iniziare a costruire un controllo che funziona, metti in atto ognuno di questi semplici , ma difficili suggerimenti. Ricorda infatti che ogni volta che hai l’impressione di esercitare il controllo, in realtà lo hai appena perso, perché la tua ansia ha deciso per te.
Vuoi davvero permettere alla tua ansia di decidere ancora per te?
Davide Algeri
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