La paura di cambiare
Le persone che fanno le cose che hanno sempre fatto, ottengono i risultati che hanno sempre ottenuto, recita un antico detto che sintetizza molto bene la paura di cambiare che è insita in ciascuno di noi.
PERCHÈ IL CAMBIAMENTO CI FA PAURA?
“La frase più pericolosa in assoluto è: Abbiamo sempre fatto così“ (Grace Hopper)
E’ un mantra molto frequente, che sentiamo spesso quando subentra in qualcuno la logica del conservare abitudini (brutte e buone, si intende) in risposta ad una presunta “minaccia” di cambiamento.
Non so voi ma trovo sempre abbastanza insopportabile questa reazione.
Perchè non significa nulla dire che fino a quel momento le cose sono sempre state fatte in un determinato modo.
Perché denota solamente una certa debolezza.
Certo, conservare le abitudini è la strada più comoda che possiamo scegliere.
“Affrontare il cambiamento vuol dire affrontare una sensazione di estraneità.”, così scrive Rosalia Giammetta sul portale Qui Psicologia.
Cambiare prospettiva è in effetti una forzatura a cui ci dobbiamo tante volte costringere.
Restare nella nostra confort-zone è la soluzione più semplice, ma siamo sicuri sia la soluzione migliore?
QUANTO È DIFFICILE CAMBIARE?
Non sono uno psichiatra e non vendo facili soluzioni.
Ma portando questa problematica al mondo del lavoro ad esempio vorrei dare il mio contributo.
Proviamo ad immaginare di incontrare il titolare una piccola azienda che ci contatta perchè ha sentito parlare di noi sul web o qualcuno ha parlato di noi con lui.
Al primo colloquio capiamo di avere di fronte una persona sicuramente capace e “sul pezzo”, che vorrebbe aumentare fatturato attraverso nuovi clienti e si rivolge a noi per capire come può comunicare il suo marchio per ottenere i risultati sperati.
Tuttavia questa persona è ancora tra quelle che deve capire se investire o meno sul web perchè fino a poco tempo fa bastavano le “pagine gialle” e qualche pubblicità per radio.
Oltretutto, loro hanno sempre fatto così da generazioni ed è il passaparola la loro strategia migliore.
Come reagireste di fronte ad una situazione del genere?
Beh io inizierei a ragionare sul fatto che questo imprenditore ancora diffida del web e magari del nostro lavoro, sta ancora pensando se investire sul web o no, abbiamo detto. Questo l’ostacolo più grande rispetto a tutto il resto.
Un esempio banale ma che può raccontarci quanto le nostre convinzioni siano complesse da smontare, soprattutto quando le facciamo poggiare sulle (nostre) tradizioni o sulla non conoscenza delle cose al di fuori di noi.
L’IGNORANZA…AVANZA
Ignorare significa in fondo non considerare una determinata cosa o situazione, per pigrizia o per disinteresse. Ma tante volte anche per paura.
E’ il nemico numero uno di tutti noi.
Quando, oltretutto, entriamo nell’ambito della tecnologia abbiamo la storia che ci insegna quanto la diffidenza abbia accompagnato tutte le innovazioni e le scoperte umane nei secoli. I detrattori ci sono sempre, i diffidenti non smetteranno mai di dire la loro.
Perchè? Proprio perchè il cambiamento spaventa e che le logiche legate ad esso portano queste persone a screditare per non modificare le loro abitudini o i propri pseudo privilegi.
STRATEGIE UTILI
Quello che ho sempre pensato è non dare adito ai signor NO e ai conservatori a tutti i costi. Non fermiamo la nostra fantasia, il nostro impegno e soprattutto entusiasmo di fronte a questi ostacoli.
Certo, magari la nostra idea o prodotto potrebbe comunque risultare perfettibile o addirittura fallimentare, ma penso sia importante non cedere al disfattismo e rifugiarci anche noi nel tanto abbiamo sempre fatto così e continueremo a farlo.
Probabilmente troveremo anche sulla strada chi è convinto di dover cambiare ma che nei fatti poi rimane ancorato alle proprie convinzioni.
Avete mai incontrato chi ci dà fiducia nell’immediato e poi con le sue richieste ci fa capire quanto in realtà non abbia capito nulla di come il cambiamento debba avvenire e come anche il suo modo di pensare ed operare debba modificarsi e non solo quello degli altri?
Sicuramente, poi, in questo come in altri casi, incroceremo anche chi senza sapere nulla parla: non fa ma parla. Giudica senza cognizione di causa, perchè rosica o perchè fa il mestiere di quelli che devono sempre screditare gli altri.
Irrobustiamoci, studiamo, sperimentiamo, proviamo, mettiamoci in gioco: solo così credo che potremo sopravvivere.
“Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle” Denis Waitley