La tecnologia a sostegno dei trend turistici del prossimo futuro

La tecnologia a sostegno dei trend turistici del prossimo futuro

Per qualche mese ancora dovremo accontentarci dei viaggi dietro casa, ma non sarà così per sempre. E quando torneremo a spostarci liberamente, a guidare la scelta di destinazioni e strutture saranno la ricerca di qualità e sostenibilità. Come garantire che una struttura extra alberghiera sia appetibile per i turisti di oggi e domani? Affidandosi alla tecnologia

 Per ripartire, almeno nel breve periodo, il mercato turistico deve investire nel turismo domestico, di prossimità. Secondo un’indagine di Tripadvisor, appena il 30% dei turisti occidentali vuole riprendere un aereo prima della fine della pandemia e solo il 5% pensa di partire verso mete intercontinentali.

Accanto al turismo di prossimità, ci sono nuovi trend che hanno già iniziato ad affermarsi e che saranno la principale chiave di ripresa dell’intero settore sul lungo periodo: sostenibilità e qualità.

Il binomio sul quale l’intera economia mondiale dovrà puntare per uscire dalla crisi che stiamo vivendo.

Un alleato prezioso per tutti gli operatori che vogliono tornare a lavorare al più presto, come e meglio del 2019, è la tecnologia. Solo grazie a soluzioni innovative e all’avanguardia, infatti, possiamo offrire un’esperienza di viaggio che sia di alta qualità e allo stesso tempo sostenibile.

La tecnologia entrerà nel mercato turistico a diversi livelli. Secondo Minsait, azienda specializzata in data analysis, il settore turistico sta passando da un modello basato sull’accoglienza a un modello incentrato sulla personalizzazione e sull’ottimizzazione dell’esperienza di viaggio. Da questo punto di vista le nuove tecnologie potranno fare molto. Ad esempio, gli strumenti digitali per la raccolta dati consentiranno di acquisire molte informazioni sulle preferenze dei turisti, per poi formulare offerte su misura. E la tecnologia darà un assist a tutti quegli operatori che sceglieranno di garantire maggiore flessibilità, gestendo al meglio cancellazioni e prenotazioni last minute.

Quando si tornerà a viaggiare liberamente? La mia risposta è: dipende. Dipende dalla meta e dal Paese di provenienza. Per una liberalizzazione degli spostamenti a livello globale dovremo aspettare il 2022 e forse anche il 2023, considerando la situazione che stanno affrontando Paesi come il Brasile. Guardare lontano è difficile, in un clima di grande incertezza ogni previsione non è altro che una speculazione. Preferisco concentrarmi su una meta vicina: l’estate 2021.

I trend per l’estate 2021

Quali saranno i trend delle prossime vacanze estive, le prime che potremo concederci dopo mesi di restrizioni, è ormai noto. Accadrà qualcosa di simile a quanto abbiamo vissuto nel 2020. Lo scorso anno le presenze di connazionali nelle località di vacanza italiane sono arrivate a percentuali mai viste prima, che hanno sfiorato il 90% (dati Data Appeal Company). Le parole d’ordine, anche quest’anno, sono turismo di prossimità e natura.

Chi non sarà protetto dal vaccino vorrà viaggiare nel modo più sicuro possibile, privilegiando mete immerse nel verde e optando per case vacanze e appartamenti, che consentono un maggiore isolamento dagli altri turisti. Il tutto, ovviamente, nel rispetto delle norme di prevenzione dal contagio. Si scopre l’undertourism, la ricerca di mete poco conosciute e frequentate, così da evitare affollamento e assembramenti.

La voglia di socialità, però, nonostante le paure, continua a esserci, e molti la soddisferanno con viaggi in piccoli gruppi, una sorta di bolle. Si parla sempre più spesso di pod travel, che permettono di stare in compagnia riducendo i rischi. Alcune agenzie turistiche si stanno muovendo in questa direzione, per formare gruppi di estranei che possano esplorare posti nuovi in sicurezza, partendo dopo essersi sottoposti a un tampone rapido. Ma le bolle saranno costituite per lo più da amici o famiglie.

 Prepararsi al meglio

Cosa possono fare proprietari di case vacanze e property manager per attirare i turisti nel prossimo futuro? Oggi più che mai, a causa della pandemia di Covid-19, il momento del check-in va curato in modo che sia veloce, pratico e sicuro. La digitalizzazione può ridurre al minimo tutte le lungaggini burocratiche che proprietari e gestori di strutture extra alberghiere sono costretti a espletare, come la registrazione degli ospiti e l’invio dei dati al Portale Alloggiati.

Ai turisti dobbiamo offrire una procedura di check-in che velocizzi la raccolta e l’invio dei dati in questura, minimizzando la permanenza di gestori e proprietari in struttura, in un’ottica di sicurezza e distanziamento sanitario. Noi di Welcomeasy facciamo proprio questo: abbiamo realizzato un’app che consente di finalizzare un check-in in soli 30 secondi a partire da un documento di identità digitale. In poche parole basta scansionare la carta di identità o il passaporto e il gioco è fatto.

Il tempo è un elemento ancora più critico in un contesto di vacanze brevi e last minute, come quelle che molti italiani sceglieranno di fare questa estate. Dobbiamo fare in modo che il tempo “perso” per il check-in sia il meno possibile e dare la possibilità a chiunque ne abbia voglia di completare buona parte delle procedure di check-in direttamente online, così da non doversene più occupare una volta giunti sul luogo.

La digitalizzazione fa la differenza

Quando avremo finalmente superato questa emergenza, procedure digitali come quella che proponiamo faranno la differenza.

Qualunque turista, una volta arrivato in struttura, non vede l’ora di cominciare la sua vacanza e giustamente considera il momento del check-in una noiosa necessità, da sbrigare in fretta, perché lo separa dal momento in cui finalmente potrà rilassarsi ed esplorare i dintorni.

Un check-in veloce via web, inoltre, è particolarmente appetibile per gli stranieri che non conoscono la lingua e che sono più abituati di noi a sbrigare qualunque procedura online, in autonomia.

È vero: quest’anno il turismo, nella maggior parte dei paesi occidentali, sarà un turismo domestico e dovremo aspettare almeno il 2022 per ritornare a ospitare i flussi di turisti stranieri pre-pandemia. Ma già quest’estate il mercato potrà tirare un piccolo respiro di sollievo. L’Europa sta pensando di creare un passaporto covid che consenta di viaggiare in libertà a chi è coperto dal vaccino. Si tratta di un’operazione complessa e non è detto che si riesca a concretizzare prima dell’estate ma se ne sta parlando.

Sicuramente i primi a tornare in Italia saranno gli inglesi, che stanno portando avanti con grande rapidità la campagna vaccinale. Circa 28 milioni e mezzo di persone in UK hanno già ricevuto la prima dose di vaccino, mentre 2 milioni e mezzo sono alla seconda. Il premier Johnson ha annunciato la riapertura dei voli per il 17 maggio e la prenotazione dei pacchetti turistici è aumentata del 600% (dati Sole24Ore). Come sappiamo, le mete preferite dagli inglesi per le vacanze estive sono Italia, Grecia, Spagna e Turchia. Possiamo fare in modo che scelgano il nostro paese, pubblicizzando le nostre bellissime spiagge, i laghi, le montagne e raccontando loro che le nostre strutture, sia quelle alberghiere sia quelle extralberghiere, sono all’avanguardia e sfruttano al meglio la tecnologia per offrire un’esperienza turistica di alta qualità.

Startup-News mi ha invitato a parlare di turismo, sostenibilità e innovazione con Francesco Zorgno, CEO e co-founder di CleanBnB e Andrea Napoli, CEO e co-founder di Locare Srl.

Modera l’evento Salvatore Viola, esperto di innovazione e direttore di Startup-news.it Appuntamento il #31marzo h. 18 qui https://lnkd.in/d4zJ2PC. Iscriviti su Eventbrite.



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