La raffinata arte del saccente

Sovente capita di relazionarsi con persone che dotate di grandi abilità dialettiche riescono a creare un’immagine di se stessi ben diversa dalla realtà.

Vorrei parlare oggi di una caratteristica che alcune volte riscontriamo nei nostri interlocutori, specialmente in quelli che... “so tutto io”.

Ultimamente in giro per il web ho letto un articolo in merito davvero interessante che mi piacerebbe condividere con voi, tratta di quello che viene definito l’effetto Dunning e Kruger per il quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità autovalutandosi, a torto, esperti in quel campo, quanti ne avete incontrati nella vostra vita professionale? sono sicura che qualcuno lo avrete riconosciuto fin da subito, ma posso affermare che assistiamo quotidianamente al proliferare di queste figure che a pieno merito rientrano nella categoria delle cosiddette persone “tossiche” già trattate in un mio precedente articolo; ci basti pensare a tutti coloro che investono il loro tempo nella metodica creazione e divulgazione delle #FakeNews, ora è vero che alcuni lo fanno con lo scopo di monetizzare la notizia fasulla o il commento da presunto esperto (un vero e proprio lavoro ormai) ma nella maggior parte dei casi leggiamo centinaia se non migliaia di articoli, post o commenti di sedicenti esperti in questo o quel campo, un esempio pratico? durante le partite di calcio diventano tutti improvvisamente allenatori navigati.

Come posso individuare un saccente?

Molti di questi personaggi ruotano nella nostra sfera personale e professionale e spesso non siamo in grado cogliere subito il messaggio negativo che ci trasmettono.

Impariamo a riconoscere alcuni segnali ben precisi: pretendono di sapere sempre più di te e cercano di convincerti di questo, elargiscono in continuazione consigli non richiesti, difficilmente accettano un confronto diretto, la loro conversazione sarà spesso unidirezionale, si sovrastimano di frequente nel dialogo e saranno gli unici "custodi" del cosa è bene e cos'è male per noi e per il mondo intero!

Se avete già letto il mio articolo sulle personalità negative noterete subito come molte di queste caratteristiche sono presenti negli individui tossici che per definizione sono egocentrici e tendenzialmente non riescono a far parte di un #Team.

All’inizio divertenti… ma molto pericolosi!

Poniamo ad esempio di ritrovarci in riunione e avere tra i presenti un borioso, spesso si introdurrà nella conversazione cercando di catturare l’attenzione commentando come questo o quel fatto si potevano far meglio, che si sarebbe potuta adottare una soluzione diversa, che non abbiamo scelto bene o che il gruppo non ha dato il massimo, trasmettendo tra la righe un messaggio negativo nei nostri confronti o in quelli dell’azienda, (argomenteranno quasi sempre fatti già avvenuti perché incapaci di essere preventivi e propositivi) gesticoleranno molto per dare un'enfasi maggiore alla loro presunta verità, si animeranno addirittura, assumendo persino una postura più autoritaria se coinvolti in maniera attiva nella conversazione, infine un aiuto da loro sarà sempre accompagnato da critiche sull’operato altrui.

Un primo indizio rivelatore di queste figure può essere il senso di incomprensione che sovente accompagna la fine del dialogo con queste persone, e sì perché in sostanza non ci avranno comunicato nulla!

Abituiamoci perciò ad osservare il nostro interlocutore da un diverso punto di vista per cogliere subito i segnali identificativi e che troveremo anche divertenti una volta che avremo affinato il nostro occhio interiore.

Come posso difendermi da uno spocchioso?

In realtà una volta individuato il soggetto è abbastanza semplice “neutralizzare” i suoi effetti negativi, anche perché spesso saranno amici inconsapevoli di esserlo e saranno convinti di agire in buona fede, lasciarli parlare è generalmente un ottimo rimedio contro i boriosi, ricordiamoci che devono soddisfare la loro sete di protagonismo e una volta terminato l’intervento si “disattiveranno” da soli, cerchiamo sempre di essere il più possibile riservati (e questa per me è una regola aurea da adottare anche in molti altri casi) e soprattutto impariamo a riconoscere i veri SAPIENTI, poiché sempre per via dell’effetto Dunning/Kruger essi tenderanno invece a sottovalutarsi, ricordatevi perciò che sono persone che sanno ascoltare, chiedono e cercano il confronto e solo raramente danno dei consigli, i quali saranno sovente mirati e unici, infine un vero esperto AMICO vi lascerà sempre un piacevole ricordo della conversazione avuta e una conseguente sensazione di benessere, vorrete insomma poter parlare con lui ancora perché alla fine saprete di aver imparato qualcosa.

(segue…)

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