La nuova America e i suoi impatti economici

iI nuovo inquilino della Casa Bianca ha nel suo programma economico politiche protezionistiche e l'aumento della spesa, che potrebbero spingere l'inflazione e il già preoccupante debito pubblico americano.

Politiche di deficit spending dovrebbero condurre a pressioni sui rendimenti e conseguente steepening della curva. Le principali conseguenze negative si potrebbero verificare sui paesi emergenti nel caso di una effettiva volontà di Trump, come annunciato in campagna elettorale, di rivedere in modo radicale i trattati commerciali in particolare quelli con il Messico e i paesi asiatici (dubito però che Trump voglia scatenare una guerra commerciale con paesi come Cina e Giappone che finanziano rispettivamente il 19% e il 18% dei titoli governativi USA; Trump è forte coi deboli, tipo Messico, ma non stupido coi forti) e in Europa (i nostri hanno già affilato le armi nelle dichiarazioni ma il coltello per il manico sta dalla parte dei consumatori statunitensi vista la bilancia commerciale extra UE).

Per quanto riguarda il dollaro la politica fiscale espansiva di Trump potrebbe spingere la Fed a diventare un po’ più aggressiva nella sua politica di rialzo dei tassi come stiamo già vedendo.

A livello settoriale la vittoria di Donald Trump è positiva per i settore ciclici, per le banche  e il farmaceutico, da preferire ai settori bonds proxy (utility e telecom) e ai consumer. I settori domestici e le small caps dovrebbero sovraperformare vs export oriented e big caps.

Alcuni settori come quello delle infrastrutture, degli industriali , della difesa e dell'energy sembrano particolarmente avvantaggiati dalla politica economica di Trump.

Il settore bancario si avvantaggia oltre che di un ulteriore steepening di curva come conseguenza di una maggiore crescita/maggiore inflazione dovuta alle politiche fiscali, anche di un possibile alleggerimento della regulation che potrebbe avere ripercussioni positive anche per il settore bancario europeo, ma magari produrre prossimi eccessi e bolle come l'intraprenza innovativa dei giganti di wall street & mondo hedge ha dimostrato di poter fare senza i necessari controlli.

Ci sarà il desiderio di tornare indietro su molte iniziative di Obama, soprattutto l’Obamacare. In una prospettiva di più lungo termine, i settori che dovrebbero guadagnare sono il comparto delle infrastrutture, in particolare strade, ponti e aeroporti, e tutti quei settori che trarrebbero vantaggio da fusioni, acquisizioni e consolidamenti, di cui Trump è un particolare sostenitore. I servizi finanziari beneficeranno di un allentamento delle disposizioni previste dal Dodd-Frank Act . Altri settori che potrebbero registrare un andamento positivo includono i beni voluttuari, i beni di prima necessità, le telecomunicazioni, l'energia e le industrie minero-metallurgiche. Anche il mercato Russo potrebbe nei fatti essere avvantaggiato.

 Infine concludo segnalando che tuttavia i mercati di questi e dei prossimi giorni sono l’effetto di emotività e interpretazione di pochissime e generiche informazioni riguardo alle future politiche fiscali di Trump. A mio avviso dobbiamo attendere un po’ per capire come l’esecutivo di Trump (incluso quelli che saranno i suoi uomini chiave da lui nominati nei posti più importanti ) perchè la probabilità che i mercati prendano un abbaglio su una Trump-onomics che nessuno conosce (forse compreso Trump al momento) sono molto elevati.

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