La mia ispirazione

La mia ispirazione

Condurre un’esistenza responsabile attraverso la riduzione del consumo di fumo o prediligendo un’alimentazione equilibrata e salutare rappresentano certamente fattori abilitanti una buona salute, tuttavia, nulla è paragonabile all’attività di prevenzione determinante dagli screening medici, essi, infatti, consentono di riconoscere tempestivamente quei cambiamenti che possono essere indice di patologia.

Se è vero dunque l’asserzione secondo cui nella battaglia per la salute la chiave è il tempismo, ci si domanda su quale siano gli strumenti più efficaci per rendere l’attività diagnostica del professionista sanitario più precisa, rapida ed accurata.

La risposta al quesito è certamente riscontrabile, a parer della sottoscritta, nell’implementazione dell’intelligenza artificiale all’interno delle strutture ospedaliere; i dispositivi intelligenti forniscono, difatti, forte contributo nella diagnostica di anomalie fisiche del paziente consentite dalla rapida e precisa comprensione dei dati sanitari, attestazione riscontrata durante il periodo di convalescenza di mio padre.

A dimostrarne la validità applicativa è stato l’istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale di Napoli, eccellenza nel nostro territorio, il quale, dopo aver diagnosticato tempestivamente il morbo ha evitando che questo si manifesti ad un livello clinico.

Un team valido di professionisti nel settore, un’eccellente base di competenze ha fatto sì che quel “brutto periodo” sia ricordato fase transitoria della mia vita e di quella mia famiglia, degna, tuttavia, di essere ricordata.

Da questo punto che infatti arriva l’ispirazione per l’argomento della mia tesi: l’intelligenza artificiale applicata al contesto aziendale e medico aziendale.

Le logiche mercantili, certamente, non possono essere applicate ad un luogo di cura o di assistenza come gli ospedali, questa è una verità incontestabile, tuttavia vi sono determinate circostanze che inducono a pensare che tale asserzione non sia del tutto inderogabile.

La mia argomentazione verte principalmente sull’assunto secondo cui gli istituti sanitari dovrebbero avvalersi, al fine di promuovere la sanità intelligente, dei cosiddetti esperti del marketing sociale, disciplina riconosciuta dall’OMS come strumento che “consente ai cittadini di acquisire abilità e competenze per scegliere in modo libero e consapevole cosa è bene per la propria salute.”

Esporre benefici e potenzialità dell’intelligenza artificiale applicata settore sanità durante la fase di analisi delle alternative, a mio avviso, vuol significare orientare volontariamente il paziente verso un’innovativa pratica medica.

Consapevolizzare il “consumatore” sulle modalità di utilizzo dei dispositivi intelligenti rende tale tecnologia familiare rispetto alle pratiche tradizionali implementate sino ad allora, estendendo, (ove possibile), la longevità e la qualità di vita dell’assistito.


Annovero nuovamente i miei sentiti ringraziamenti all’istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale di Napoli per aver reso lieve la strada di guarigione di mio padre e per avermi ispirato durante l’intera redazione della tesi magistrale.

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