La paura di perdere opportunità (FOMO) non rende in borsa

La paura di perdere opportunità (FOMO) non rende in borsa

Perchè? ACCECATI DALLA FOMO NON SI FINISCE BENE

Il mercato azionario statunitense attuale è tra i più costosi degli ultimi 40 anni, superando in molti casi anche le valutazioni dell'epoca delle dot-com. Nonostante i continui massimi storici raggiunti quest’anno, c’è una crescente preoccupazione che gli investitori stiano pagando troppo per i futuri guadagni attesi, mettendo a rischio i rendimenti futuri. Ne ho parlato nel mio ultimo articolo per Economy.

Mentre alcuni sostengono che togliendo i Magnifici 7 dall’equazione le altre 493 azioni dell'indice S&P 500 hanno una valutazione più equa (e potrebbe essere così),  è probabile che se hai investito in un fondo indicizzato del mercato azionario americano, questo sia quotato nell'indice S&P 500 e non nell'indice S&P 493! 

Gli investitori di oggi stanno pagando un premio per l'indice che la storia ci insegna potrebbe non fornire i rendimenti futuri attesi e che prima o poi per molti non finisce bene.

Il contesto attuale del rapporto P/E

Il rapporto P/E è uno dei principali indicatori della valutazione del mercato. Oggi, l'S&P 500 si scambia a circa 23 volte gli utili, un livello paragonabile al periodo della bolla delle dot-com. Tuttavia, la crescita degli utili negli anni '90 e 2000 era molto più sostenuta, con tassi di crescita superiori al 15%, contro il 13% previsto per il 2024.

Quando si corregge il rapporto PE per il tasso di crescita, scopriamo che nel periodo 2000 il rapporto PEG era di circa 1,5; nel 2021 era di circa 0,5. Oggi, quel rapporto è di circa 1,6, il che significa che quando si corregge il rapporto PE odierno per il suo tasso di crescita, il mercato è più costoso di quello del periodo dot-com.

La crescita rallenta

Gli indicatori suggeriscono che la crescita degli utili stia rallentando, e si prevede un'ulteriore diminuzione nei prossimi anni. Entro il 2026, il tasso di crescita potrebbe scendere a circa l'11%, da circa il 13,6% nel 2025, spingendo gli investitori a riconsiderare le loro aspettative. Per mantenere il rapporto PEG costante, il rapporto P/E dovrebbe ridursi a 17,6, con una conseguente diminuzione del valore dell'S&P 500, stimato intorno ai 5.368 punti. Dato che le stime degli utili per il 2024 e il 2025 stanno calando, è altamente probabile che anche le stime del 2026 dovrebbero scendere nel tempo per adeguarsi agli utili più bassi attuali.

Il confronto prezzo/vendite

Oltre al rapporto P/E, il rapporto prezzo/vendite è un altro indicatore cruciale che segnala valutazioni eccessive. Attualmente, il rapporto prezzo/vendite dell'S&P 500 è di 3, superiore a quello del 2000 e del 2021. Tuttavia, la crescita delle vendite è ora molto più lenta rispetto al passato, raggiungendo un picco del 6% contro il 20% dei primi anni 2000. Questo significa che il mercato attuale, aggiustato per la crescita, risulta molto più caro rispetto ai cicli di espansione precedenti.

Il rendimento dei dividendi

Anche il rendimento dei dividendi sta segnalando un potenziale rischio per gli investitori. Attualmente è tra i più bassi della storia recente, con un livello inferiore solo a quello della bolla delle dot-com.

Cosa aspettarsi per il futuro

La storia ci insegna che pagare troppo per le azioni porta a rendimenti futuri inferiori. Anche se ci sono argomentazioni a favore di una continua salita nei prossimi mesi dei mercati e dell'espansione dei multipli, gli indicatori storici e fondamentali suggeriscono che il mercato potrebbe subire una correzione brutale nei prossimi mesi. Gli investitori dovrebbero essere prudenti nel loro approccio, soprattutto coloro che detengono fondi indicizzati pesantemente concentrati sull'S&P 500.

Nonostante le attuali valutazioni elevatissime, ciò non significa che non si debba investire in azionario, ma diventa fondamentale essere selettivi e considerare attentamente i rischi di rendimenti più bassi nel lungo termine.

In un mercato che potrebbe essere fino al 40% sopravalutato sono le inefficienze di mercato a fare la differenza. E la nostra fortuna è che il mercato è ancora pieno di queste inefficiente, fornendoci ogni giorno ampie opportunità di investimento a rischio controllato che fornisco profitti interessanti a chi sa come andare a prenderli.

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Ala Alexandra Gonza

Impiegata amministrativa presso comune di Albignasego/ contabilita' presso Studio Comercialista

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