PAURA: L'AMICA ILLUSIONISTA
Quando ho iniziato il mio approccio al mondo dell'imprenditoria dall'altra parte dell'oceano e fuori dalla mia zona di conforto dello studio legale, ho capito quanto fossi spaventato da un sacco di cose che semplicemente non avevo mai fatto prima e perché avevo paura che avrei potuto fallire.
Nel mondo degli affari, così come nella vita privata, la lista delle paure potrebbe essere davvero molto lunga: la paura di fallire, sbagliare, perdere tutto.
La paura, culturalmente, viene sempre vista negativamente, come qualcosa da evitare a tutti i costi.
Tutto ciò che vogliamo esiste al di là delle paure “no pain, no gain” .
Pensandoci bene: non esiste impresa che non richieda un grande sacrificio. Dicono che dobbiamo affrontare le nostre paure a testa alta, perché in questo modo possiamo diventare migliori, più forti e più audaci.
Da bambini, per esempio avevamo paura di guardare sotto il letto o scendere in cantina perchè avremmo potuto incontrare mostri terribili. La stessa cosa accade adesso quando pensiamo agli scenari economici, ai clienti insoddisfatti, alla concorrenza sleale, ai conti da pagare, alle sentenze dei giudici.
In realtà i mostri terribili generati dalla paura siamo noi, sono i nostri pensieri auto-limitanti che pesano come macigni nella nostra testa e tagliano il respiro.
Come professionisti, spesso, siamo i più grandi critici di noi stessi, implacabili e spietati nella valutazione dei nostri fallimenti.
Come gli occhi nel buio, quei pensieri ci seguono ovunque perché sono nella nostra testa e non possiamo sfuggire.
Il timore in realtà è buon segnale, ci dice che siamo sulla strada giusta.
La paura si manifesta sotto forma di ansia e apprensione e spesso ci impedisce di agire. Si rimandano spesso le cose importanti da fare perché la paura paralizza.
Esiste però un momento ben preciso in cui scatta qualcosa e nel mio caso è quando la sofferenza di rimanere fermi e non riuscire a cambiare la propria condizione è superiore alla paura.
In questo momento, infatti, la soglia della sofferenza è talmente alta che sono spinto a muovermi. Il problema però è che prima di arrivare a questo punto, si aspetta il fatidico "momento giusto" che però non arriva mai.
A volte siamo spinti oltre i nostri limiti dalla paura:
abbiamo provato la paura e ci siamo spinti oltre quel limite, abbiamo dovuto agire nonostante non fossimo pronti.
“Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura” (Mark Twain)
Ho letto che un tratto comune di molti CEO di multinazionali famose è che hanno ancora paura nonostante abbiano già raggiunto un solido successo.
La paura non è una brutta cosa.
La paura ci mantiene affamati e, al contempo, umili.
La paura è uno stimolo costante per dare il meglio di noi.
La paura ci ricorda che siamo mortali, che nulla è garantito e che la compiacenza e l’ego, negli affari come nella vita, possono essere un peccato mortale.
La paura può paralizzare o motivare, iniettarci adrenalina o portarci alla letargia.
La paura spinge ad affrontare quello che c'è dall'altra parte e affrontare la paura può portare grandi vantaggi.
Dietro ogni paura che hai c'è la persona che vuoi diventare. La paura nasce da noi. Non esiste. Tu l'hai creata. Tu puoi distruggerla ed essere ciò che vuoi diventare.
All'inizio di ogni nuovo percorso c'è l'idea, l'entusiasmo e ovviamente la paura, poi pian piano la paura diventa sopportabile e controllabile, perde il suo valore e incomincia a far strada ad altre sensazioni come il coraggio, la passione, l'attenzione e le proprie capacità che crescono fin quando, quel brivido freddo lungo la schiena non è più di paura ma di eccitazione.
Limits like fears are often just an illusion
I limiti, così come le paure, spesso sono solo un illusione disse il mitico Michael Jordan
Usque ad finem
Antonio Insana